Cronaca
Operazione Fitness: sequestrati beni per 1,8 milioni
Operazione della Finanza nei confronti di una società che ha sede anche a Trani. Dal 2006 ricavi non dichiarati per 5,5 milioni
BAT - mercoledì 16 maggio 2012
16.46
Finanzieri del gruppo di Barletta, coordinati dalla procura di Trani, hanno eseguito un sequestro di beni pari a 5 unità immobiliari, conti correnti, libretti di deposito, titoli e investimenti di natura finanziaria ed autoveicoli per un ammontare di circa 1,8 milioni di euro, nei confronti di una società del nordbarese operante nel settore del commercio al dettaglio di articoli sportivi e del tempo libero con sede in alcune città fra cui Trani.
Il sequestro è stato reso possibile grazie ad una verifica fiscale eseguita nel 2011 che ha consentito, attraverso opportune indagini finanziarie, di quantificare in circa 5,5 milioni di euro l'ammontare complessivo di ricavi non dichiarati occultati al fisco nel periodo d'imposta che va dal 2006 al 2010, oltre a denunciare alla competente autorità giudiziaria il legale rappresentante della società per «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici».
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani, su richiesta avanzata dal pm, ha disposto il sequestro preventivo dei beni nella disponibilità dell'impresa verificata e della persona indagata, per un ammontare corrispondente all'imposta evasa (ires ed iva) quantificata in circa 1,8 milioni di euro, finalizzato alla cosiddetta confisca per equivalente, quale somma da ritenere profitto del reato.
Il sequestro è stato reso possibile grazie ad una verifica fiscale eseguita nel 2011 che ha consentito, attraverso opportune indagini finanziarie, di quantificare in circa 5,5 milioni di euro l'ammontare complessivo di ricavi non dichiarati occultati al fisco nel periodo d'imposta che va dal 2006 al 2010, oltre a denunciare alla competente autorità giudiziaria il legale rappresentante della società per «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici».
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani, su richiesta avanzata dal pm, ha disposto il sequestro preventivo dei beni nella disponibilità dell'impresa verificata e della persona indagata, per un ammontare corrispondente all'imposta evasa (ires ed iva) quantificata in circa 1,8 milioni di euro, finalizzato alla cosiddetta confisca per equivalente, quale somma da ritenere profitto del reato.