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Territorio

«Impossibile ogni ulteriore conferimento in discarica»

Ruggiero: «Situazione ingestibile». A Terlizzi un altro decreto ingiuntivo. Amiu risponde all'ordinanza straordinaria della Regione

«Ogni ulteriore conferimento nella discarica di Trani deve ritenersi pressoché impossibile atteso che l'Amiu non può procedere ad assunzioni di personale e non può superare i limiti normativi del ricorso al lavoro straordinario, già ampiamente utilizzato, con conseguenti rimostranze e rivendicazioni sindacali. La situazione di già grave emergenza gestionale potrebbe ora diventare ingestibile». Antonello Ruggiero, amministratore unico dell'Amiu, ha risposto così all'ordinanza straordinaria con cui la Regione ha deciso di delocalizzare a Trani i rifiuti prodotti nei Comuni che conferivano nella discarica di Conversano, attualmente sotto sequestro. Lo ha fatto con una nota indirizzata in Regione, al prefetto, all'Arpa, alla Asl, al presidente della Provincia Bat, al dipartimento di protezione civile ed ai ministri di ambiente, salute e sviluppo economico.

«L'attuale livello dei conferimenti di rifiuti in discarica di Trani – ringhia Ruggiero – è al limite della sostenibilità, in quanto, com'è noto, l'Amiu è già impegnata duramente ad ottemperare alla precedente ordinanza del 7 luglio scorso che prevedeva per 180 giorni la ricezione dei rifiuti prima conferiti nella discarica di Giovinazzo. Con l'attuale dotazione di personale e mezzi non sarà possibile organizzare una adeguata gestione dello smaltimento dei rifiuti e, quindi, ogni pregiudizio ed effetto negativo che dovesse derivarne non potrà essere addebitato all'Amiu che comunque non esclude l'interruzione del servizio per mancanza di risorse necessarie».

«Le difficoltà economiche dell'Amiu – precisa Ruggiero – stanno determinando problematiche notevoli con i fornitori per l'approvigionamento dei prodotti necessari alla gestione della discarica». Ruggiero ha fornito anche l'esposizione debitoria fin qui maturata: spiccano i 665mila euro che deve Amiu Bari, i 530mila euro che devono la Daneco ed il Comune di Andria. «Queste cifre – spiega l'amministratore unico dell'azienda – sono solo parziali ed è riferita ad Enti che, da quando conferiscono, non hanno mai versato alcunché. La situazione del Comune di Terlizzi è ancora più paradossale: lo stesso ha deciso in piena autonomia di non pagare alcunché usufruendo del servizio prestato. A presto sarà notificato un decreto ingiuntivo».
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