Politica
Dalle ringhiere sul lungomare ad Amiu, Barresi: «Se ci vietano di parlare in Consiglio Comunale, vi aggiorniamo sui social»
Lettera in redazione della consigliera d'Italia in Comune
Trani - sabato 17 agosto 2019
10.42
Mentre il sindaco prova ad incantare i suoi cittadini con mini spot elettorali con la pulizia straordinaria delle strade, con la manutenzione dell'arredo urbano, con la pessima pitturazione delle ringhiere del lungomare dove, finalmente, oggi abbiamo compreso che da 12.082,68 a base d'asta, si è arrivati a spendere 8.327,04 ad una impresa di Barletta. È chiaro che con quel grande ribasso il Comune non poteva pretendere un lavoro perfetto, da questo modus operandi si comprende la superficialità, che si mette in campo quando si tratta di spendere i soldi per gli interventi necessari di manutenzione e per migliorare la nostra città e la vita dei cittadini.
Individuare ditte non tranesi accade perché, pur essendoci un albo imprese in Comune, lo stesso viene usato con un comportamento troppo elastico. Inoltre il sindaco decide di non rispondere né al Prefetto e né ai cittadini sulla questione importantissima per la città: " il sottopasso di via De Robertis". In Consiglio Comunale non si presenta e il Presidente del Consiglio vieta agli assessori di rispondere, mentre, per questioni molto care a lui e a qualche addetto si impegna a portare a termine dei progetti quando sono tutti presi dalle ferie.
Voglio evidenziare cosa Amiu spa propone in questi giorni di calura, tramite l'amministratore unico di Amiu spa (speriamo che Nacci non si irriti ancora una volta) al sindaco Bottaro e all'assessore all'ambiente Michele Di Gregorio.
Ci è giunta voce di una richiesta formulata dall'ing. Nacci (Amministratore unico di Amiu) al sindaco Bottaro e all'assessore Di Gregorio, nella nota l'amministratore di Amiu chiede, per una seconda volta, un procedimento di condivisione ai sensi del famoso art. 11 comma 2° del regolamento analogo (ve lo ricordate cittadini ?), per valutare la necessità di alienare il bene immobile ex sede Amiu di Via Barletta e beni mobili esistenti in discarica (?).
L'attuale gestione Amiu spa farebbe bene a preoccuparsi di pagare puntualmente i contributi INPS in considerazione che abbiamo avuto modo di leggere, all'albo pretorio del Comune che nei provvedimenti ( nn. 236 e 246 del 2019) con cui il comune paga i servizi ad Amiu spa è testualmente scritto. Dato atto, altresì , che a seguito di richiesta operata sul portale INPS il Documento Unico di Regolarità Contributiva ( DURC) non risulta regolare.
A questo punto le domande sono due: siamo in seria difficoltà? Quindi NON è VERO CHE L'AZIENDA naviga in acque sicure, non rispecchia la realtà voler far credere ai tranesi, che l'azienda ha difronte un futuro roseo. Se siamo arrivati a venderci i gioielli di famiglia, tra l'altro ricevuti dal popolo, tramite il favore del Consiglio Comunale, la situazione è seria. Inoltre voglio ricordare, che solo il popolo può prendere decisioni così importanti, come la vendita o meno dell'immobile di via Barletta… che l'ing. Nacci ha paventato di voler attuare… e non certo uno sparuto gruppo di delegati del sindaco.
Oppure c'è qualcos'altro che dobbiamo sapere? La zona e l'immobile di Via Barletta n.161 sono diventati, dopo anni, forse, molto appetibili urbanisticamente per qualcuno? Per costruirci palazzi? Tanto il terreno e l'immobile lo si paga 4 soldi al Comune ed il gioco è fatto?
Ebbene, Vi ricordo di tenere giù le mani dalle proprietà, questa decisione spetta solo ed esclusivamente al popolo tranese mediante un referendum popolare, come prevedono gli art.61-62 e. 66 dello Statuto Comunale. Di sicuro, in questa storia è che la decisione di vendere spetta ai cittadini tranesi e non certo a pochi intimi. Se c'è intenzione di rendere edificabile la zona, sia ben chiaro, che il progetto dovrà riguardare, esclusivamente, l'emergenza abitativa.
Spero che i cittadini questa volta vogliano far sentire il loro disappunto agli attuali, speriamo presto, ex governanti! Infine, vorrei fare un'ultima considerazione di Ferragosto: basta Assessore Lignola a prenderci in giro, tanto avevamo compreso che la gara del SERVIZIO DI ASSISTENZA SISTEMISTICA A SUPPORTO DELLA 2 AREA SERVIZIO TRIBUTI, CONTABILITÀ, BILANCIO,PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO, sarebbe stata vinta dalla solita ditta radicata da ben 15 anni nel Comune di Trani, infatti, in svariati Consigli Comunali lo avevamo portato all'attenzione dei cittadini.
Anna Maria Barresi, Consigliera e componente dell'Ufficio di Presidenza di "Italia in Comune"
Individuare ditte non tranesi accade perché, pur essendoci un albo imprese in Comune, lo stesso viene usato con un comportamento troppo elastico. Inoltre il sindaco decide di non rispondere né al Prefetto e né ai cittadini sulla questione importantissima per la città: " il sottopasso di via De Robertis". In Consiglio Comunale non si presenta e il Presidente del Consiglio vieta agli assessori di rispondere, mentre, per questioni molto care a lui e a qualche addetto si impegna a portare a termine dei progetti quando sono tutti presi dalle ferie.
Voglio evidenziare cosa Amiu spa propone in questi giorni di calura, tramite l'amministratore unico di Amiu spa (speriamo che Nacci non si irriti ancora una volta) al sindaco Bottaro e all'assessore all'ambiente Michele Di Gregorio.
Ci è giunta voce di una richiesta formulata dall'ing. Nacci (Amministratore unico di Amiu) al sindaco Bottaro e all'assessore Di Gregorio, nella nota l'amministratore di Amiu chiede, per una seconda volta, un procedimento di condivisione ai sensi del famoso art. 11 comma 2° del regolamento analogo (ve lo ricordate cittadini ?), per valutare la necessità di alienare il bene immobile ex sede Amiu di Via Barletta e beni mobili esistenti in discarica (?).
L'attuale gestione Amiu spa farebbe bene a preoccuparsi di pagare puntualmente i contributi INPS in considerazione che abbiamo avuto modo di leggere, all'albo pretorio del Comune che nei provvedimenti ( nn. 236 e 246 del 2019) con cui il comune paga i servizi ad Amiu spa è testualmente scritto. Dato atto, altresì , che a seguito di richiesta operata sul portale INPS il Documento Unico di Regolarità Contributiva ( DURC) non risulta regolare.
A questo punto le domande sono due: siamo in seria difficoltà? Quindi NON è VERO CHE L'AZIENDA naviga in acque sicure, non rispecchia la realtà voler far credere ai tranesi, che l'azienda ha difronte un futuro roseo. Se siamo arrivati a venderci i gioielli di famiglia, tra l'altro ricevuti dal popolo, tramite il favore del Consiglio Comunale, la situazione è seria. Inoltre voglio ricordare, che solo il popolo può prendere decisioni così importanti, come la vendita o meno dell'immobile di via Barletta… che l'ing. Nacci ha paventato di voler attuare… e non certo uno sparuto gruppo di delegati del sindaco.
Oppure c'è qualcos'altro che dobbiamo sapere? La zona e l'immobile di Via Barletta n.161 sono diventati, dopo anni, forse, molto appetibili urbanisticamente per qualcuno? Per costruirci palazzi? Tanto il terreno e l'immobile lo si paga 4 soldi al Comune ed il gioco è fatto?
Ebbene, Vi ricordo di tenere giù le mani dalle proprietà, questa decisione spetta solo ed esclusivamente al popolo tranese mediante un referendum popolare, come prevedono gli art.61-62 e. 66 dello Statuto Comunale. Di sicuro, in questa storia è che la decisione di vendere spetta ai cittadini tranesi e non certo a pochi intimi. Se c'è intenzione di rendere edificabile la zona, sia ben chiaro, che il progetto dovrà riguardare, esclusivamente, l'emergenza abitativa.
Spero che i cittadini questa volta vogliano far sentire il loro disappunto agli attuali, speriamo presto, ex governanti! Infine, vorrei fare un'ultima considerazione di Ferragosto: basta Assessore Lignola a prenderci in giro, tanto avevamo compreso che la gara del SERVIZIO DI ASSISTENZA SISTEMISTICA A SUPPORTO DELLA 2 AREA SERVIZIO TRIBUTI, CONTABILITÀ, BILANCIO,PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO, sarebbe stata vinta dalla solita ditta radicata da ben 15 anni nel Comune di Trani, infatti, in svariati Consigli Comunali lo avevamo portato all'attenzione dei cittadini.
Anna Maria Barresi, Consigliera e componente dell'Ufficio di Presidenza di "Italia in Comune"