
Politica
Anagrafe degli eletti, i Radicali danno ancora battaglia
Pietro Lamacchia: «A Trani fanno finta di nulla». Da Palazzo di Città nessuna risposta alle istanze di accesso
Trani - giovedì 3 febbraio 2011
«Noi radicali, siamo convinti che la visibilità dall'esterno, aumenti la sicurezza all'interno, ovvero che porre l'eletto ed il nominato sotto la lente del cittadino, in modo che questi possa conoscerlo, seguirlo nella sua attività politica, monitorarne le scelte e gli interessi, sia in primo luogo anche una potente azione de-corruttiva». Pietro Lamacchia, militante Radicale, ha diffuso una nota stampa sull'adozione dell'anagrafe pubblica degli eletti.
«La legge 441 del 5 luglio 1982 - prosegue Lamacchia - sancisce il diritto a ciascun elettore di conoscere le dichiarazioni obbligatorie relative alle situazioni patrimoniali, ai redditi e alle spese elettorali sostenute. Anzi, la normativa prevede addirittura che venga assicurata la pubblicità della situazione patrimoniale e tributaria di eletti e nominati mediante pubblicazione degli atti sul bollettino dei vari enti. Come radicali, da diversi anni, chiediamo alle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, di istituire ed avviare l'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Personalmente come militante radicale, per ben tre volte ne ho fatto richiesta al Comune di Trani, ma come al solito, dal Palazzo nessuna risposta!
Ed allora, come cittadino elettore, il 30 dicembre 2010 con istanza di accesso agi atti, ho ulteriormente richiesto al presidente del Consiglio comunale di Trani ed al sindaco, di poter accedere agli atti così come la legge consente a tutti i cittadini elettori. A distanza di trenta giorni, come al solito, nulla e accaduto. Sono comunque sicuro e fiducioso che questa battaglia non ci vedrà soli, ma potrà trovare consensi in tanti amministratori che da sempre si distinguono per il profondo senso civico ed istituzionale. Invito tutti i cittadini ad inviare la medesima richiesta. Non si esclude la possibilità di avviare una iniziativa popolare, petizioni o referendum. Ogni iniziativa sarà finalizzata alla realizzazione di una vera e concreta iniziativa di trasparenza e legalità nella politica mediante l'istituzione dell'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati».
«La legge 441 del 5 luglio 1982 - prosegue Lamacchia - sancisce il diritto a ciascun elettore di conoscere le dichiarazioni obbligatorie relative alle situazioni patrimoniali, ai redditi e alle spese elettorali sostenute. Anzi, la normativa prevede addirittura che venga assicurata la pubblicità della situazione patrimoniale e tributaria di eletti e nominati mediante pubblicazione degli atti sul bollettino dei vari enti. Come radicali, da diversi anni, chiediamo alle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, di istituire ed avviare l'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Personalmente come militante radicale, per ben tre volte ne ho fatto richiesta al Comune di Trani, ma come al solito, dal Palazzo nessuna risposta!
Ed allora, come cittadino elettore, il 30 dicembre 2010 con istanza di accesso agi atti, ho ulteriormente richiesto al presidente del Consiglio comunale di Trani ed al sindaco, di poter accedere agli atti così come la legge consente a tutti i cittadini elettori. A distanza di trenta giorni, come al solito, nulla e accaduto. Sono comunque sicuro e fiducioso che questa battaglia non ci vedrà soli, ma potrà trovare consensi in tanti amministratori che da sempre si distinguono per il profondo senso civico ed istituzionale. Invito tutti i cittadini ad inviare la medesima richiesta. Non si esclude la possibilità di avviare una iniziativa popolare, petizioni o referendum. Ogni iniziativa sarà finalizzata alla realizzazione di una vera e concreta iniziativa di trasparenza e legalità nella politica mediante l'istituzione dell'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati».
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