Stradina di campagna, un tratturo tra gli ulivi
Stradina di campagna, un tratturo tra gli ulivi
Cronaca

In campagna si rubano anche l’acqua nei pozzi

Nel barese sono stati registrati 36 furti in un anno. E' la prima causa dell'insufficiente erogazione

La direzione generale dell'agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) definisce «più che giustificati e comprensibili» i disagi degli agricoltori relativamente alla non sufficiente erogazione dell'acqua nelle zone del barese dovuta ai numerosi furti a danno dei pozzi irrigui.

In un anno, i ladri hanno colpito ben trentasei volte, circostanze tutte regolarmente denunciate all'autorità giudiziaria, provocando notevoli danni cui tutte le volte l'agenzia pone rimedio in tempi il più rapidi possibili. A questi ladrocini, dunque, non a ritardi nei lavori di manutenzione ordinaria, va attribuito il mancato funzionamento dei pozzi e in alcuni casi l'insufficiente erogazione dell'acqua.

«Siamo perfettamente consapevoli – sostiene il direttore generale di Arif, Giuseppe Taurino – di quanto sia delicata la questione in una stagione in cui l'erogazione dell'acqua risulta indispensabile per l'agricoltura pugliese. Siamo altresì consapevoli di che cosa possa comportare il mancato servizio ad una attività produttiva colpita anch'essa dalla crisi economica che stiamo vivendo. Per questo rivolgo un accorato appello alle forze dell'ordine perché ci supportino nell'attività di prevenzione e vigilanza e diano essi il massimo, come sempre fanno del resto, nell'attività di repressione e di individuazione dei responsabili di questi atti delinquenziali che danneggiano in maniera seria un settore da sempre volano dell'economia della terra di Puglia. Noi ci mettiamo il nostro ma appare evidente a chiunque che il controllo assoluto di duecentoottanta pozzi sparsi sull'intero territorio regionale, seppure attraverso attività di videosorveglianza e contratti con gli istituti di vigilanza privati diventa una strada non facilmente praticabile».
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