Calcio

Crisi Fortis, botta e risposta fra comitato e presidente

Ed i tifosi si interrogano sul futuro

In attesa di conoscere l'esito dell'aggiudicazione della gestione dello stadio comunale, le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Fortis, Ninni Flora, a Traniweb, hanno creato un vero e proprio caso, non solo sportivo ma anche politico, lasciando intuire che il rapporto d'amore fra l'imprenditore e la città si stia drammaticamente incrinando. L'assessore allo sport, Nicola Lapi, ha preferito evitare qualsiasi risposta alle parole di Flora, sottolineando però l'impegno del Comune in sostegno delle società sportive: «Abbiamo redatto il nuovo bando di gestione dello stadio, completato la tribuna dopo 20 anni e reso accessibili i locali dei nuovi spogliatoi. Non mi sembra cosa da poco».

Le parole di Flora hanno toccato direttamente anche il comitato Pro Trani, costituito dallo stesso Flora ad inizio stagione reclutando al suo interno tifosi ed imprenditori locali disposti a fungere da promotori per il progetto sportivo dell'imprenditore barese. A nome del comitato parla Alberto Altieri: «Non vogliamo entrare in contrasto col presidente ma a lui vorremmo ricordare i sacrifici fatti da dieci persone che hanno sottratto denaro e tempo al lavoro ed alle rispettive famiglie per trovare dei contributi per la squadra di calcio. Per qualcuno i 60mila euro rastrellati potranno sembrare una cifra irrisoria, ma guardando in casa di altre realtà della zona e tenuto conto della crisi imperante, possiamo dire di aver dato un importante contributo, così come nessuna responsabilità riteniamo possa essere attribuita al Comune che si è dimostrato sempre disponibile alle nostre istanze».

Secca la replica di Flora: «Al comitato dico grazie. Tutti quanti hanno svolto un lavoro encomiabile ma il sottoscritto deve pensare a far quadrare i bilanci: 60mila euro rappresentano il 10% di ciò che è stato speso. Il mio problema è quello di coprire i costi complessivi dell'intera stagione».

Lo scambio di opinioni non lascia trasparire nulla di buono. Intanto i tifosi seguono con apprensione l'evolversi dell'intera vicenda. Sul forum di Traniweb e sui due gruppi (creati su facebook) che raccolgono gli umori del tifo biancazzurri, i pareri risentono del clima di generale tensione. C'è chi se la prende con l'amministrazione, chi se la prende con gli imprenditori locali troppo distaccati ed insensibili al richiamo del pallone, chi se la prende con i portoghesi artefici dei magri bottini al botteghino e propone un improbabile azionariato popolare. Qualcuno è andato oltre, buttandosi in un commento sul pessimistico andante: «Ormai queste cose a Trani capitano sempre. Le società durano da Natale a Santo Stefano. Adesso bisogna capire se il presidente è intenzionato a voler andare in serie D oppure se mollerà nei play off». Interrogativo condivisibile.
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