Politica

«Gli Stati generali del centro sinistra per il rilancio di Trani»

Intervento di Luigi La Forgia (Vaso di Pandora)

«Siamo ormai spettatori inermi di una città che sembra essere sempre più avviluppata dall'immobilismo delle Istituzioni cittadine. La mancanza di iniziative e di progetti concreti di sviluppo secondo la vocazione turistica di Trani, gli obiettivi palazzinari e le velleità connesse alla ipotesi di cementeria, il rimbalzarsi di gossip e reazioni, l'assenza di un progetto di sviluppo, incrementa sempre più la sfiducia ed il senso di scoramento dei cittadini». Con queste parole Luigi la Forgia, portavoce dell'associazione Il vaso di Pandora, commenta l'attuale situazione in cui versa Trani.

E mentre tutto questo accade (o non accade) aleggia nel centrosinistra tranese una eccitata pulsione all'attivismo. Spade da affilare e scudi da lucidare per la preparazione alla battaglia che si terrà fra poco più di un anno. Si cercano alleanze, si prospettano strategie, si preparano programmi. In tutto questo rimbalzare di voci l'associazione propone l'indizione degli Stati Generali del centro sinistra tranese in cui si possa discutere in modo plurale ed aperto della sorte della città, della sua vocazione e del suo destino. Un pubblico momento d'incontro e confronto collettivo tra forze politiche di opposizione, associazioni, organizzazioni, comitati e singoli cittadini, che individui chiaramente scelte, strategie e decisioni per il rilancio della città. «Non si può pensare ai cittadini come testimoni assenti – continua la Forgia - per poi ricordarsi di loro solo per convocarli alle urne». Per l'associazione è necessario disegnare un progetto alternativo in grado di elaborare proposte dal basso.

«Riteniamo sia necessario mettere i volti del centro sinistra locale l'uno di fronte all'altro – conclude il portavoce dell'associazione - con l'obiettivo di elaborare proposte credibili e riuscire a liberarsi dalla "sindrome dell'orticello". Partiti, movimenti, associazioni, comitati e singoli cittadini diano allora il proprio apporto di idee e contributi per spingere il centro sinistra a superare il deficit di alternatività». E' evidente, però, che dagli stati generali dovrà emergere una proposta alternativa che dovrà trovare una sintesi politica e questa potrà essere attuata solo nell'ambito dei partiti, in grado di ricomporre politicamente l'arcipelago riformista e progressista secondo un progetto comune.
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