
Cronaca
Assalti in autostrada: smascherate due associazioni tra Andria e Cerignola
Furti e rapine anche in Molise e Abruzzo
Trani - lunedì 10 luglio 2017
10.06
Nove ordinanze di custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e due con obbligo di dimora sono state eseguite, questa mattina, a carico di 12 persone ritenute partecipi di due associazioni per delinquere radicate nel territorio andriese. Avrebbero perpetrato nel tempo furti pluriaggravati, rapine, ricettazioni, danneggiamento e uso illecito di apparecchi atti a intercettare, non solo in ambito autostradale, in Puglia, Campania, Molise e Abruzzo ma anche esternamente alla viabilità autostradale.
I poliziotti della sottosezione Polizia Stradale di Bari Sud, insieme ai colleghi delle sottosezioni autostradali di Trani e Vasto, dopo un'indagine partita nell'agosto scorso, sono riusciti a raccogliere le prove del sodalizio criminoso, appurando il compimento di numerose rapine ad autotrasportatori, anche stranieri, in transito e in sosta nelle aree di servizio presenti sulla tratta autostradale della A14 e della A16.
L'associazione, caratterizzata da una precisa ripartizione tra i sodali di ruoli e compiti, sfruttava una minuziosa conoscenza del territorio e si avvaleva una vasta disponibilità di veicoli, impiegando anche apparati ricetrasmittenti e scanner utilizzati per captare le comunicazioni radio in uso alle forze di polizia, nonche' utenze telefoniche attivate a nome di soggetti inesistenti. La maggior parte dei furti si è concentrata nella zona di Bisceglie. Un grosso furto è stato accertato in un deposito di Modugno, dal quale sono stati prelevati computer e medicinali.
La meticolosa pianificazione dei reati, accertati fino al gennaio scorso, consentiva all'organizzazione criminale che utilizzava mezzi da carico rubati e riciclati anche con l'applicazione di targhe clone o apocrife, di appropriarsi di merci di varia natura, tra cui pneumatici, calzature, alimentari, farmaci, materiale informatico ed altro, per un valore prossimo al milione di euro.
Soddisfatto il neo procuratore Antonino Di Maio. «Si è trattato - ha detto - di un'operazione importante compiuta dopo indagini serrate, delicate, di grande rilievo compiute dalla polizia stradale di Bari seguite e coordinate dalla dottoressa Curione. Sono state individuate due distinte organizzazioni criminali che operavano nel nostro territorio, spingendosi a volte anche fuori per quanto riguarda singoli reati. Le associazioni erano finalizzate alla rapine di autotrasportatori, furti e attraverso un sistema tecnologico riuscivano a captare le vostre comunicazioni. Il livello criminogino di queste associazioni era quindi molto raffinato ed insidioso».
In carcere sono finiti gli andriesi: Felice Carbone (29 Anni), Mauro Di Palma (61), Giuseppe Palumbo (56), Giuseppe Ruggiero (52), Savino Scarcelli (60), Antonio Acquaviva (48), Savino Di Trani, (62), Michele Lopetuso (65), Giuseppe Posto (56), Mentre Nicola Fucci (52enne) ha beneficiato dei domiciliari. Obbligo di dimora per il cerignolano Luigi Gentile (59 anni) e un'altra persona al momento irreperibile.
I poliziotti della sottosezione Polizia Stradale di Bari Sud, insieme ai colleghi delle sottosezioni autostradali di Trani e Vasto, dopo un'indagine partita nell'agosto scorso, sono riusciti a raccogliere le prove del sodalizio criminoso, appurando il compimento di numerose rapine ad autotrasportatori, anche stranieri, in transito e in sosta nelle aree di servizio presenti sulla tratta autostradale della A14 e della A16.
L'associazione, caratterizzata da una precisa ripartizione tra i sodali di ruoli e compiti, sfruttava una minuziosa conoscenza del territorio e si avvaleva una vasta disponibilità di veicoli, impiegando anche apparati ricetrasmittenti e scanner utilizzati per captare le comunicazioni radio in uso alle forze di polizia, nonche' utenze telefoniche attivate a nome di soggetti inesistenti. La maggior parte dei furti si è concentrata nella zona di Bisceglie. Un grosso furto è stato accertato in un deposito di Modugno, dal quale sono stati prelevati computer e medicinali.
La meticolosa pianificazione dei reati, accertati fino al gennaio scorso, consentiva all'organizzazione criminale che utilizzava mezzi da carico rubati e riciclati anche con l'applicazione di targhe clone o apocrife, di appropriarsi di merci di varia natura, tra cui pneumatici, calzature, alimentari, farmaci, materiale informatico ed altro, per un valore prossimo al milione di euro.
Soddisfatto il neo procuratore Antonino Di Maio. «Si è trattato - ha detto - di un'operazione importante compiuta dopo indagini serrate, delicate, di grande rilievo compiute dalla polizia stradale di Bari seguite e coordinate dalla dottoressa Curione. Sono state individuate due distinte organizzazioni criminali che operavano nel nostro territorio, spingendosi a volte anche fuori per quanto riguarda singoli reati. Le associazioni erano finalizzate alla rapine di autotrasportatori, furti e attraverso un sistema tecnologico riuscivano a captare le vostre comunicazioni. Il livello criminogino di queste associazioni era quindi molto raffinato ed insidioso».
In carcere sono finiti gli andriesi: Felice Carbone (29 Anni), Mauro Di Palma (61), Giuseppe Palumbo (56), Giuseppe Ruggiero (52), Savino Scarcelli (60), Antonio Acquaviva (48), Savino Di Trani, (62), Michele Lopetuso (65), Giuseppe Posto (56), Mentre Nicola Fucci (52enne) ha beneficiato dei domiciliari. Obbligo di dimora per il cerignolano Luigi Gentile (59 anni) e un'altra persona al momento irreperibile.

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