Polizia di Trani, nuovo dirigente e nuova sede

Anno nuovo e vita nuova per il Commissariato di Polizia di Trani. E' cambiato il dirigente (da una settimana si è insediato Aurelio Montaruli, tanta esperienza alle spalle soprattutto nei commissariati) ma soprattutto è cambiata la sede, finalmente consona al lavoro degli uffici, fino a qualche settimana fa "sacrificato" negli angusti locali di corso Imbriani.

Il Commissariato – con soddisfazione di tutti – si è trasferito in via Annibale Maria di Francia, a pochi metri dal Santuario della Madonna di Fatima, nei locali dell'ex magazzino interregionale dove venivano depositati vestiario ed altri effetti di casermaggio.



Mille metri quadri di spazio all'interno, più altri mille occupati da garage, magazzini e corpo di guardia. Il trasferimento è stato accolto con grande felicità: «Negli anni passati – ha spiegato Montaruli – gli agenti in servizio a Trani hanno dovuto lavorare in una situazione logistica indecente e mortificante. Adesso abbiamo una sede che ci permette di svolgere al meglio il nostro compito e che assicura riservatezza ad ogni singolo ufficio ed ai cittadini che si rivolgono a noi per sporgere denunce».



Il Commissariato trasloca e si sposta dal centro abitato. «Per i cittadini non muniti di propria autovettura potrebbe essere un problema – spiega Montaruli – ma in corso Imbriani non potevamo più stare. Abbiamo già trovato delle soluzioni per superare il problema. Amet ci ha garantito una fermata di bus nelle immediate vicinanze del nuovo Commissariato, a breve verrà realizzata la segnaletica orizzontale ed installato un impianto semaforico per non arrecare disagi alla circolazione su via Annibale Maria di Francia. Inoltre stiamo pensando di dislocare qualche ufficio nella sede di piazza Mazzini, compreso quello per le denunce, così da dare ai cittadini la possibilità di un riferimento in pieno centro».

La sede di piazza Mazzini è, nei fatti, già agibile ma non viene ancora utilizzata per motivi di carenza di personale. «Stiamo decidendo su come utilizzarla e chi disolcare, di certo non potrà continuare ad essere chiusa per molto altro tempo».

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