Vita di città
Afta epizootica: nessun rischio in Puglia
E’ la Coldiretti regionale ad assicurarlo sulla base delle circolari del Ministero della Sanità
Trani - giovedì 9 agosto 2007
Nessun rischio afta epizootica in Puglia. E' la Coldiretti regionale ad assicurarlo sulla base delle circolari del Ministero della Sanità e delle notizie raccolte presso il Servizio Veterinario dell'Assessorato regionale alla Sanità.
"Gli allevamenti pugliesi sono del tutto sicuri – afferma la Coldiretti – e l'unico rischio poteva derivare dall'eventuale importazione di animali vivi dalla Gran Bretagna. Nel periodo a rischio, dal 2 luglio al 2 agosto, è stato accertato che non è giunto nella nostra regione alcun capo di bestiame vivo dalla GB". Determinante il sistema dell'etichettatura obbligatoria dell'origine degli animali che "non deve essere considerato solo – precisa la Coldiretti Puglia - uno strumento di mercato, piuttosto un sistema che, valorizzando il territorio di provenienza e produzione, garantisca sicurezza alimentare ai consumatori. Pertanto, è improcrastinabile che venga immediatamente esteso a tutti i tipi di carne l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza come già avviene per la carne bovina dopo l'emergenza mucca pazza e per quella di pollo dopo l'aviaria. Si tratta di una misura necessaria che va estesa anche alla carne di maiale e a quella di pecora per consentire la rintracciabilità delle produzioni e favorire i controlli che devono essere intensificati".
In ogni caso l'afta epizootica non contagia l'uomo e per debellare la malattia è necessario abbattere tutti i capi ritenuti infetti.
"Gli allevamenti pugliesi sono del tutto sicuri – afferma la Coldiretti – e l'unico rischio poteva derivare dall'eventuale importazione di animali vivi dalla Gran Bretagna. Nel periodo a rischio, dal 2 luglio al 2 agosto, è stato accertato che non è giunto nella nostra regione alcun capo di bestiame vivo dalla GB". Determinante il sistema dell'etichettatura obbligatoria dell'origine degli animali che "non deve essere considerato solo – precisa la Coldiretti Puglia - uno strumento di mercato, piuttosto un sistema che, valorizzando il territorio di provenienza e produzione, garantisca sicurezza alimentare ai consumatori. Pertanto, è improcrastinabile che venga immediatamente esteso a tutti i tipi di carne l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza come già avviene per la carne bovina dopo l'emergenza mucca pazza e per quella di pollo dopo l'aviaria. Si tratta di una misura necessaria che va estesa anche alla carne di maiale e a quella di pecora per consentire la rintracciabilità delle produzioni e favorire i controlli che devono essere intensificati".
In ogni caso l'afta epizootica non contagia l'uomo e per debellare la malattia è necessario abbattere tutti i capi ritenuti infetti.
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