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Religioni

I due giorni dell'Immacolata nella devozione dei tranesi, tra fede e speranza

I riti tra venerdì e sabato, processioni e il voto rinnovato

La Trani devota si é riversata ai piedi di Maria durante le svariate ricorrenze liturgiche, particolarmente il 7 e l'8 dicembre. Per antico Voto, compiuto dal Sindaco nel luglio 1656, la Città è legata al titolo dell'Immacolata. "I nostri avi si sono affidati alla Madonna nei momenti lieti e tristi della storia di questo paese, che alle volte dimentica le sue radici, i suoi motivi. I perché veri e propri. Sul Vangelo è stato giurato di digiunare nella vigilia e di compiere grandi festeggiamenti il giorno della festa dell'immacolato concepimento".
L'Arciconfraternita omonima ha l'onore di zelare il culto che però non è prettamente proprio, ma è manifestazione di una intera popolazione. Infatti, durante ogni momento vi è la presenza della Civica Amministrazione. E, da due anni, il Sindaco (o chi per lui) legge l'Atto di affidamento alla Vergine, in piazza della Libertà. Anche l'Arcivescovo presiede i momenti che da sacri divengono voce di una città, appunto "votata".
Gran bella risposta da parte di tutti, nonostante il freddo e le intemperie. Segno di una città che forse vuole riscoprire la storia passata, nelle date, nei gesti compiuti, e farne motivo di approfondimento, di analisi e, perché no, di vanto.
Trani, Città di Maria, lo sia realmente in un Voto che sa di sincero legame con la Madonna, al di là delle svariate forme rituali. Il Voto come segno infrangibile di una promessa eterna.
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