
L'avv. Angelo Nigretti interviene sulla sosta a pagamento a Trani
L'ex A.D. di Amet contesta il Sindaco su efficienza ed economicità del nuovo servizio, paventando danni per la città rispetto alla gestione pubblica
«Caro Direttore, mi preme evidenziarle alcune considerazioni, in fatto e diritto come si dice nei miei ambienti lavorativi, sulla questione della sosta a pagamento. In particolare vedendo l'intervista fatta da TraniViva il 6.5.2025 al Sindaco Bottaro mi sento, da ex A.D. di Amet e da ultimo cittadino di questa città, profondamente offeso da chi dovrebbe rappresentare, difendere e tutelare tutta la città di Trani. Le trascrivo quanto riferito dal Sindaco in detta intervista: "Credo sia imminente la partenza di un servizio dal quale ci aspettiamo molto in termini di efficienza, ma anche economici…". Ebbene, caro direttore, quanto riferito è assolutamente privo di ogni logica amministrativa, giuridica e politica che non ha precedenti nella nostra città.
EFFICIENZA DEL SERVIZIO ED ECONOMICITA'? Con queste due parole, involontariamente o volontariamente, il Sindaco offende il servizio eseguito dagli ausiliari del traffico e, conseguentemente, dall'Amet s.p.a. di cui ne è il Socio Unico. Prima di oggi il servizio è stato sempre eseguito senza alcuna contestazione di sorta e tanto è possibile evidenziarlo nello stesso PEF redatto dal Comune di Trani per la gara della concessione del servizio di sosta a pagamento ove alla pagina 7) è stato inserito uno specchietto che riporta gli utili della sosta dal 2012 al 2022. Posso aggiungere un ulteriore dato, in mio possesso, e cioè che nell'anno 2023 l'utile dato dall'Amet per la sosta a pagamento è stato di euro 483.201,47.
Forse dimentica, ma di certo ben conosce, il Sindaco che il contratto concluso con l'Amet prevedeva che a questa somma totale, sottratti i costi sopportati, veniva riconosciuto al Comune di Trani il 20% di detta somma. Ma l'80% dei profitti entravano a far parte del bilancio dell'Amet che, ricordiamoci sempre, è una società partecipata del Comune e, quindi, soldi sempre e comunque della città di Trani. Ma ancora!!
Dimentica il Sindaco che grazie all'opera degli ausiliari le casse comunali hanno acquisito ulteriori entrate dalle contravvenzioni al c.d.s. derivanti dalla sosta a pagamento e, in particolare, per gli anni 2021, 2022 e 2023 il Comune di Trani ha ricevuto una somma pari ad euro 125.000,00 in aggiunta a quel 20% dei profitti della sosta di cui innanzi. Questa, a mio parere, è EFFICIENZA del servizio pubblico fatto da Amet spa. Perché il Sindaco afferma, pubblicamente, che il Comune di Trani riceverà dalla nuova aggiudicataria del servizio la somma di euro 350.000,00 all'anno quando, invece, nel predetto PEF alla pagina 9) e in particolare al punto 14) è espressamente indicato "Importo da riconoscere al Comune: euro 70.000,00"?
Mi dica il Sindaco cosa intende per ECONOMICITA' se, domani, nelle casse dei cittadini entrerà una somma di soli euro 70.000,00 mentre l'Amet faceva entrare nelle casse comunali e di Amet profitti per il triplo degli euro 70.000,00? Mi chiedo giuridicamente, amministrativamente e politicamente quale è il vantaggio del singolo cittadino e della città di Trani di questo introdotto servizio anziché quello pubblico possibile se non tramite il progetto avanzato nel mese di maggio 2024 della sosta come servizio complementare del trasporto pubblico locale in aderenza alla sostenibilità urbana ed ambientale, almeno, tramite il servizio pubblico dell'AMIU avendone introdotto tale attività nello statuto societario!
Ma, poi, siamo sicuri che il privato faccia i profitti che si aspetta e li versa al Comune? I nostri politici attuali sanno che i ricavi indicati nel PEF e generati sulla base di una valutazione prognostica posta alla base dell'offerta economica, ove non raggiunti, sono soggetti all'art. 1467 c.c. per la tutela dell'equilibrio economico finanziario del rapporto e, quindi, possono determinare un esborso in favore del nuovo concessionario nel caso in cui gli eventuali parcheggiatori abusi, per esempio, metteranno fuori servizio il parcometro determinando una mancanza di profitti al privato? Di certo non dovremmo, in questo caso, impiegare forze lavoro della polizia locale per evitare tali disservizi al privato e distogliere tali forze alla normale funzione di vigilanza delle strade e dei cittadini tutti.
Quanto innanzi, a mio parere, costituisce una grave danno non solo economico/contabile alla città di Trani ma anche una scelta politica/amministrativa che non trova una finalità diretta a tutelare i tranesi i quali, oggi, pur restando silenti vedono con i loro occhi una classe politica inerte ma, soprattutto, una città abbandonata al destino di pochi eletti. Spero che il prossimo Sindaco venga scelto non tra gli attuali protagonisti ma una nuova figura che coniughi riconosciute competenze professionali e abilità politiche per il solo bene di tutta la città».


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