Pop Corn
A Single Man
La prima pellicola diretta dallo stilista Tom Ford
lunedì 3 maggio 2010
L'abito fa il cinema? Quale stretta attinenza c'è tra il cinema e la moda? La domanda nasce spontanea da quando il celebre stilista Tom Ford ha deciso di passare dietro la macchina da presa e di dirigere, con cura ed eleganza, la sua prima pellicola. Trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo, "A Single Man" è straordinario, emozionante, trapana l'animo e fa breccia nel cuore; riscuote notevoli consensi e permette a Ford – neo regista – di essere annoverato tra i cineasti più apprezzati.
Inevitabile, implacabile, spesso imprevedibile e mai accettata, la morte arriva inesorabile per tutti. Lo sa bene George (Colin Firth) docente universitario e protagonista di questa struggente storia d'amore che si vede – un giorno – privato dell'affetto più grande. Un pomeriggio freddo e innevato riceve una triste notizia: la persona che ama e con la quale condivide tutta la sua vita da ormai sedici anni, è morta in un terribile incidente stradale. Da quello stesso istante la sua esistenza non sarà più la stessa e perfino il suo quotidiano sarà irrimediabilmente danneggiato.
Deciso a non nascondersi più parlerà ai suoi studenti come non aveva mai fatto prima; si aggrapperà inutilmente ai ricordi, a quel pensiero dominante che presto avrà il sopravvento; si lascerà consolare ma non convincere da una vecchia amica e deciderà in sordina di togliersi la vita. Pianificherà tutto nei minimi particolari e si lascerà andare a ogni cosa che quell'ultima giornata avrà da offrirgli. E lo farà senza paura o vergogna, rimorso o rimpianto, senza temere di gettar via quella maschera che per anni aveva indossato e che adesso, era evidente, gli andava stretta. E alla fine della giornata niente sarà come prima.
E' la storia di un amore finito, perché il destino ha deciso così; è il racconto di un uomo solo che non trova la forza di andare avanti e che, adesso, considera vuota la sua stessa vita… è attraverso l'occhio indiscreto della telecamera che lo spettatore assiste inerme alla preparazione del suo suicidio, è la sua passione e al contempo il suo dolore che scava nel nostro profondo e ci insegna che l'amore (quello vero) non ha barriere, ostacoli e che nulla può separare due persone che si amano, nessuno può impedire che il loro amore sia coltivato. Solo la morte può farlo.
E allora poco importa se anche questo film parla di un amore gay, diverso, omosessuale; certo non convenzionale ma sicuramente puro e sincero. Proviamo ad andare oltre le consuetudini, cerchiamo di non nasconderci dietro un dito pronto a puntare contro la diversità e godiamoci lo straordinario capolavoro, confezionato come un abito di alta sartoria, di Tom Ford. Le bellissime immagini del film, l'accurata regia, l'attenzione ai dettagli, la magistrale fotografia e la straordinaria interpretazione dei suoi attori, rendono questa pellicola un'opera dalla rara sensibilità e bellezza. Assolutamente da non perdere!
Inevitabile, implacabile, spesso imprevedibile e mai accettata, la morte arriva inesorabile per tutti. Lo sa bene George (Colin Firth) docente universitario e protagonista di questa struggente storia d'amore che si vede – un giorno – privato dell'affetto più grande. Un pomeriggio freddo e innevato riceve una triste notizia: la persona che ama e con la quale condivide tutta la sua vita da ormai sedici anni, è morta in un terribile incidente stradale. Da quello stesso istante la sua esistenza non sarà più la stessa e perfino il suo quotidiano sarà irrimediabilmente danneggiato.
Deciso a non nascondersi più parlerà ai suoi studenti come non aveva mai fatto prima; si aggrapperà inutilmente ai ricordi, a quel pensiero dominante che presto avrà il sopravvento; si lascerà consolare ma non convincere da una vecchia amica e deciderà in sordina di togliersi la vita. Pianificherà tutto nei minimi particolari e si lascerà andare a ogni cosa che quell'ultima giornata avrà da offrirgli. E lo farà senza paura o vergogna, rimorso o rimpianto, senza temere di gettar via quella maschera che per anni aveva indossato e che adesso, era evidente, gli andava stretta. E alla fine della giornata niente sarà come prima.
E' la storia di un amore finito, perché il destino ha deciso così; è il racconto di un uomo solo che non trova la forza di andare avanti e che, adesso, considera vuota la sua stessa vita… è attraverso l'occhio indiscreto della telecamera che lo spettatore assiste inerme alla preparazione del suo suicidio, è la sua passione e al contempo il suo dolore che scava nel nostro profondo e ci insegna che l'amore (quello vero) non ha barriere, ostacoli e che nulla può separare due persone che si amano, nessuno può impedire che il loro amore sia coltivato. Solo la morte può farlo.
E allora poco importa se anche questo film parla di un amore gay, diverso, omosessuale; certo non convenzionale ma sicuramente puro e sincero. Proviamo ad andare oltre le consuetudini, cerchiamo di non nasconderci dietro un dito pronto a puntare contro la diversità e godiamoci lo straordinario capolavoro, confezionato come un abito di alta sartoria, di Tom Ford. Le bellissime immagini del film, l'accurata regia, l'attenzione ai dettagli, la magistrale fotografia e la straordinaria interpretazione dei suoi attori, rendono questa pellicola un'opera dalla rara sensibilità e bellezza. Assolutamente da non perdere!









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