Dr Hauze

A prescindere

Dottor Hauze 120

L'espressione «A prescindere» è stata molto sfruttata da Totò che la utilizzò, dopo anni di esclusiva presenza nel cinema, anche per l'ultima sua rivista comica portata in scena e la cui tournée fu interrotta bruscamente, mentre era in scena a Palermo, per un'improvvisa malattia agli occhi di Totò che lo rese quasi completamente cieco, costringendolo poi all'inattività totale. Con quello spettacolo, in buona sostanza, Totò diede il suo addio definitivo, dopo oltre 35 anni di carriera, alle tavole del palcoscenico. Voi mi chiederete dipietrescamente quest'oggi che ci azzecca l'ultimo spettacolo del grande comico napoletano, ma il vostro Dr Hauze vi rassicura che ci azzecca, ci azzecca! Intelligenti pauca. Ve lo dimostro.

Primarie del centrodestra - Nel precedente numero del dr. Hauze avevo interrogato pubblicamente per conoscere da dove fosse scaturita la candidatura Pdl di Di Marzio. Infatti non mi risultava, almeno fino al momento di scrivere questa puntata della rubrica, nessuna annunciazione ufficiale pidiellina in merito. Per vie brevi ho chiesto ingenuamente a qualche amico di conoscere almeno chi avesse materialmente sottoscritto e mandato la lettera di designazione a candidato sindaco di Peppino Di Marzio ma mi è stato risposto che questa nota non esiste. Al che io, sempre ingenuamente (lettore non ridere), ho chiesto in giro da dove allora avevano appreso la lieta novella e mi è stato risposto candidamente: «Da Traniweb e TraniViva»! Vuoi vedere che è tutta un'invenzione del nostro Biagino? Fino a poche ore fa non c'era stata nessuna conferenza stampa del Pdl per l'ufficializzazione di questa candidatura. Come in verità c'era stata per quella di Gigi Riserbato nello scorso novembre, all'hotel Trani, alla presenza di autorevoli rappresentanti della sua formazione politica e le cui riprese televisive sono state irradiate per circa un mese. E allora? Che sta succedendo? Di Marzio, per caso, è figlio di un dio minore? Ragion per cui, per quanto innanzi scritto e non smentibile, è giusto ritenere che Di Marzio sia a tutt'oggi il candidato sindaco del Pdl… a prescindere.

Continuiamo. Era stato propagandato che le primarie si sarebbero svolte il 12 febbraio. Ma poi, contrordine: si terranno il 19 febbraio e le eventuali candidature devono essere presentate entro sabato 4, sottoscritte da 100 cirenei, per poi esserci 15 giorni di campagna elettorale. Ma sabato scorso ho chiesto notizie in merito e mi è stato risposto che «Cca nun ce sta nisciuna», come nel refrain della famosa canzone napoletana Luna rossa! Ma le primarie si faranno lo stesso, in data da definirsi e… a prescindere. E per la coalizione, per le candidature nelle liste, per il programma, per una seria road map e quant'altro quando si parla? Oppure questi sono elementi… a prescindere?

Ancora. Avevo ascoltato l'intervista che Gigi Riserbato aveva rilasciato a Giovanni Ronco. Ebbi l'impressione che in quella occasione Riserbato avesse sostenuto che, poiché tantissimi concittadini glielo richiedevano, lui sarebbe stato candidato sindaco… a prescindere. Ma forse, ritenni, avevo frainteso. Poi ci sono stati i manifesti-bacheca in bianco, riempiti da 2 volenterosi ragazzi che interrogati in via Alvarez non mi seppero spiegare quello che stavano scrivendo su Boccadoro (che pensavo essere una località erotica, scusate, esotica). Loro non sapevano nemmeno dove fosse. Strano per due che si prendevano la briga di andare per Trani a scrivere tutti i manifesti. Strano. Orbene, ora su impianti abusivi (e di cui scrivo in seguito) vedo giganteschi poster 6x3 su cui, in estrema evidenza, è scritto: «Trani vuole Gigi Riserbato, candidato sindaco». Invero, bella e furba la grafica del manifesto, senza simboli di partito, con la piccola scritta sulla sinistra ed in verticale. Ma, premesso che dal conclave si può entrare papa ed uscirne cardinale, l'impressione diffusa è che questa lunga campagna elettorale di Riserbato sia fatta… a prescindere dalle primarie.

Inoltre (lo riscrivo fino a quando non ci saranno chiarimenti) molti del PdL hanno alla luce del sole dichiarato l'appoggio pro Riserbato… a prescindere che Di Marzio sia (più o meno) il candidato sindaco ufficiale (sottoufficiale o graduato di truppa?) del Pdl. Bene. In tal caso che succede? Il sedicente partito Pdl che farà? Considererà le primarie una farsa i cui ci sono stati dei biricchioni che hanno fatto a capa loro? Verranno sanzionati o verranno lo stesso messi in lista… a prescindere? E' vero che siamo sotto carnevale, ma c'è un limite a tutto.

Infine. Condivido i rilievi di Tarantini nei confronti dell'incarico conferito a Carcano nella vicenda giudiziaria dei capannoni nella strettoia di Pozzopiano.. Secondo me per motivi di intelligenza e di etica politica Carcano non avrebbe dovuto accettare l'investitura peritale. Comprendo che trattasi di un retribuito incarico professionale ma, sempre secondo me, sarebbe stato saggio evitare questo pericoloso balletto ipocrita tra cotica ed etica. La sua doverosa e necessaria terzietà, of course, viene opacizzata da quanto puntualmente rappresentato nell'intervento del sindaco. Ma, a prescindere da ciò, devo tristemente rilevare che non vi è stata da parte di chicchessia una sola chiarificatrice parola sulla vicenda de quo. A nessun cittadino, infatti, è stato spiegato in che consista specificatamente la contestazione giudiziaria. Boh! Nessuno della politica (nemmeno delle sedicente opposizione) o dei vari media che hanno scritto in proposito ha ritenuto di spiegare ai tranesi da dove venga fuori questa vicenda, chi la abbia sollevata e come. Molto strano questo silenzio nell'informazione. Un'ultima cosa: nel comunicato emesso dal Palazzo di città, oltre alle fondate bordate contro il consulente Carcano, non ho trovato le solite frasi (seppur di rito) relative alla fiducia nell'operato del dirigente ed in quello della magistratura. Evidentemente al Comune questi sono considerati elementi… a prescindere. Tant'è.

Chiudo. La compagnia teatrale di Totò era formata da comici professionisti, mentre i vari personaggi dell'attualità locale sono… a prescindere.

Sicurezza del Palazzo di città - Con determinazione dirigenziale della sesta ripartizione (la numero 332 del 30 dicembre 2011) è stata disposta misteriosamente una spesa (per ora) di 179.322 euro (Iva inclusa) per la fornitura e posa in opera di materiale informatico (?) necessario al controllo, monitoraggio, registrazione e sicurezza degli accessi al Palazzo di città. As usual, devo evidenziare l'estrema irregolarità della procedura adottata. In primo luogo, il vigente regolamento comunale per la disciplina dei contratti (novello carneade) stabilisce che tutte le gare debbano essere svolte dall'ufficio appalti staff. In secondo luogo, sia l'ufficio appalti staff, sia l'ufficio ced (che apparentemente ha organizzato la giostra), in base alla delibera di giunta numero 148/2010 fanno parte della quarta ripartizione, il cui dirigente non può, peraltro, delegare le proprie funzioni e competenze ad altro dirigente. Altresì le ragioni di urgenza addotte per giustificare il ricorso alla procedura negoziata sono non veritiere e, quantomeno, inopportune atteso che la necessità di controllare gli accessi a Palazzo di Città era già nota da anni. Da almeno 12-13 anni, mese più mese meno. In particolare e per ultimo, già nell'ottobre 2008 io, al tempo assessore incaricato durante un briefing di studiare i provvedimenti necessari, ebbi a richiedere le planimetrie aggiornate del Palazzo di Città, atteso che quelle che mi erano state date non riportavano l'effettivo stato dei luoghi. Purtroppo non ricevetti mai quanto richiesto prima che, poco dopo, cessasse il mio mandato assessorile. Amen. Infine, quand'anche fosse possibile (crè!) per quell'importo il ricorso alla procedura negoziata, ai sensi del citato regolamento, per l'individuazione dei soggetti da invitare, si dovrebbe attingere, a rotazione, dall'albo comunale predisposto ai sensi del regolamento stesso oppure, ne convengo, effettuare una seria e veritiera selezione delle ditte da invitare. Peccato che tale albo non sia operativo, che taluni soggetti compaiano pressoché con continuità fra quelli da invitare (e da far lavorare) e che, andando al caso specifico, i 5 nominativi citati nella determina de quo, non si comprende da dove e da chi siano stati calati. Infatti, alcuni nominativi citati nella determina, e lo dico a chiare note assumendomene la totale responsabilità, sono nominativi farlocchi! Infine una considerazione sulla sicurezza del Palazzo di Città: se è doveroso effettuare un controllo degli accessi, non essendo tollerabile che chiunque possa andare ovunque, dall'altra è altrettanto doveroso che i dipendenti comunali possano lavorare in condizioni di sicurezza. Il Palazzo di Città è infatti tuttora privo di uscite e scale di emergenza: cosa potrebbe succedere, ad esempio, in caso di incendio? Inoltre il materiale oggetto della fornitura e posa in opera in questione rimane in funzione anche in caso di eventi eccezionali quali incendi o black out? In caso di esodo in condizioni di emergenza, con la cartuccella preparata è garantito l'esodo in sicurezza di coloro che si trovassero all'interno di Palazzo di Città? E chi lo garantisce? Con tutta la simpatia che ho nei confronti del responsabile del centro di elaborazione dati comunale chiedo: quale competenza specifica, o titolo professionale, ha in materia di sicurezza? Non sarebbe stato d'uopo incaricare come tecnico un perito industriale, un geometra o un ingegnere? Inoltre: quanto della barcata di soldi che (per ora) si vanno a spendere è per lavoro, quanto per servizio e quanto per fornitura? Qual è l'opera prevalente? Le ditte invitate hanno idonea iscrizione alla Camera di Commercio? E capacità tecnica e professionale? Hanno la Soa? Quale competenza in ambito murario, elettrico e via dicendo? Cosa c'entra il materiale informatico con il blocco degli accessi comunali? Dopo, verranno mandati a casa almeno due degli attuali tre vigilanti che sono in servizio o saranno lasciati lo stesso? Sarebbe opportuno che qualcuno dei SS.RR.CC fornisca gli opportuni chiarimenti. Io ho il forte sentore che si sia dinnanzi ad una porcata sulla quale, come al solito, i 40 gettonati dormono!

Anticipazione dei canoni alla cooperativa della Vigilanza notturna tranese - Con determinazione dirigenziale della sesta ripartizione (numero 27 del 26 gennaio 2012) è stata disposta l'anticipazione, in favore della cooperativa della Vigilanza notturna tranese, dei canoni relativi al servizio di vigilanza per il periodo febbraio-maggio 2012, per un importo di 380.000 euro (Iva inclusa). Pur comprendendo le motivazioni che hanno costretto la cooperativa a richiedere tale anticipazione, non condivido affatto la decisione presa in tempi rapidissimi dal dirigente. Innanzitutto, atteso che la situazione di difficoltà economica della cooperativa deriva da mancati pagamenti di altre amministrazioni, non comprendo perché di tale situazione debba farsi carico il Comune di Trani. In secondo luogo, in capo alla cooperativa fa carico il rischio di impresa, rischio che ben comprende l'eventuale insolvenza, sia pure temporanea, dei propri committenti. Inoltre l'anticipazione di ben quattro mensilità del canone da parte del Comune di Trani comporterà certamente oneri finanziari per il Comune di Trani (a meno che non si voglia credere che il Comune di Trani disponga di ingenti somme liquide sui propri conti correnti), nonché un risparmio significativo per la cooperativa, la quale potrà fare a meno, ad esempio, di ricorrere all'anticipazione di somme su fatture emesse a carico di una pubblica amministrazione, risparmiando quindi i relativi interessi passivi. Ma quel che è peggio, si crea un pericoloso precedente: se domani uno dei tanti fornitori di servizi del Comune di Trani dovesse presentare analoga richiesta, come si regolerà il Comune di Trani? Concederà un'analoga anticipazione, oppure la negherà, violando i principi di imparzialità? Capisco le assunzioni, ma… E il collegio dei revisori dei conti (se è ancora in vita) non ha niente da dire in proposito?

Iter dei piani urbanistici esecutivi - Com'è ben noto vi sono numerosi piani urbanistici esecutivi (pue) adottati da tempo ed in attesa di definita approvazione, come pure ve ne sono altri che, avendo superato la fase della conferenza di servizi, sono in attesa di essere adottati. In base al comma 1 dell'articolo 10 della recente legge regionale 21/2011, la competenza per l'adozione e l'approvazione dei piani urbanistici esecutivi è stata trasferita dal Consiglio alla giunta comunale. Tuttavia il secondo comma dell'articolo citato stabilisce che «a seguito di apposita richiesta scritta da parte della maggioranza dei consiglieri comunali, anche in forma cumulativa, il piano attuativo è adottato e approvato dal Consiglio comunale anziché dalla giunta». Al di là della forma infelice della norma, che non rende chiaro quando la maggioranza dei consiglieri comunali debba presentare la richiesta scritta, a Trani (ove, se non erro, 30 consiglieri comunali già hanno sottoscritto una richiesta di continuare ad interessarsi dei pue, non gradendo, pertanto, deleghe alla giunta) si potrebbe verificare una situazione anomala. Fra poco tempo infatti il Consiglio comunale decadrà, in vista delle elezioni amministrative, mentre la giunta comunale resterà in carica, sia pur per l'ordinaria amministrazione. Temo, quindi, che in tal periodo qualche capa vachent possa carezzare il pensiero di discutere in giunta l'adozione e approvazione di pue che, se portati in Consiglio comunale, troverebbero maggiori resistenze, non fosse altro che per la presenza di attenti consiglieri comunali, anche di maggioranza, che potrebbero svolgere l'importante funzione di controllo dell'azione amministrativa in campo urbanistico. Come successo nel recente passato. Capisci a me! Peraltro, alcuni autorevoli consiglieri comunali di maggioranza hanno già pubblicamente preannunziato di voler far ricorso alle prerogative di cui al secondo comma del citato articolo 10 della legge regionale. Tra l'altro, in tema urbanistico, vi è anche un'ulteriore questione da risolvere: ovvero la predisposizione della valutazione ambientale strategica (vas). Quest'estate la nomina di Ugo Betti ad assessore all'urbanistica era stata giustificata anche con l'esigenza di coordinare l'attività in vista delle scadenze tecniche dei mesi successivi. Com'è noto, a Betti è stato revocato l'incarico assessorile, e da allora non è più dato sapere cosa ne sia stato dell'iter per la valutazione ambientale strategica. Amen. Io ed i cittadini tranesi attendiamo concrete risposte.

Impianti pubblicitari - In questi giorni, come ho scritto prima, sono comparsi numerosi messaggi pubblicitari di uno dei candidati alle primarie del centrodestra affissi su molti maxi impianti del tipo 6x3 presenti in città. Non vi sarebbe nulla di male se non fosse per un piccolo, ma per niente trascurabile, dettaglio: alcuni degli impianti utilizzati sono abusivi. Mi riferisco agli impianti in via Salvemini, davanti al mai completato mercato ortofrutticolo. Orbene, già da ottobre scorso il manzoniano assessore Paolillo aveva auspicato l'accelerazione dell'iter di approvazione del piano generale degli impianti pubblicitari (tuttora fermo in qualche cassetto) ed aveva chiesto agli organi comunali di attivarsi al fine di addivenire ad una definitiva risoluzione del problema ricordando come esistessero i riferimenti normativi per punire sia il proprietario degli impianti che il soggetto pubblicizzato. Quindi, stando alle dichiarazioni del manzoniano assessore, oggi la polizia municipale dovrebbe multare, oltre alle varie attività pubblicizzate, anche l'autorevole esponente politico comunale e provinciale. Invece a tutt'oggi, non ci risultano in atto concrete azioni finalizzate alla repressione degli abusi in tema di impianti pubblicitari. Poiché sono oltremodo convinto della buona fede del consigliere coinvolto suo malgrado nella vicenda, lo invito pubblicamente a verificare la regolarità amministrativa degli spazi pubblicitari in cui compaiono i suoi messaggi pubblicitari (che avrà certamente pagato), provvedendo nel contempo a far rimuovere quelli affissi sugli impianti abusivi. Stemc!

Parcheggio piazza Petronelli - Miei piccoli problemi di salute, dovuti alle condizioni meteo inclementi, mi hanno impedito di presentare, come preannunciato nel numero scorso della rubrica, la richiesta formale di accesso agli atti. Sarà mia cura provvedere a tanto nei prossimi giorni, perché non è possibile che perduri questo folle stato di cose, a mio avviso irregolare ed illegale, che impedisce, tra l'altro, ai cittadini di fruire nel modo più opportuno di uno spazio pubblico. Tant'è.

E anche per questa volta è sufficiente. Hauze.
Dal Palazzo di Città mi giunge l'eco che si stanno organizzando gitarelle e scampagnate per varie manifestazioni (vedi, ad esempio, Bit a Milano). Al fine di evitare l'arrivo di stormi di volatili per diabetici, garbatamente voglio per tempo segnalare ai fruitori comunali che ci sono delle novità per gli usuali rimborsi a pié di lista del mangia, bevi e dormi a spese del Comune. Mi riferisco al decreto ministeriale del 4 agosto 2011 che prescrive che «Il rimborso delle spese di soggiorno spetta in misura non superiore ai seguenti importi: 184 euro per giorno di missione fuori sede con pernottamento; 160 euro per missioni fuori sede che non superino 18 ore e che prevedano un pernottamento; 52 euro per missioni fuori sede di durata non inferiore a 6 ore; 28 euro per missioni di durata inferiore a 6 ore, in luoghi distanti almeno 60 chilometri dalla sede di appartenenza. Questo criterio è derogato in presenza di apposita dichiarazione dell'amministratore locale con la quale si attesta l'avvenuta consumazione di un pasto. In tal caso la misura massima del rimborso è pari a 58 euro. La durata della missione comprende i tempi occorrenti per il viaggio». Chiaro? Aprite gli occhi che a chiuderli (e al Comune ce ne sono tanti) non ci vuole niente! Volete vedere, cari 24 lettori, che dopo questa pubblica segnalazione o non si muovono da Trani oppure spendono di meno? Scommettiamo? Per non disturbarli, di tanto non fatene parola con la minoranza consiliare o con i revisori dei conti. Grazie.

N.B. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/30/ecco-censimento-degli-incompiuti/187625/. C'è anche Trani. Ma l'elenco segnalato, evidentemente da dilettanti locali, non è completo. Mancano ad esempio il mercato ortofrutticolo, l'asilo in contrada Turrisana, la stazione Mt di Amet ed altro ancora. Complimenti SS.RR.CC.: in quanto a pubblicità negativa per Trani, non fate mancare niente! Ma sciatavinn.
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La rubrica a firma di Roberto Visibelli

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