Enti locali

Il Consiglio approva la manovra di ripiano del disavanzo e gli equilibri di bilancio

Ritirato solo il rendiconto 2007

Il Consiglio comunale ha approvato la manovra finanziaria con la sola eccezione del rendiconto 2007. Quest'ultimo provvedimento è stato ritirato. Recepita la pregiudiziale posta dal capogruppo di AN, Riccardo Gagliardi (confortata dal parere del segretario generale) sulla mancanza di tempo, a disposizione dei consiglieri per legge, per prendere visione e valutare con serenità le relazioni giunte soltanto nell'imminenza del Consiglio.

Senza il dato consolidato espresso dal rendiconto, il Consiglio è andato avanti, approvando la manovra di ripiano del disavanzo (con la vendita dei beni immobili), le variazioni di bilancio e la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l'esercizio finanziario del 2008.



La maggioranza, nell'occasione, ha dato prova di compattezza, smentendo con i numeri chi immaginava una seduta carica di insidie e qualche défaillance inaspettata. Gli interrogativi dei consiglieri sulla manovra di copertura del disavanzo sono stati oggetto di risposta da parte del dirigente di ragioneria del Comune e del presidente del Collegio dei revisori.

Il presidente del Collegio dei revisori ha ribadito la posizione espressa nelle varie relazioni dall'organo di garanzia, lamentando la mancanza di soluzioni alternative alla vendita degli immobili per ripianare il debito. «Fin dall'inizio del 2008 - ha detto Rosito - abbiamo invitato l'amministrazione a studiare percorsi differenti. L'addizionale Irpef era una di queste. L'assessore Pappalettera, di recente, aveva ipotizzato un gettito extra di entrate dall'Ici. Ci è stata presentata come unica soluzione la vendita degli immobili che, a nostro avviso, alla luce di quanto accaduto nelle precedenti aste, rappresenta un'incognita che potrebbe portare nelle casse comunali nulla o importi di molto inferiori alle attese».



Il dirigente di ragioneria, Lasala, ha difeso la relazione tecnica portata all'attenzione del Consiglio: «Si eccepisce sulla veridicità delle scritture contabili del Comune - spiega - ma per la prima volta siamo in possesso di attestazioni dirigenziali che evidenziano in maniera chiara la quantità dei debiti fuori bilancio. Esistono delle situazioni sub judice, legate a contenziosi o a richieste risarcitorie in fase istruttoria, ma i numeri di cui abbiamo contezza son questi. Stiamo facendo ulteriori ricognizioni, non escludo che possa esserci dell'altro, ma ad oggi non vi è nulla di più di quanto riportato in bilancio. Le perplessità ricadono nella sfera delle competenza dell'organo politico, non tecnico».

Al termine del dibattito, il Consiglio ha approvato la manovra di ripiano del disavanzo d'amministrazione (5,4 milioni di euro da coprire con le alienazioni di beni immobili) con 28 voti favorevoli e 3 voti contrari (Di Gregorio, Laurora e Fabbretti).



Il Consiglio ha poi ratificato e approvato le variazioni di bilancio all'ordine del giorno al punto 5 (25 voti favorevoli, 3 astenuti), al punto 6 (28 voti favorevoli, 3 contrari, 2 astenuti) ed al punto 7 (25 favorevoli, 3 contrari).

L'ultimo provvedimento in esame, ossia la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l'esercizio finanziario del 2008 (fondamentale per la sopravvivenza dell'amministrazione), è stato approvato con 28 voti favorevoli e 4 contrari.

Biagio Fanelli
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