Vita di città
Degrado a palazzo Vischi, i condomini citano il Comune
Chiesta una perizia al presidente del tribunale. Promossa una una causa risarcitoria per la mancanza di manutenzione
Trani - martedì 19 aprile 2011
10.03
Doveva essere venduta all'asta, poi era stata ritirata dal mercato, quindi fu destinata alla Fondazione Ida Grecca del Carretto. Adesso diventerà oggetto di una causa giudiziaria tra il Comune di Trani ed i condomini. E' questa la storia della ex sede della biblioteca comunale, ubicata all'interno di palazzo Vischi, al civico 35 di piazza Longobardi.
Dopo diverse segnalazioni fatte pervenire a Palazzo di Città, i condomini hanno deciso di citare in giudizio il Comune per i danni causati dalla mancanza di manutenzione dell'ala di proprietà comunale. I condomini, attraverso un legale, hanno chiesto al presidente del tribunale di Trani, di disporre la nomina di un consulente tecnico d'ufficio al fine di accertare l'entità e le cause dei danni riscontrati in alcune parti dell'edificio, riconducibili ai locali di proprietà del Comune.
Il nostro portale si era già occupato a dicembre scorso delle pessime condizioni dei locali della ex biblioteca. Nello specifico, scrivemmo dell'urgente intervento di disinfestazione, bonifica, pulizia e sistemazione degli scaffali (spesi 4000 euro) a causa del rinvenimento (sempre a seguito di denuncia dei residenti) di un vero e proprio cimitero di animali e di gatti in particolare. I felini avevano scelto la ex biblioteca come rifugio, approfittando di una finestra lasciata inspiegabilmente aperta. Col passare del tempo, le condizioni igieniche e sanitarie della struttura sono sempre più peggiorate. Gatti morti, pulci e zecche fra volumi e scaffali rimasti in giacenza in quell'ala del palazzo, ormai pericolante. Circa 3000 libri della sezione storia, oltre ad un discreto numero di quadri (di non particolare valore) sono ancora li, in attesa che si trovino nuovi fondi per l'intervento di sanificazione e di trasporto in una sede più ospitale. Anche dopo i trattamenti e la rimozione delle carcasse dei felini, le condizioni dei locali non sono affatto migliorate. E così i condomini hanno deciso di promuovere una causa risarcitoria nei confronti del Comune lassista.
La sede della vecchia biblioteca costituirebbe il fantomatico capitale sociale che il Comune ha versato per acquisire il 51% delle quote della Fondazione Ida Grecca del Carretto. L'assegnazione dell'immobile alla nobile causa culturale (valore stimato 1,254 milioni di euro) è stata sancita in Consiglio a giugno del 2008. La nascita della Fondazione è rimasta solo sulla carta. Colpa della crisi economica, si disse. Ed i locali sono rimasti in balia del loro destino.
Dopo diverse segnalazioni fatte pervenire a Palazzo di Città, i condomini hanno deciso di citare in giudizio il Comune per i danni causati dalla mancanza di manutenzione dell'ala di proprietà comunale. I condomini, attraverso un legale, hanno chiesto al presidente del tribunale di Trani, di disporre la nomina di un consulente tecnico d'ufficio al fine di accertare l'entità e le cause dei danni riscontrati in alcune parti dell'edificio, riconducibili ai locali di proprietà del Comune.
Il nostro portale si era già occupato a dicembre scorso delle pessime condizioni dei locali della ex biblioteca. Nello specifico, scrivemmo dell'urgente intervento di disinfestazione, bonifica, pulizia e sistemazione degli scaffali (spesi 4000 euro) a causa del rinvenimento (sempre a seguito di denuncia dei residenti) di un vero e proprio cimitero di animali e di gatti in particolare. I felini avevano scelto la ex biblioteca come rifugio, approfittando di una finestra lasciata inspiegabilmente aperta. Col passare del tempo, le condizioni igieniche e sanitarie della struttura sono sempre più peggiorate. Gatti morti, pulci e zecche fra volumi e scaffali rimasti in giacenza in quell'ala del palazzo, ormai pericolante. Circa 3000 libri della sezione storia, oltre ad un discreto numero di quadri (di non particolare valore) sono ancora li, in attesa che si trovino nuovi fondi per l'intervento di sanificazione e di trasporto in una sede più ospitale. Anche dopo i trattamenti e la rimozione delle carcasse dei felini, le condizioni dei locali non sono affatto migliorate. E così i condomini hanno deciso di promuovere una causa risarcitoria nei confronti del Comune lassista.
La sede della vecchia biblioteca costituirebbe il fantomatico capitale sociale che il Comune ha versato per acquisire il 51% delle quote della Fondazione Ida Grecca del Carretto. L'assegnazione dell'immobile alla nobile causa culturale (valore stimato 1,254 milioni di euro) è stata sancita in Consiglio a giugno del 2008. La nascita della Fondazione è rimasta solo sulla carta. Colpa della crisi economica, si disse. Ed i locali sono rimasti in balia del loro destino.