Politica

«Lite con Di Marzio? Pensavo solo a fare il mio dovere»

Riccardo Gagliardi: «Ho chiesto il rispetto delle regole. Questa politica puzza di vecchio»

«Egregio Direttore, qualche giorno fa, ho avuto modo di leggere, sul sito internet da Lei diretto, un articolo a firma del consigliere comunale Marinaro dal titolo "Lite Gagliardi – Di Marzio, Marinaro sta col Presidente del Consiglio". Non che mi interessi con chi stia il consigliere Marinaro, ma non ho potuto fare a meno di scriverLe e mi auguro far conoscere ai suoi lettori il mio pensiero a riguardo.

Mentre leggevo l'articolo in questione mi venivano in mente le immagini degli operai della Franzoni Filati ed i loro sguardi orgogliosi, seppure nella disperazione della cassa integrazione. Mi venivano in mente le sofferenze dei nostri concittadini che spesso si rivolgono a noi nel tentativo di porre rimedio ad una crisi spaventosa. Quando ho preteso che il presidente del Consiglio comunale iscrivesse all'ordine del giorno del Consiglio comunale tutte (e dico tutte) le proposte di deliberazioni giacenti presso l'Ufficio di Presidenza, pensavo solo a fare il mio dovere, poiché tra quelle proposte c'erano e ci sono ancora, richieste di autorizzazioni di attività industriali, commerciali, urbanistiche, bilancio preventivo del Comune di Trani (senza il quale non è possibile reperire le risorse per gli investimenti pubblici), insomma lavoro ed occupazione. Pensavo anche ad una proposta fatta, più di un anno fa, da alcuni consiglieri di opposizione (tra cui se la memoria non mi inganna lo stesso Marinaro) che riguardava le aziende partecipate dal Comune di Trani. Tale argomento si sarebbe dovuto discutere, a termine di regolamento, entro venti gg. dalla richiesta.

Orbene quello che avrebbe dovuto fare il consigliere Marinaro, cioè pretendere che il regolamento del consiglio comunale (e quindi la sua dignità di consigliere comunale) fosse rispettato, l'ho fatto io. Ho chiesto al presidente del Consiglio comunale Giuseppe Di Marzio il rispetto delle regole, cercando di rispondere così al grido di allarme di quei lavoratori. Infatti, come ho ripetuto più volte, ciascuno deve fare la sua parte.

Il consigliere Marinaro, forse preda della sindrome di Stoccolma, anziché sostenere la mia iniziativa, ne prende le distanze, dando solidarietà a Di Marzio. Non vorrei scendere in sterili polemiche ma questa politica mi sembra veramente vecchia, la logica della palude, del tatticismo, dell'insabbiamento e del rancore rabbioso non mi appartiene e pertanto ne prendo le distanze. Dal canto mio spero che tale articolo sia il frutto di incomprensione che ha generato una grande confusione mentale.

Nel chiederLe scusa per averla tediata, Le porgo i miei saluti riconoscenti».

Riccardo Gagliardi
Capogruppo AN
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