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Attualità

Norme anti Covid per i pubblici esercizi: il commento di Nicola Pertuso, presidente regionale Fipe

Le regole per evitare assembramenti e diluire le presenze nel corso della giornata

"E' indispensabile in questo frangente tranquillizzare i clienti sulle modalità di applicazione dell'ultimo Dpcm. Unendo sicurezza a tranquillità, rispettando i protocolli si può continuare a frequentare pubblici esercizi e ristoranti": Nicola Pertuso, presidente regionale e dirigente nazionale della Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) interviene nel dibattito sugli effetti del nuovo provvedimento del Governo.
"Esercenti e gestori, insieme ai clienti-cittadini hanno bisogno di chiarezza oltre ogni ragionevole dubbio, così da evitare che qualcuno diserti ristoranti o negozi a causa di timori infondati".

Spiega Pertuso che "i dati che provengono da studi inglesi e dalla Fipe stessa mostrano che solo il 3/5 % dei contagi è avvenuto nei pubblici esercizi, mentre la maggior parte si materializza nelle famiglie, nelle scuole, negli uffici e nella mobilità urbana". Sul tema della mobilità urbana: "la mediazione con il governo ha portato all'orario delle 24 come fine del servizio, ma in Germania il ricorso degli esercenti contro la chiusura stabilita dall'esecutivo alle 23 ha visto l'accoglimento da parte dei Magistrati tedeschi: un lasso di tempo più ampio è un buon modo per evitare assembramenti e diluire le presenze dei clienti nel corso della giornata".

Poi due puntualizzazioni. "Il Dpcm consente di fare feste poste cerimonie religiose o civili: le sale ricevimento possono ospitare al massimo trenta persone e si può anche ballare". Per i ristoranti invece le tavolate non possono avere più di sei commensali. Chi fa servizio al banco può servire fino alle 18, chi ha i tavolini può attenersi fino alle 24. Dopo la mezzanotte non sarà possibile acquistare per esempio le pizze e portarle a casa, mentre le consegne a domicilio non devono seguire questa limitazione".
Sull'obbligo dei ristoratori di indicare la capienza dei locali all'ingresso: "La regola è la disposizione dei tavoli con massimo sei persone a distanza di un metro. I gestori devono fare un calcolo con un layout di tavoli. L'operazione non è facilissima ma le associazioni di categoria assisteranno chi richiederà un supporto nella definizione del numero definitivo". L'obiettivo deve essere quello di ridurre al minimo indispensabile la durata delle nuove misure restrittive.
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