Enti locali
Condotta sottomarina ferma al 94%, il Comune di Trani risolve il contratto
Per grave inadempimento contrattuale
Trani - giovedì 13 febbraio 2014
12.13
Il Comune di Trani ha avviato la risoluzione del contratto per la realizzazione della condotta sottomarina a servizio del depuratore di Trani per grave inadempimento contrattuale. I lavori, che avrebbero consentito di spostare la fuoriuscita dei reflui a diverse centinaia di metri dalla costa (attualmente vengono sversati sulla spiaggia sottostante l'impianto), vennero appaltati nel 2003 alla ditta "Sacramati spa" per un importo totale di 2.2 milioni di euro oltre iva. Negli anni si sono susseguiti due contenzioni tra la stazione appaltante e l'impresa aggiudicataria con la conseguenza di ritardare o fermare l'avanzamento dell'opera.
Lo stesso direttore dei lavori ha più volte relazionato all'Ente sulle gravi inadempienze riguardo l'andamento dei lavori. Allo stato attuale la condotta è stata completata per il 94% ma ad una contestazione formulata dal direttore per la mancata ripresa ed ultimazione dei lavori non è giunta alcuna controdeduzione da parte dell'appaltatore e, come riportato sulla determina dirigenziale pubblicata quest'oggi sull'albo pretorio comunale, tutti i tentativi perché l'impresa ottemperasse ai propri obblighi contrattuali sono risultati inutili.
Dunque l'Ente, al fine di perseguire l'interesse pubblico connesse alla tutela della salute e considerando l'ultimazione dell'opera come improcrastinabile per riportare il depuratore cittadino alla piena funzionalità e di garantire la fruibilità del litorale cittadino, ha deciso di recedere dal contratto in essere.
A questo punto il Comune dovrà far i lavori residuali al fine di completare l'opera e individuare le modalità di realizzazione delle lavorazioni, anche in considerazione delle intese intercorse tra il Comune di Trani, l'Acquedotto Pugliese e l'Autorità Idrica Pugliese. Inoltre, al responsabile unico del procedimento è stato affidato l'onere di escutere la garanzia resa dall'impresa, per il pagamento di eventuali danni causati dalla risoluzione del contratto.
Lo stesso direttore dei lavori ha più volte relazionato all'Ente sulle gravi inadempienze riguardo l'andamento dei lavori. Allo stato attuale la condotta è stata completata per il 94% ma ad una contestazione formulata dal direttore per la mancata ripresa ed ultimazione dei lavori non è giunta alcuna controdeduzione da parte dell'appaltatore e, come riportato sulla determina dirigenziale pubblicata quest'oggi sull'albo pretorio comunale, tutti i tentativi perché l'impresa ottemperasse ai propri obblighi contrattuali sono risultati inutili.
Dunque l'Ente, al fine di perseguire l'interesse pubblico connesse alla tutela della salute e considerando l'ultimazione dell'opera come improcrastinabile per riportare il depuratore cittadino alla piena funzionalità e di garantire la fruibilità del litorale cittadino, ha deciso di recedere dal contratto in essere.
A questo punto il Comune dovrà far i lavori residuali al fine di completare l'opera e individuare le modalità di realizzazione delle lavorazioni, anche in considerazione delle intese intercorse tra il Comune di Trani, l'Acquedotto Pugliese e l'Autorità Idrica Pugliese. Inoltre, al responsabile unico del procedimento è stato affidato l'onere di escutere la garanzia resa dall'impresa, per il pagamento di eventuali danni causati dalla risoluzione del contratto.