Le Pagelle

Dall'illuminazione a slip al verginello

Le pagelle di Giovanni Ronco

Illuminazioni natalizie, voto 7: belle, anche nel colore sobrio; quando le abbiamo viste appena montate e ancora spente, avevamo temuto il ritorno dei "salami" luminosi di qualche anno fa, ovvero anonime lampadine appese, proprio come salami. Queste, invece, pur ricordando, nella forma triangolare, delle mutandine femminili appese allo stenditoio, in ogni modo, con quel blu elettrico di sicuro effetto, regalano l'atmosfera giusta. Vedo nudo.

Comitato Quartiere Stadio, voto 8: a parte il fatto che, se fosse esistito negli anni '80 ne avrei fatto parte anch'io, poiché, da adolescente, dall'84 all'88, ho vissuto in una delle vie più scalcagnate del quartiere, ovvero Via Cilea, bella per la vicinanza alla campagna, con aria buona e bella per la vicinanza alle "casermette", (per cui mi ascoltavo dall'alba fino al Silenzio della mezzanotte, la tromba dei soldati, come amavo chiamarla allora), ma sicuramente declassata ad una delle tante vie simil Kabul, per l'incredibile ristrettezza e per lo stato del manto stradale perennemente ridotto a maceria. Ma una promozione sul campo bisogna darla a questo Comitato che da anni si batte per migliorare le condizioni di una zona della nostra città, che continua, e non capisco perché, ad essere ritenuta una landa di serie B, per penuria d'interventi e condizioni generali al di sotto della linea della dignità civica: tanto che ci è voluto l'intervento della Diocesi, non del Palazzo, attenzione, con l'istituzione di una nuova parrocchia, per far fare salti di gioia ai componenti del comitato stesso. Ma la parrocchia non supportata da servizi adeguati ed interventi ad hoc dell'amministrazione, per cui er' comitato continua a battersi, non so fino a che punto possa bastare. Pasoliniani.

Andrea Ferri, voto 6: è vero che lui fa il suo mestiere e deve difendere l'indifendibile Berlusca, ma l'appello agli oppositori di Silvio, perché si dimettano e facciano posto ai primi dei non eletti, manco fossimo nel consiglio comunale tranese del 95 o giù di lì, fa quasi tenerezza al cospetto della lotta a base di scotennamenti, con compravendita di deputati, promesse di pagamenti di mutui, sgambetti senza quartiere (l'ultimo dello stesso Silvietto, che prima ha ricevuto Bocchino per ascoltare l'ultima offerta di FLI e poi ha spifferato alla stampa dello stesso incontro, che avrebbe dovuto rimanere segreto e che appunto è stato rivelato, per spaccare i finiani e seminare zizzania tra questi ed i casiniani). Andrea vuole apparire ultras berlusconiano e questo è lecito, ma la sua proposta lo fa sembrare un "Marcellino pane e vino" dinanzi alla "suburra" istituzionale che sta prendendo corpo in questi giorni. Sei politico per il bravo ragazzo. Verginello.

Polizia penitenziaria tranese, voto 9: a parte il colpaccio della direzione investigativa che ha ri – catturato una latitante, dobbiamo evidenziare il fatto che ci si occupi troppo poco e si elogi ancor meno un corpo delle forze dell'ordine che, rispetto alle altre, svolge un lavoro più oscuro, più "sporco", nel senso buono, nel senso del sacrificio e del rischio ( ho sempre avuto la sensazione che passino una vita di "reclusione" insieme ai detenuti stessi); ultimo episodio, da ricordare, l'aggressione di un agente da parte di un detenuto. Dopo gli anni bui del terrorismo, in cui hanno rischiato sempre grosso, ora hanno a che fare con un nemico ancor peggiore: uno Stato che taglia a più non posso anche nel loro settore, rendendo sempre più difficili le condizioni di lavoro. Professionisti nell'ombra.

Vittorio Tolomeo, voto 8: il suo lavoro sugli Ordinamenta maris, pubblicato per i Quaderni di Traninostra, è un concentrato di cura letteraria e documentaristica di gran pregio, frutto della grande passione che quest'uomo nutre per Trani e per le sue affascinanti tradizioni. Ricordo ancora una sua lezione ad una scolaresca sulle antiche imbarcazioni tranesi. Sembrava un bambino in festa, più entusiasta e bambino di quelli che lo stavano ad ascoltare. Uomo d'altri tempi.

Provincialismo su Tarantini, voto 4
: è vero che anche il sottoscritto aveva fatto riferimento ad un sindaco meno presente sui problemi cittadini, con la testa già a Roma, però la lagna provincialotta, condita da un tocco d'insana invidia, sulle voci di una sua imminente candidatura alla Camera, ripetuta come un salmo da parecchi, sta diventando oltre che stucchevole, anche un po' patetica. Va bene che Flaiano diceva che gli italiani (qui i tranesi) sono disposti a perdonare tutto, tranne che il successo, però qui si cominciano a fare gufate preventive, che non fanno onore ad una città di larghe vedute come la nostra. A parte che si potrebbe pure cominciare a parlare di qualche possibile candidato della sinistra … Perché a Bisceglie sì (Amoruso più Napoletano) e Trani no? In fondo rappresentanze istituzionali a livello nazionale ci dovrebbero (il condizionale è d'obbligo dopo le scottature recenti) fare bene. Iettatori da Patente (pirandelliana).

Carlo Laurora, voto 5: non riusciamo a seguirlo nelle continue curve a gomito che si è messo ad affrontare, come sulla strada del Gargano per San Giovanni Rotondo, nel difficile e tremebondo sentiero della politica locale: prima via dal PDL, poi UDC, poi Poli Bortone, poi autocandidato sindaco, poi in accordo col centro – sinistra, mi dicono (credibili esponenti di quest'ultima parte) su sua iniziativa, su "autoinvito", come Elio alla festa delle medie, poi ora da solo, forse, o chissà, di nuovo con la destra, dipende anche dalle incredibili peripezie nazionali. Ora in attesa di posizione da prendere. Insomma è più mobile dell'ispettore Derrick quando doveva trovare l'assassino di turno. Solo che Derrick portava sempre in porto le sue missioni; del buon Carlo, invece, non si è capito bene dove voglia andare a parare. Poi dice che si parla dell'Unione di Centro perché "ora fa paura"… Mah! Sudoku.

Destra Sociale, voto 0: Sul "Fatto Quotidiano" di venerdì 10 dicembre, ho letto un'impietosa intervista dell'ottimo giornalista di destra Pietrangelo Buttafuoco, tra l'altro sublime scrittore, il quale, schifato dallo scandalo delle assunzioni a parenti ed amici (migliaia, mica dieci) dell'amministrazione Alemanno a Roma, afferma che la destra sociale ha smesso di esistere da parecchio e che ora quelli dell'attuale destra si "stanno facendo fuori da soli", con una politica clientelare e spartitoria in perfetto stile democristiano, con l'aggravante dell'accostamento in questi anni, al mondo affaristico berlusconiano. Dopo aver provocato diverse giravolte nella tomba a gente come Almirante. Buttafuoco aggiunge che gli "attivisti" di una volta, i "fessi" che ci credevano, hanno smesso di votare da un pezzo. Ora mi chiedo: a parte i buoni propositi ed una certa presenza nel sociale di qualche gruppo giovanile di destra… a Trani che ne è di questa componente politica? E' mai esistita una Destra sociale a Trani? E' un interrogativo che rivolgo, stavolta,a chi è più anziano del sottoscritto, per cui mi piacerebbe aprire un dibattito su di un argomento che credo stia a cuore a molti e a cui molti rappresentanti, dal sindaco stesso, a Roberto Visibelli a Fabrizio Sotero, ma anche altri politici di area diversa, a cominciare da quella moderata, potrebbero rispondere. E' una curiosità nata dopo aver letto le parole di Buttafuoco. Involuzione o evoluzione in atto?
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