
Salute d'asporto
Sport e infiammazione: un delicato equilibrio tra beneficio e stress
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 24 maggio 2025
8.52
L'attività fisica è universalmente riconosciuta come uno dei pilastri fondamentali per mantenere una buona salute. Tra i suoi molteplici effetti positivi, lo sport aiuta a prevenire malattie croniche, migliorare l'umore, controllare il peso corporeo e rafforzare il sistema immunitario. Tuttavia, esiste anche un aspetto più complesso e meno conosciuto: la relazione tra esercizio fisico e infiammazione.
L'infiammazione è una risposta naturale del corpo a lesioni o infezioni e può essere acuta o cronica. L'infiammazione acuta è temporanea e mirata alla guarigione, mentre quella cronica è persistente e può danneggiare tessuti e organi, infatti è proprio quest'ultima ad essere associata a numerose patologie come diabete, artrite, malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
L'attività fisica regolare ha effetti antinfiammatori, poiché la stimolazione muscolare permette il rilascio di alcune molecole, denominate miochine, che contribuiscono a ridurre l'infiammazione sistemica. Inoltre, l'esercizio stimola il metabolismo, migliora la sensibilità insulinica e riduce il grasso viscerale, un noto promotore dell'infiammazione cronica.
Nonostante i benefici, l'attività fisica intensa e prolungata – specialmente se non seguita da un adeguato recupero – può causare un aumento temporaneo dell'infiammazione. Gli sforzi estremi, come le maratone o gli allenamenti intensi senza pause, possono portare a microtraumi muscolari, stress ossidativo e aumento della permeabilità intestinale, stimolando la produzione di citochine infiammatorie.
In atleti professionisti o in atleti amatoriali che si allenano troppo frequentemente questa condizione può favorire uno stato infiammatorio cronico, aumentando il rischio di infortuni, cali di performance, e alterazioni del sistema immunitario.
Per ottenere i benefici dell'attività fisica evitando gli effetti negativi legati all'infiammazione, è fondamentale adottare un approccio equilibrato:
1. Ascoltare il corpo: Dolori persistenti, stanchezza cronica e calo del rendimento sono segnali di allarme.
2. Dare spazio al recupero: Il riposo è essenziale per permettere al corpo di riparare i tessuti e ridurre l'infiammazione.
3. Seguire un'alimentazione antinfiammatoria: Una dieta ricca di frutta, verdura, omega-3 e povera di zuccheri raffinati aiuta a contenere lo stato infiammatorio.
4. Integrare esercizi di mobilità e rilassamento: Yoga, stretching e tecniche di respirazione possono contribuire a ridurre lo stress fisico e mentale.
5. Integrazione Alimentare: l'utilizzo di aminoacidi essenziali, creatina, omega -3, permette di supportare il recupero muscolare.
Lo sport è uno strumento potentissimo per la salute, ma va praticato con intelligenza e misura. L'infiammazione può essere gestita grazie a uno stile di vita equilibrato, in cui l'attività fisica regolare, il recupero adeguato e l'alimentazione corretta giocano un ruolo cruciale.
L'infiammazione è una risposta naturale del corpo a lesioni o infezioni e può essere acuta o cronica. L'infiammazione acuta è temporanea e mirata alla guarigione, mentre quella cronica è persistente e può danneggiare tessuti e organi, infatti è proprio quest'ultima ad essere associata a numerose patologie come diabete, artrite, malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
L'attività fisica regolare ha effetti antinfiammatori, poiché la stimolazione muscolare permette il rilascio di alcune molecole, denominate miochine, che contribuiscono a ridurre l'infiammazione sistemica. Inoltre, l'esercizio stimola il metabolismo, migliora la sensibilità insulinica e riduce il grasso viscerale, un noto promotore dell'infiammazione cronica.
Nonostante i benefici, l'attività fisica intensa e prolungata – specialmente se non seguita da un adeguato recupero – può causare un aumento temporaneo dell'infiammazione. Gli sforzi estremi, come le maratone o gli allenamenti intensi senza pause, possono portare a microtraumi muscolari, stress ossidativo e aumento della permeabilità intestinale, stimolando la produzione di citochine infiammatorie.
In atleti professionisti o in atleti amatoriali che si allenano troppo frequentemente questa condizione può favorire uno stato infiammatorio cronico, aumentando il rischio di infortuni, cali di performance, e alterazioni del sistema immunitario.
Per ottenere i benefici dell'attività fisica evitando gli effetti negativi legati all'infiammazione, è fondamentale adottare un approccio equilibrato:
1. Ascoltare il corpo: Dolori persistenti, stanchezza cronica e calo del rendimento sono segnali di allarme.
2. Dare spazio al recupero: Il riposo è essenziale per permettere al corpo di riparare i tessuti e ridurre l'infiammazione.
3. Seguire un'alimentazione antinfiammatoria: Una dieta ricca di frutta, verdura, omega-3 e povera di zuccheri raffinati aiuta a contenere lo stato infiammatorio.
4. Integrare esercizi di mobilità e rilassamento: Yoga, stretching e tecniche di respirazione possono contribuire a ridurre lo stress fisico e mentale.
5. Integrazione Alimentare: l'utilizzo di aminoacidi essenziali, creatina, omega -3, permette di supportare il recupero muscolare.
Lo sport è uno strumento potentissimo per la salute, ma va praticato con intelligenza e misura. L'infiammazione può essere gestita grazie a uno stile di vita equilibrato, in cui l'attività fisica regolare, il recupero adeguato e l'alimentazione corretta giocano un ruolo cruciale.