Trani contro la criminalità
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Mazza e panella

Il vecchio, il bimbo e i vigilantes non pagati. Poi tutti alla marcia della legalità

Mazza e panella, #27 di Giovanni Ronco

Si è appena consumato l'evento cittadino della Marcia della Legalità. Sono occasioni che non si possono commentare in se. Gli effetti si vedranno semmai nel futuro prossimo. Sin dai tempi della Marcia su Roma, questi cortei di cittadini hanno avuto un valore simbolico e nel momento presente nessuno può dire se avranno un effetto concreto sulla nostra vita. La Marcia su Roma lo ebbe eccome.

Così come stavolta non sono commentabili le presenze dei politici: quella è un'arma a doppio taglio, nonostante qualche cittadino mi avesse scritto per dirmi: "Trasformano una marcia per la legalità in una passerella personale". Invece stavolta, in questi casi, la conclusione che può tirarsi è bifronte: se il politico non ci fosse andato, sarebbe stato un insensibile; chi ci è andato e fa passerella. Allora stavolta mi avvalgo della sospensione del giudizio, cara ai filosofi Cinici dell'Antica Grecia.

Ok. Ma qualcosa sulla legalità "spiccia" a Trani si può dire, nel senso del buon esempio che deve venire dall'alto.

Nemmeno il tempo di annunciare questa marcia, quindi prima di sabato, ed ecco che subito questo Valore della Legalità di cui ci siamo riempiti la bocca, veniva contraddetto da un siparietto all'interno della sede di un noto partito, in cui era in atto la conta delle tessere. Protagonisti, come leggete nel titolo, il Vecchio e il Bimbo. Titolo che scomoda, parafrasandolo, pure il buon Hemingway (lui scrisse "Il Vecchio e il mare"). Ad un'ora dalla chiusura della raccolta delle iscrizioni al partito, si presentava il Bimbo con una vagonata di tessere, preparando la commissione preposta alla bisogna, ad un super lavoro notturno. Il Vecchio lì presente, una delle figure storiche del partito, cominciava ad adombrarsi (termine dotto) e poneva le sue rimostranze per l'ora in cui era stata presentata la vagonata, inalberandosi alquanto (occhio allo stile elevato; lo utilizzo per compensare la svolta trash, in nome della buonanima di Leone Di Lernia, che ci sarà non molto). E' il momento delle testimonianze dirette dei presenti: il Bimbo, con tono acido replicava: "Ma tu chi cazzo sei? Che t'importa del tempo, semmai il problema è della commissione!". La risposta del Vecchio non si sarebbe fatta attendere, con una pronta citazione indiretta del grande Rino Formica (90 anni qualche giorno fa –auguri-, secondo il quale la politica è sangue e merda); dunque la parola al Vecchio che apostrofava il Bimbo: " Tu sei una merda vivente, che (per cui nda) quando vado a cagare è profumo rispetto a te". A queste parole il Bimbo ha controreplicato, alzando la voce: " Al di là della divergenza (di nuovo registro alto per un attimo) di opinioni non consento di utilizzare simili parole nei miei confronti". Scena madre finale con la chiosa del Vecchio: " Che tu alzi la voce a me non interessa, io alzo la sedia". A questo punto le versioni divergono: c'è chi riferisce di una sedia lanciata e letteralmente "parata" da un novello Buffon, ora chiamato "Tre Mani"; un 'altra versione parla solo di una sedia sollevata dal Vecchio con iscritto d'ordinanza nei panni di vigilantes che fermava il sollevamento. 24 ore dopo a Trani si marciava per la legalità.

Ma io mi chiedo, al di là dell'episodio raccontato, con che faccia ci si presenti a chiedere voti alla cittadinanza per rappresentarla e con che faccia poi certi rappresentanti istituzionali inneggino alla legalità.

A proposito di vigilantes … Uno dei consiglieri della Vigilanza Notturna di Trani ci ha avvicinato per denunciare il ritardo dei pagamenti di mensilità risalenti agli anni 2015 e 2016, da parte del Comune: "Non sappiamo come fare, siamo disperati. Ci rivolgiamo alla stampa ed in particolare a te che sei letto ed ascoltato da cittadini ed istituzioni, per avere un aiuto"- esordisce il componente della Vigilanza-. "Quelle mensilità- prosegue- furono bloccate a suo tempo a causa di un pignoramento. Ora che questo è stato sbloccato, non abbiamo ancora visto quei soldi, sette mensilità. Gli stipendi di gennaio e febbraio sono stati pagati attingendo all'Iva ma ora, se il dirigente della Ragioneria del Comune non sblocca quei pagamenti, ci sono 27 padri di famiglia che nei prossimi mesi non sanno come andare avanti." Infine conclude: "Tutte le firme dei responsabili sono state apposte: l'assessore De Michele, ed il comandante dei Vigili Cuocci, ora manca solo la firma del dott. Pedone della Ragioneria che tarda ad arrivare e non riusciamo a capire perché". Facciamo dunque un appello al dott. Pedone, che ci descrivono tutti come persona preparata e sensibile, affinchè la questione si risolva quanto prima. In nome del diritto di questi lavoratori ad essere pagati per il servizio svolto. Sempre a proposito di legalità.

E per concludere: stiamo cercando di capire col dispiegamento di tutti i nostri mezzi, FBI compresa, che fine abbia fatto il Piano delle Coste, con la stagione balneare ormai alle porte. Voci di Palazzo ci riferiscono di nuovi malumori intorno all'assessore responsabile Bologna, dal momento che ci si aspettava, dopo la mancata attuazione dell'anno scorso, giustificata, ma fino ad un certo punto, dal periodo di "rodaggio" dell'amministrazione tranese. Ora il rodaggio è finito da un pezzo e per quest'anno non ci sarebbero state scuse. Ma pure una promessa mantenuta, a maggior ragione per un ambito tanto delicato come quello ambientale e turistico, fa parte di una dimensione di Legalità. Quindi, morale della favola, facciamo tutte le marce che vogliamo, ma portiamo pure qualche esempio concreto, se no poi veramente diremo che sono solo passerelle …

Un'ultima nota sulla tirata d'orecchie dell' Asso Stampa ad Antonella Papagni. Non entro nel merito della questione, ma leggendo la nota dell'ente ho notato un riferimento ad attacchi ai "giornalisti scomodi". Ma ora dovete dirmi, e mi ci metto pure io, chi di noi a Trani è un giornalista scomodo? Io dico che un po' per mancanza di risorse finanziarie, -spero di essere giustificato rientrando in questa categoria- (compensi adeguati e fondi messi a disposizione per eventuali cause legali) un po' per convenienza, un po' per pigrizia, giornalisti scomodi a Trani non ce siano proprio. Chi di noi, ad esempio, ha mai fatto un'inchiesta su tutti quelli che dalla politica e dintorni si sono arricchiti in questi anni? O hanno ottenuto posti di lavoro e prebende e incarichi professionali? Ecco qui ci vorrebbe un'autodenuncia di gruppo all'Asso stampa. E lì sì che volevo vedere cosa rispondevano.
  • Amedeo Bottaro
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  • legalità
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