A Trani si sfida la crisi con le fiere

«È nostra ferma intenzione rivitalizzare il territorio della Sesta Provincia attraverso un quartiere fieristico che sappia essere il volano per creare ricchezza e movimentazione di denaro in questo momento di crisi. Crediamo fermamente nella vitalità economica dei nostri operatori e nello strumento della fiera, unico nel suo genere per storia e profitti». Così Marianna Matera, titolare della società double M e di Apulia Fiere, nel presentare il nuovo quartiere fieristico che sta sorgendo a Trani sulla provinciale per Andria, laddove una volta vi erano i capannoni della Megamark, quasi tutti trasferiti a Molfetta (fatta eccezione per alcuni uffici amministrativi).

Apulia Fiere è un'idea nata a giugno e concretizzata nel giro di pochi mesi grazie alla disponibilità al dialogo da parte del Comune di Trani, della Provincia e della Regione che hanno cercato di esaudire, nei limiti delle loro competenze e possibilità, i deisderata dalla società. « Lanciamo un segnale di ripresa e di speranza a tutto il territorio» ha detto in conferenza stampa il sindaco, Gigi Riserbato, suppoter morale dell'iniziativa. Il quartiere fieristico – come detto - sorgerà sulla Trani Andria al chilometro 1,50, a 200 metri dall'uscita Trani nord della statale 16 bis. L'area totale è di 15mila metri quadrati ed è composta da 5 immobili, uno da 4000 metri quadrati e 4 da 2000 metri quadrati, più un'area prcheggio ed un'area attrezzata a verde. Nella prima parte del progetto verrà utilizzato solo il capannone da 4000 metri quadrati che sarà suddiviso in un'area espositiva di 3000 metri quadrati (in grado di ospitare circa 300 moduli da 9 metri quadrati ciascuno), area ristoro, accoglienza, area convegni ed uffici più il parcheggio.

E' previsto un calendario di manifestazioni settoriali (almeno 8) in partenariato con fiere importanti nazionali (Milano, Roma, Rimini, Bologna, Bolzano e Parma) con le quali l'organizzazione di Apulia Fiere già collabora. Lo staff fieristico è composto da una quarantina di professionisti del settore. Il progetto permetterà, inoltre, la formazione di nuovi posti di lavoro.