Dr Hauze

Rottura di uova

Dottor Hauze 79

Essendomi sfogato ieri nella rottura di uova pasquali, anche per quest'anno il numero della rubrica che viene pubblicato il giorno di Pasquetta sarà breve, in quanto i tranesi saranno probabilmente (tempo permettendo) occupati nella tradizionale gita fuori porta. E il lunedì dell'Angelo di cosa parlare se non del Contratto di quartiere che interessa gli attuali e i futuri abitanti del quartiere Ssant'Angelo che, probabilmente, oggi dedicheranno le proprie preghiere a colui cui è dedicato il quartiere, affinché vedano finalmente realizzate le opere di urbanizzazione secondaria, attese e pagate da decenni?

Ebbene, l'ultima puntata della telenovela del Contratto di quartiere, riguarda l'approvazione dell'avviso pubblico per l'assegnazione dei lotti T2-CS, avvenuta con determinazione dirigenziale della quarta ripartizione dell'1 aprile 2011 (pessima scelta di data…). Va bene che Trani è stata certificata città slow, ma qui si esagera! Della rinunzia del soggetto attuatore originariamente assegnatario di tali lotti si era preso atto già dal 26 febbraio del 2010, data in cui si era svolta la riunione per la riassegnazione dei lotti dei soggetti attuatori rinunciatari. Inoltre il Consiglio comunale, nella seduta del 29 novembre 2010 ha approvato le modifiche al planovolumetrico, individuando due lotti distinti da assegnare con nuovo procedimento ad evidenza pubblica. Possibile che ci siano voluti ben 4 mesi, per predisporre lo schema di avviso pubblico concorrenziale, che a ben guardare è sostanzialmente identico a quello a suo tempo predisposto per l'assegnazione di tutti i lotti del Contratto di quartiere? Peraltro, a quasi un mese dall'approvazione dell'avviso pubblico, non ci risulta che questo sia stato pubblicato all'albo pretorio e sul sito del Comune di Trani! Complimenti.

A parere dello scrivente, inoltre, vi è una questione procedurale che potrebbe arrestare la nuova procedura per l'assegnazione dei nuovi lotti T2 e CS: quando fu fatta la citata seduta del 26 febbraio 2010, per assegnare i lotti dei soggetti attuatori rinunciatari, si provvide all'assegnazione provvisoria dei lotti B1-C1-C2-C3 e O1-N1-N2-P1 e, a causa dell'assenza dell'ingegnere Affatato e dell'architetto Sgobba, impegnati per altri compiti di istituto, la seduta fu aggiornata a martedì 2 marzo 2010 «per la conclusiva definizione dell'assegnazione dei lotti e la conclusione dell'iter procedimentale». Tale seduta (stranamente) non si è mai tenuta, per cui il precedente iter (che prevede l'assegnazione dei lotti a scorrimento) non si è mai concluso. Tant'è! Pertanto i soggetti attuatori, che hanno partecipato alla selezione del 2004, potrebbero impugnare la nuova procedura, qualora avessero interesse ad aggiudicarsi i lotti non assegnati, alle medesime condizioni offerte nella vecchia procedura. Ma probabilmente al Comune hanno o una sfera di cristallo o canali diretti con gli interessati.

Chiudo, chiedendo ai SS.RR.CC. che fine abbia fatto l'impresa Manna di Barletta. I tranesi hanno pagato svariate decine di migliaia di euro di acconti ma, come si suol dire, la cera si consuma e la processione non cammina! Al Comune non si ritiene di dover dare chiarimenti ai cittadini su come stanno le cose? No? Buonanotte!

E per concludere, in questo periodo di tracciamento di strisce blu (a proposito, dopo la contestazione dei dipendenti del tribunale, le operazioni di tracciamento sembrano essere state sospese: c'è qualche altro problema che impedisce di completare la predisposizione della segnaletica orizzontale e verticale, in modo da avviare il servizio di sosta a pagamento?), e di segnaletica orizzontale varia, noto come i cassonetti per la raccolta dei rifiuti (sia quelli gestiti da Amiu, sia quelli gestiti irregolarmente dalla cooperativa La Rosa Blu di Bitonto) non rispettano il codice della strada. E nessuno dei preposti lo rileva. Il secondo comma dell'articolo 142 del regolamento di esecuzione ed attuazione del codice della strada prevede espressamente che «gli spazi riservati allo stazionamento sulla carreggiata dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, non fisicamente delimitati, devono essere segnalati con una striscia gialla continua di larghezza di 12 centimetri. In corrispondenza della parte di delimitazione parallela al margine della carreggiata è vietata la sosta in permanenza». A Trani tali delimitazioni non sono mai state tracciate, anzi in taluni casi i cassonetti sono stati posizionati lungo tratti di strada soggetti a divieto di fermata! Per cui (mi) chiedo: se lungo una strada è stato posto il divieto di fermata, è perché tale fermata è di intralcio al traffico. Ma se è così, allora anche i cassonetti sono di intralcio ed andrebbero quindi spostati. Sbaglio?

Infine un piccolo appunto all'assessore Di Savino: comprendo la necessità di completare al più presto i lavori di sistemazione dell'asfalto in via delle Forze Armate; tuttavia non era proprio possibile anticipare o posticipare i lavori di un giorno, ben sapendo che al martedì, causa mercato settimanale, tutto il traffico e necessariamente dirottato su via delle Forze Armate? A quando, inoltre, il rifacimento della segnaletica orizzontale? Non vorrei, infatti, che accadesse come avvenuto in Via Barletta, lungo la quale il tratto riasfaltato da tempo è tuttora privo della segnaletica orizzontale, senza che siano stati peraltro apposti i prescritti segnali verticali a norma del comma 7 dell'articolo 137 del regolamento di esecuzione ed attuazione del codice della strada: «I segnali orizzontali devono essere mantenuti sempre efficienti: in caso di rifacimento della pavimentazione stradale, devono essere ripristinati nei tempi tecnici strettamente necessari. La mancanza dei segnali orizzontali, in caso di riapertura al traffico deve essere opportunamente segnalata con il prescritto segnale verticale». Questo in Italia. A Trani, evidentemente….

Per essere fedele alla premessa iniziale, rinvio alla prossima puntata del Dr. Hauze le riflessioni sulla porcata degli acquisti degli arredi e dei lavori negli uffici. Brevemente rilevo solo che anche su questa esecrabile porcata gli stipendiati comunali (di maggioranza e di opposizione) non dicono nulla. Buon riposo!

E per questa volta è sufficiente. Hauze
Nel precedente Dr. Hauze riportavo le tipologie umane descritte da Leonardo Sciascia. Tra esse vi era quella dei «quaquaraquà, che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere». Orbene, un ex feudatario dell'Amiu, probabilmente avendo perso la cognizione del tempo, ha sputato controvento ed ha perso una buona occasione per fare la persona corretta. Infatti io sono, da sempre e per iscritto, critico nei confronti di chi amministra Trani allorquando opera contra legem o contro le aspettative e gli interessi dei cittadini. Collaborare o far parte di una coalizione non vuol dire portare il cervello all'ammasso. Fede ne fanno le decine di note assessorili a suo tempo da me scritte con lo stesso tenore di quanto vado pubblicando da due anni, anche su questa testata. Ritengo, infatti e altresì, che non sia corretto fare l'omertoso su faccende che potrebbero avere pesanti risvolti. Mi spiego ad uso di qualche fisiologico fatuigno: io quello che sapevo sull'asilo della felicità (loro) l'ho scritto e denunziato all'autorità. Se colui, che dà ad intendere di avere dubbi sull'immobile di via Tasselgardo, è realmente una persona capace e seria, poiché ne ha il potere, si studi le carte e, qualora i suoi dubbi diventino certezze, scriva e, assumendosene come me le consequenziali responsabilità, denunzi! Se ne ha l'intelligenza e non è un «quaquaraquà». In caso contrario, come mirabilmente ebbe a dire al sindaco Tarantini un'attuale componente della sua giunta, si taccia!
Dr Hauze

Dr Hauze

La rubrica a firma di Roberto Visibelli

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