Cronaca

Giro di vite dei Carabinieri contro i videopoker

Sequestrati 90 apparecchi. 29 le persone denunciate.

Rimane alta l'attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che dall'inizio dell'anno, in collaborazione con personale dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, hanno predisposto, prevalentemente nel nord barese e nel capoluogo, mirati controlli finalizzati a contrastare il fenomeno degli apparecchi di intrattenimento e dei videopoker illegali. I militari hanno passato al setaccio oltre 200 bar e circoli ricreativi dislocati sul territorio, talvolta trasformati in veri e propri centri del gioco d'azzardo.

Positivo il bilancio dell'attività che da gennaio ha consentito complessivamente di sequestrare nel nord barese 65 macchine elettroniche, denunciare in stato di libertà per "esercizio del gioco d'azzardo" ben 29 persone e la chiusura di 6 esercizi pubblici. Nella città di Bari, invece, 25 sono stati i videopoker sequestrati con la contestuale chiusura fino 45 giorni di 4 esercizi pubblici e la sospensione per un mese della licenza utile al noleggio e distribuzione di videogiochi nella provincia di Bari nei confronti di una nota ditta del capoluogo. Numerose sono state, inoltre, le violazioni amministrative contestate per un totale di oltre 40mila euro. Tutte le apparecchiature sono risultate sprovviste del collegamento con i Monopoli di Stato (motivo per il quale si è proceduto al sequestro) permettendo ai gestori di incassare in "nero" in media 1000 euro al giorno per ogni videogioco. L'attività repressiva, mira anche a dare una risposta all'allarme crescente determinato dalla diffusione e dalle conseguenze del fenomeno dei "videopoker", appetibile per la criminalità e foriero di negative ricadute su interi nuclei familiari che, sempre più spesso, si rivolgono ai Carabinieri per chiedere aiuto ed evitare che i loro congiunti li gettino sul lastrico depauperando veri e propri patrimoni.

Queste le testuali "grida di allarme" più ricorrenti: "…siamo preoccupati per nostro fratello che ha bruciato tutti i suoi soldi e continua a chiedere in prestito soldi a personaggi vicino alla malavita, consuma tutto il suo stipendio nei videopoker lasciando senza soldi la famiglia…" ... "…Vi prego aiutate me e la mia famiglia, qui abbiamo a che fare con veri e propri criminali che non hanno niente da perdere, siamo rimasti senza denaro ed abbiamo paura di affrontare questa gente…" .... "…non riesce più a far mangiare i suoi figli per colpa di quelle bas… di macchinette…" .... "…mio marito è sempre nel bar a giocare alle macchinette nascoste in un piccolo scantinato del bar. A volte si ritira senza soldi e così nervoso che alza anche le mani a me e ai ragazzi. Non gliela faccio più aiutatemi…".

Nei vari interventi posti in essere è stata individuata una pluralità di esercizi pubblici all'interno dei quali, spesso in locali seminascosti, i gestori avevano installato abusivamente apparecchi vietati dalla normativa in vigore, confidando sul consistente afflusso di giocatori attratti da improbabili vincite e in uno stato di una vera e propria dipendenza psicologica dal gioco. In molti casi, i militari hanno dovuto sottoporre a prolungate attività di discreta osservazione gli esercizi identificati, per far emergere gli espedienti utilizzati per mascherare il gioco illecito. Tra le varie predisposizioni tecniche in uso ai gestori prevale quella di controllare con un telecomando gli apparati. Tale espediente consente, in occasione dei controlli, alla sola vista dei Carabinieri, di far apparire repentinamente sullo schermo un normale ed innocente videogioco che si "sostituisce" alle carte da poker. Non è risultato infrequente, inoltre, il ricorso a congegni tecnici che interrompono - per il periodo voluto - il collegamento ai Monopoli, frodando questi ultimi e facendo confluire i proventi nelle tasche del gestore e dei concessionari. La particolare modalità richiede per il suo accertamento un laborioso protocollo di intervento che impegna i militari operanti in prolungate verifiche, condotte in stretta sinergia con i Monopoli.

La vasta gamma di espedienti accertati, conforta la sensazione di quanto la distribuzione, l'installazione e la gestione non ortodossa dei videopoker costituiscano un fenomeno da tenere sotto controllo, attraverso periodici e mirati interventi che il Comando Provinciale dei Carabinieri ha da tempo disposto attraverso tutti i Comandi dipendenti sul territorio barese.
  • Carabinieri
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