Uscita di emergenza
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Vita di città

Prevenzione degli incendi, servono controlli nelle scuole

L'associazione Folgore segnala tutte le carenze dei sistemi di sicurezza. Non ci sarebbero porte tagliafuoco e vie di fuga sufficienti

«Qual è il grado di sicurezza all'interno delle scuole tranesi, sotto il profilo della prevenzione incendi?». Se lo chiedono Nunzio Di Lauro e Luca Cagnazzo, componenti del direttivo della Folgore.

I due componenti dell'associazione di Trani lanciano l'allarme a seguito di alcune segnalazioni ricevute da parte di alcuni studenti tranesi. «Gli studenti – scrivono Di Lauro e Cagnazzo – in alcuni casi denunciano la mancanza di porte tagliafuoco e di uscita di sicurezza o di altre vie di fuga perché, a loro dire, se l'incendio si sviluppasse vicino all'ingresso della scuola rimarrebbero tutti intrappolati all'interno. Inoltre, gli stessi studenti nutrono dei dubbi riguardo il numero degli estintori presenti all'interno delle scuole e della loro periodica manutenzione e ricarica e lamentano il fatto che spesso non vengono effettuate le normali esercitazioni antincendio. Infine, sono preoccupati per la presenza di aule situate sotto il livello stradale, con finestrini fissi non arieggiabili, che diventerebbero delle vere e proprie camere a gas per il fumo sprigionato da eventuali incendi».

Gli edifici scolastici rientrano fra le attività di tipo civile ad uso collettivo considerate di particolare attenzione sotto l'aspetto della sicurezza antincendio e pertanto soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Comandi provinciali dei Vigili del fuoco. Le norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica si applicano a tutti gli edifici e locali adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado, allo scopo di tutelare l'incolumità delle persone e salvaguardare i beni contro il rischio di incendio, così come sancito dal decreto del Ministero dell'interno del 26 agosto del 1992. Oltre a prevedere la necessità di realizzare diversi lavori per adeguare gli edifici scolastici già esistenti, il decreto prescrive anche l'applicazione di norme di esercizio che mirano a tenere costantemente sotto controllo gli impianti dell'intera attività e a regolamentare il comportamento che gli occupanti devono tenere in caso di emergenza e di evacuazione. Al termine dell'esecuzione dei lavori di adeguamento, da eseguire in conformità al progetto approvato, dovrà essere richiesto ai Vigili del fuoco il sopralluogo per il rilascio del certificato di prevenzione incendi presentando apposita domanda completa delle necessarie certificazioni. Dopo aver ottenuto il certificato di prevenzione incendi, il responsabile dell'attività deve vecurare che sia sempre efficiente il sistema di controllo interno della sicurezza antincendio provvedendo alla redazione di un piano di emergenza da attuare in caso di incendio e da provare almeno due volte all'anno secondo quanto disposto dal decreto ministeriale del 1992.

Anche le strutture scolastiche di ogni ordine e grado fino a 100 persone presenti (scuole di tipo 0), per cui non ricorre l'obbligo del certificato di prevenzione incendi, devono rispettare alcune norme di sicurezza inserite al punto 11 del decreto: l'adeguata resistenza al fuoco delle strutture, la realizzazione a regola d'arte degli impianti elettrici, la fruibilità di un sufficiente numero di vie di esodo, l'adozione di materiali di supporto incombustibili e di adeguata classe di reazione al fuoco, la predisposizione di estintori, l'assoluto rispetto delle misure di corretta gestione dell'attività.

«In attesa di verificare se le segnalazioni degli studenti corrispondono al vero – conclude la Folgore - ed in considerazione di tutto quanto sopra esposto, l'associazione chiede a tutti gli Organi competenti di attivare tutte le procedure necessarie onde verificare che tutte le scuole presenti nel territorio tranese siano idonee strutturalmente e tecnicamente ed attrezzate adeguatamente sotto il profilo della prevenzione incendi e di verificare che tutte abbiano un piano di evacuazione in condizioni di emergenza, che siano presenti le planimetrie esposte nelle classi nei corridoi o zone comuni e che vengano effettuate le relative esercitazioni, onde rassicurare tutti gli alunni e studenti di ogni ordine e grado e le rispettive famiglie».
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