Piazza Longobardi
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Attualità

Trani, lavori di messa in sicurezza dell'immobile di piazza Longobardi

Il Comune esegue in danno all'Asp Vittorio Emanuele II

Il Comune sta pagando circa 170mila euro per i lavori urgenti di messa in sicurezza e agisce in danno all'Asp "Vittorio Emanuele II": non si esclude che, in caso di mancato recupero della somma, avvenga "l'acquisizione al patrimonio comunale del bene di proprietà dell'Asp Vittorio Emanuele II".

Parliamo dell'immobile di piazza Longobardi, per anni in abbandono e poi, a causa dell'aggravarsi della pericolosità della tenuta della struttura, oggetto di lavori straordinari di messa in sicurezza: è bene spiegare subito che nel palazzo, al centro della complessa fase di ristrutturazione, ci sono due differenti proprietari privati, insieme al Comune (proprietario di due locali al piano terra) e all'Asp "Vittorio Emanuele II", a cui appartiene tutto il primo piano.

Al di là delle annose ed irrisolte situazioni, compreso il destino dell'antico Fondaco dei Longobardi (l'ultima volta che fu aperto era il 2014; poi l'installazione dei ponteggi sul palazzo per pericolo di crollo), da qualche tempo si sono resi necessari nuovi interventi di messa in sicurezza.

Nella determinazione dirigenziale dell'Area urbanistica, si legge che in relazione al "condominio piazza Longobardi 6, con dd n. 88/2020 è stata già accertata in danno e impegnata la somma di € 94.888,06, quale quota parte spettante all'Asp V. Emanuele II per l'esecuzione dei lavori per la messa in sicurezza dell'immobile", e che si è proceduto alla liquidazione in danno.
E ancora: in una nota con la quale l'amministratore di condominio ha comunicato il riparto dei lavori straordinari da eseguirsi all'immobile, viene riportata la quota spettante all'Asp Vittorio Emanuele II per l'esecuzione dei lavori pari ad € 169.564,84. Dunque il Comune sottolinea la necessità, in virtù dello stato di avanzamento dei lavori, di "accertare in danno e impegnare la restante somma spettante all'Asp V. Emanuele II, pari a € 74.676,78, necessaria alla definitiva messa in sicurezza dell'immobile", e successivamente "attivare tutte le azioni legali per il recupero in danno delle somme elargite, eventualmente anche mediante l'acquisizione del bene di proprietà della Asp V. Emanuele II al patrimonio Comunale".

Quest'ultima, chiusa e ferma dal 2014, non ha più liquidità. Dunque il Comune di Trani sta svolgendo la quota parte dei lavori, di competenza dell'Asp, attraverso lo strumento giuridico dell'esecuzione in danno potendo poi puntare al rilevare la proprietà di quella unità immobiliare.
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