
Cronaca
Bat, torna libero il dirigente accusato di molestie
Ma non potrà dimorare nei tre Comuni co-capoluogo. Di Biase è accusato di aver palpeggiato la ragazza negli uffici provinciali
BAT - venerdì 2 settembre 2011
15.57
E' tornato in libertà Giuseppe Di Biase, il 52enne dirigente della Bat accusato di aver molestato un'impiegata tranese di 25 anni e finito ai domiciliari il 26 agosto scorso. Ma non potrà dimorare nei Comuni di Andria, Barletta e Trani, sedi degli uffici della Provincia Bat. Lo ha stabilito il gip del tribunale di Trani, Francesco Zecchillo, dopo la richiesta di revoca della misura cautelare ai domiciliari avanzata dagli avvocati Stefano Dardes e Costanzo Di Palma.
Di Biase è accusato di aver palpeggiato la ragazza, il 7 marzo scorso, negli uffici della Bat ad Andria dove svolge le funzioni di dirigente alle finanze. Secondo il pm Fabio Buquicchio il dirigente, originario di Canosa di Puglia dove ha lavorato nella ripartizione ragioneria del Comune, avrebbe agito «con abuso di autorità derivante dalla posizione apicale di dirigente del settore finanze della Provincia Bat» e avrebbe approfittato della «situazione di inferiorità della vittima derivante dal suo stato di neo assunta nel periodo di prova».
Durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, martedì scorso, Di Biase ha dimostrato di essersi autospeso dalla funzioni di dirigente, facendo così venir meno le esigenze cautelari. Gli avvocati, comunque, si sono riservati eventuali impugnazioni del provvedimento di divieto di dimora dopo la lettura delle motivazioni.
Di Biase è accusato di aver palpeggiato la ragazza, il 7 marzo scorso, negli uffici della Bat ad Andria dove svolge le funzioni di dirigente alle finanze. Secondo il pm Fabio Buquicchio il dirigente, originario di Canosa di Puglia dove ha lavorato nella ripartizione ragioneria del Comune, avrebbe agito «con abuso di autorità derivante dalla posizione apicale di dirigente del settore finanze della Provincia Bat» e avrebbe approfittato della «situazione di inferiorità della vittima derivante dal suo stato di neo assunta nel periodo di prova».
Durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, martedì scorso, Di Biase ha dimostrato di essersi autospeso dalla funzioni di dirigente, facendo così venir meno le esigenze cautelari. Gli avvocati, comunque, si sono riservati eventuali impugnazioni del provvedimento di divieto di dimora dopo la lettura delle motivazioni.
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