Associazioni

Nuove strade ed ampliamenti di carreggiate in Contrada Capirro

Un comunicato congiunto di diverse associazioni per chiedere piste ciclabili

«Stiamo assistendo, giorno dopo giorno, alla graduale ed inesorabile crescita del tessuto urbano della Città di Trani verso Sud, soprattutto in Contrada "Capirro". I fondi agricoli hanno trovato una nuova destinazione urbanistica e si sono più nobilmente trasformati in amene zone residenziali. Decine, se non centinaia, di nuove ville unifamiliari circondano la periferia meridionale della Città.
Sorvoliamo sull'ovvia considerazione che, architettonicamente, vige una palese anarchia costruttiva riscontrabile dalle variegate e multiformi espressioni progettuali delle nuove abitazioni, e che agli occhi dell'attento quanto sbigottito passante, appare in visione un traboccante catalogo di case di campagne. Gli stili, infatti, sono quasi tutti ben rappresentati: si va dalle austere architetture neoclassiche ed alle eleganti forme liberty, a quelle dei casali toscani, per giungere alle baite in stile alpino, passando, purtroppo solo raramente, al consono e più coerente stile mediterraneo. Purtroppo, nella passata pianificazione urbanistica è venuta a mancare una vera e propria codificazione della tipologia costruttiva più consona all'ambiente pugliese del basso Adriatico o più coerente al territorio pedemurgiano. Tuttavia, mossi da un'indomabile spinta ottimistica siamo più portati a scrutare gli orizzonti futuri, cercando di non perseverare negli errori commessi e individuando altre probabili insidie nello sviluppo della città. Nascono nuovi tratti stradali e numerosi tratturi di campagna vengono notevolmente allargati lasciando il posto a strade molto ampie percorribili più speditamente con i mezzi motorizzati. Purtroppo tali vie di circolazione stradale risulteranno eccessivamente comode per la percorrenza automobilistica al punto da poter diventare vere e proprie piste automobilistiche sia per i novelli patentati che per piloti provetti.
Riteniamo che non si debba sorvolare sulla pericolosità di queste nuove ‘autostrade' cittadine che potrebbero minare la quiete degli agiati abitanti di Capirro e contemporaneamente, mettere a repentaglio l'incolumità degli sportivi che fanno footing, dei semplici passanti o dei cicloamatori. Vale la pena ricordare che già in passato, larghe arterie cittadine (Corso Manzoni e Via don Luigi Sturzo), sono state riprogettate prevedendo la separazione delle carreggiate con uno spartitraffico inserendo anche segnali semaforici posti a limitare le azzardate scorrerie degli automobilisti più spericolati. Si aggiunga che sin d'ora, strade molto larghe come Via Duchessa D'Andria o Via Falcone e Via Borsellino, andrebbero riprogettate e riattrezzate nell'ottica della viabilità sostenibile evitando di assecondare gli insidiosi bisogni automobilistici tendenti ad evocare pericolosi circuiti di formula uno.
Per le considerazioni evidenziate riteniamo che sin d'ora le nuove strade della periferia residenziale della città siano concepite secondo i canoni della mobilità sostenibile. In tale prospettiva, non è più il mezzo motorizzato a ricevere le attenzioni e le priorità della progettazione, bensì il cittadino, ciclista, pedone, o disabile che deve poter percorrere in tutta sicurezza i marciapiedi, gli attraversamenti pedonali e le sempre più indispensabili piste ciclabili.
Aggiungiamo che l'articolo 10 della Legge n. 366/98 sulla mobilità ciclistica, oltre ad obbligare Comuni e Province all'uso di parte degli introiti delle multe cittadine per realizzare interventi di sicurezza a favore degli utenti non motorizzati (bambini, pedoni, ciclisti, disabili e anziani) secondo un piano annuale di interventi, obbliga gli enti proprietari delle strade a realizzare piste ciclabili tutte le volte in cui si realizzano nuove strade o si eseguono lavori di manutenzione straordinaria lungo strade esistenti.
Ricordiamo che quasi tutte le strade della contrada "Capirro" sono frequentate con assiduità da sportivi che praticano jogging, ciclismo, pattinaggio, ecc. La realizzazione di percorsi sicuri, pertanto, non fa altro che soddisfare un reale bisogno della cittadinanza, sempre più soffocata dal traffico urbano motorizzato. Riteniamo, inoltre, che prevedendo anticipatamente le piste ciclabili si risparmierebbero, con ogni probabilità, onerose parcelle professionali ed impegnativi lavori connessi alla eventuale realizzazione delle stesse opere dopo aver ultimato ed attrezzato le arterie stradali.
Ottemperando alla visione urbanistica della viabilità e della mobilità sostenibile le associazioni indicate in calce al presente comunicato chiedono che sin d'ora le nuove strade nascano con adeguate piste ciclabili e che nell'erigendo P.U.G. (Piano Urbanistico Generale), le nuove strade siano concepite conformandosi alla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti. Inutile puntualizzare che solo incoraggiando la mobilità ciclistica e la sicurezza pedonale sarà possibile decongestionare il traffico cittadino migliorando la salubrità dell'aria e la qualità della vita ed impartendo nei giovani la cultura del vivere bene e del vivere sano.» Legambiente circolo Trani
AGESCI Trani 1 e Trani 2
FIDAS – FPDS Trani
Sinistra Ecologista
Gruppo Ciclistico "San Nicola"
Comitato di quartiere STADIO
ARCI-Trani
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