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Tasi, i soldi saranno davvero spesi per i servizi indivisibili?

Lettera in redazione di Francesco Di Pinto

Paga e...tasi! Scadeva stamane giovedì 16 Ottobre il versamento dell'acconto della nuova imposta denominata Tasi (Tassa sui servizi indivisibili), confermata dall'ultimo consiglio conunale di Trani dell'8 ottobre scorso, munifico regalo dei nostri amministratori che ci hanno imposto l'aliquota più alta superiore persino a quella dei vicini Comuni di Andria, Barletta e Bisceglie.

Come se non bastasse la 2^ rata della Tari scadrà il 31 Ottobre prossimo. Ora si è aggiunta questa nuova mazzata che, nell'assordante silenzio di sindacati, partiti ed associazioni varie, è andata a colpire proprio quel bene "sacro" e basilare per ogni famiglia italiana che è la proprietà della propria casa di abitazione, la quale era stata salvata dall'altra mazzata Imu che pagheremo il 16 dicembre prossimo (addio tredicesime!), ed è stata ora tassata con questa nuova imposta della quale non è stata nemmeno inviata una qualsiasi lettera scritta da parte dell'ufficio Tributi del Comune di Trani, come avvenuto per Tari ed Imu. Quindi, cari contribuenti tranesi che avete sacrificato tutta una vita per farvi una casa, dovrete "lasciare ogni speranza" ora che siete entrati in questo nuovo guazzabuglio tributario grazie al quale ci state rimettendo un bel pò di risparmi in questo già grave periodo di crisi economica.

E mentre stamattina facevo quest'altra coda con i improperi più o meno palesi, ho pensato con grande amarezza a tutte le promesse fatte, non da oggi, da una classe politica che si strappava le vesti assicurandoci che mai e poi mai sarebbe stata tassata la prima casa abitata dagli italiani. Adesso è caduto anche quest'altro mito ed è crollata quest'ultima illusione, perchè abbiamo pagato per i metri quadri nei quali abitiamo ogni giorno decretando la fine della storica favola del "focolare domestico", non solo nel senso etico per i fattacci che ogni giorno ci propina la cronaca quotidiana gialla o nera che sia, ma anche sul piano fiscale.

Ora staremo a vedere se questi soldi saranno effettivamente spesi per i "servizi indivisibili" che sono, nell'ordine della delibera consiliare, i seguenti: illuminazione pubblica, sicurezza, manutenzione delle strade, manutenzione del verde, protezione civile, biblioteca, attività culturali e manifestazioni, sportello polifunionale URP, Sportello Unico Attività Produttive. A giudicare da quello che vediamo ogni giorno non c'è molto da sperare! Comunque, adesso non ci saranno più alibi e non saremo più disposti a..tasere!!
  • Tari
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