Politica

Riforma federalista: secco "no" dai giovani di sinistra

Venerdì un incontro presso la sede del PSDI

«È da qualche settimana che noi, militanti dei gruppi giovanili dei Partiti del Centro-Sinistra cittadino, abbiamo deciso di dare inizio ad un nuovo corso politico unitario che punti ad affrontare temi di comune interesse con spirito critico e propositivo, rispondendo così ad una reciproca volontà di dialogo e interazione. Le ultime vicende politiche, da quelle nazionali a quelle che riguardano più strettamente il nostro territorio, ci dimostrano quanto sia importante la continua ricerca di dialogo e di confronto al fine di indirizzare comunemente i nostri propositi verso soluzioni sempre migliori e quanto più condivise. È lo spirito di unità della Sinistra italiana quello che si vuole ritrovare e promuovere, un tentativo, seppur piccolo e marginale, che non vogliamo passi in secondo piano e che auspichiamo serva da stimolo e, perché no, da esempio per quelli che già ricoprono incarichi politici istituzionali. Uno dei nostri propositi è infatti quello di non limitare il nostro raggio d'azione alle sole vicende di politica giovanile, sicuri del fatto che una buona capacità critica necessiti di una visione globale della politica nei suoi vari aspetti, oltre ad essere fortemente contrari alla stagnazione gerontocratica in cui versa la politica del nostro paese.
Non è stato difficile trovare come primo argomento di discussione, e come prima ipotesi di lavoro, il referendum confermativo in merito alla riforma costituzionale in chiave federalista varata dal centro-destra a colpi di maggioranza, in contrasto con le più elementari regole democratiche. Crediamo che quella riforma sia uno dei massimi esempi del disastro istituzionale lasciatoci in eredità dal governo Berlusconi, che ha approvato una riforma che spacca l'Italia tra Nord e Sud, tra regioni ricche e regioni che lo sono di meno, come voleva fortemente la Lega Nord. Una riforma che condanna il meridione ad una scuola ed una sanità di serie B, cosa che non potrà che dare nuovi impulsi all'emigrazione dei giovani in cerca di lavoro o più semplicemente di un'istruzione decente. Una riforma che distrugge un bene prezioso come la Costituzione Italiana, attentando al futuro del Paese, a cui noi teniamo molto.
Non siamo gli unici a proporre considerazioni tanto negative di questa brutta pagina della politica nazionale. Ricordiamo che numerosi esponenti di spicco del centro-destra si sono opposti al ricatto della Lega. È per questo che sin da ora chiediamo che il fronte del NO alla riforma costituzionale sia quanto più ampio e trasversale possibile, anche perché la destra, anche quella tranese, ha spesso predicato sui palchi elettorali i valori di unità nazionale e di patria, ed ora riteniamo che, per coerenza, dovrebbe opporsi vivamente ad uno degli smacchi più gravi in assoluto ai valori nazionali ed all'unità del Paese, schierandosi fermamente con il NO. Informiamo inoltre che il prossimo incontro organizzativo si terrà venerdì prossimo alle ore 20.30 presso la sede del Psdi.»Sinistra Giovanile Ds
Giovani Comunisti
Giovani Verdi
Unione Degli Studenti
Gioventù Socialdemocratica
Giovani Italia Dei Valori
Giovani Della Margherita
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