Unimpresa preme per l'attivazione della Questura della Bat

Incendi, rapine, risse, furti. A Trani aumentano gli episodi di criminalità che stanno colpendo, in maniera indiscriminata, soggetti privati ma anche associazioni e commercianti. L'allarme cresce e l'aria diventa sempre più pesante. Per questo motivo il direttore di Unimpresa Bat e consigliere dell'associazione provinciale antiracket antimafia, Savino Montaruli, sta pensando ad un incontro con il dirigente del commissariato di polizia di Trani, Aurelio Montaruli.

«Quanto sta accadendo anche a Trani - spiega Savino Montaruli - rientra sicuramente in un preoccupante clima di tensione che si registra nell'intera Provincia di Barletta Andria Trani. Lo abbiamo denunciato da molti mesi. Gli episodi che continuano a registrarsi nella città di Trani stanno colpendo indiscriminatamente i singoli privati cittadini, associazioni, commercianti ed imprenditori e questo è un segnale significativo che va analizzato per comprendere cosa stia accadendo. Le autovetture date alle fiamme e la recente sparatoria in un panificio durante una tentata rapina con un giovane rimasto ferito sono segnali evidenti di un clima che va sempre più facendosi esasperato e ciò nonostante la fortissima azione svolta dalle Forze dell'Ordine sul territorio, a dimostrazione che i fenomeni sono molto più importanti ed imponenti di quanto possano apparire perché, al di la di ciò che si viene a sapere c'è tutto quanto invece o non viene denunciato o, per fortuna viene evitato».

Montaruli prosegue nell'analisi: «Bisogna capire i fenomeni per fronteggiarli in maniera intelligente e con risultati positivi. Bisogna anche incentivare la dotazione di strumenti tecnologicamente avanzati e adeguati organici di uomini e donne al servizio della sicurezza. Sono condizioni imprescindibili. Occorre una doverosa accelerazione delle procedure relative all'attivazione della Questura Bat, superando ritardi e questioni burocratiche che potrebbero ostacolare un cammino che, invece, deve essere il più celere possibile, altrimenti la situazione rischia seriamente di degenerare a discapito della qualità della vita di ognuno e sopratutto della collettiva incolumità pubblica, personale e patrimoniale, con gravissime ripercussioni su un sistema produttivo e turistico già fortemente compromesso dal punto di vista della logistica e delle infrastrutture oltre che della programmazione e della strategia».