Michele Di Gregorio e Francesco Laurora
Michele Di Gregorio e Francesco Laurora
Politica

Amet, i Verdi e i "segreti" aziendali

Si denuncia una gestione disastrosa degli ultimi due anni, sotto Riserbato

Riceviamo e pubblichiamo la corposa nota stampa dei Verdi, a firma di Michele di Gregorio e Francesco Laurora. L'argomento discusso, come preannunciato dal titolo, riguarda la municipalizzata Amet.

«Le ultime notizie sulle vicende dell'Amet ci spingono ad intervenire con chiarezza sulla gestione dell'azienda, come voluta e guidata dall'amministrazione Riserbato per quasi due anni. Leggendo alcuni verbali delle riunioni del Consiglio di amministrazione dell'azienda si comprende il perché dell'immobilismo e dell'assenza di qualsiasi strategia industriale che hanno portato allo stato di "coma" in cui versa oggi il gioiello industriale tranese. Ma si capisce un'altra cosa: sono l'esempio di come non si dovrebbe gestire una società per azioni!

Per questi due anni l'AMET è vissuta in balia delle lotte intestine e senza esclusioni di colpi tra i vari componenti del CdA di nomina Sindacale, l'uno contro l'altro armati, dei sindacati contro questi ultimi, di alcuni dipendenti contro gli amministratori. È evidente che in questa situazione è già un miracolo se nella nostra città si riescono ancora ad accendere le lampade per strada, altro che piani industriali!

Si legge di un contrasto continuo tra amministratore delegato e Presidente che invece dovrebbero lavorare in una direzione univoca.
Si legge della decisione unanime di scioglimento e messa in liquidazione della società Amet Energia s.r.l. per i risultati negativi di bilancio (con previsione di ricapitalizzazione della società per 70 mila euro!) e del fatto che lo stesso CdA prende atto della impossibilità o della incapacità di sciogliere la società stessa!
Si legge di quadri aziendali apertamente ostili nei confronti di alcuni amministratori e di questi ultimi che decidono di adottare provvedimenti disciplinari nei confronti degli stessi!!
Si legge di quadri aziendali che si rifiutano di svolgere attività aziendali presuntivamente ricadenti nelle loro mansioni contrattuali e di ricorso da parte Dell'Amet a consulenti esterni con aggravio di costi!
Si legge di fidejussioni a garanzia di operazioni della società Amet Energia s.r.l. mai autorizzate dal CdA ed addirittura mai conosciute da questo!
Si legge di richieste di pagamento da parte della Vigilanza Tranese e di amministratori che affermano la inesistenza di un contratto formale!
Si legge di contratti consulenza esterni sottoscritti senza il parere del C.d.A. e di quest'ultimo che non ratifica il contratto!
Si legge di concorsi banditi dalla società partecipata Stp e di mancanza di conoscenza degli stessi da parte dell'Amet!
Si legge di accordi con i sindacati prima sottoscritti dall'amministratore delegato e poi bocciati dal C.d.A.!
Si legge di dipendenti che per la sospensione delle categorie superiori attribuite non offrono più la loro collaborazione e per questo fanno rimanere in bilico la gara per i lavori di competenza Amet per la Provinciale Trani-Andria!
Si legge delle difficoltà nel bandire le gare necessarie per le attività della società per contrasti sulla competenza di chi debba seguirne la procedura e della delibera di ricorrere al solito dispendioso consulente esterno!
Si legge delle parcelle "notevoli" dell'avvocato dell'Amet per la questione Rea (Inceneritore)!
Si legge del richiamo dell'Organo di vigilanza sulla "gravissima situazione finanziaria in cui versa l'azienda; situazione che deve essere portata debitamente a conoscenza delle OO.SS. perché tutti i dipendenti si rendano conto dei gravi pericoli cui vanno incontro per quanto concerne il mantenimento del posto di lavoro "! Si legge di amministratori che solo il 22.11.2013 si rendono conto di una "verifica immediata e documentata "della situazione economica finanziaria e patrimoniale dell'Amet!
Si legge di sentenze di primo grado che dispongono la reintegra di un lavoratore assunto con contratti di consulenza e poi trasformato a progetto dichiarate appellabili e quindi rivedibili in senso favorevole all'Amet in sede di Appello, dall'Organo di vigilanza interna, dall'avvocato di fiducia dell'azienda e dal Collegio Sindacale della stessa che invece non vengono appellate per la decisone di una parte del C.d.A.!
Si legge della situazione di criticità finanziaria in cui si trova la società che, tra gli altri, ha nei confronti della Cassa Conguaglio alla data attuale e come già notificato allo stesso socio una esposizione debitoria di circa tre milioni e mezzo di euro.

Il resto lo diremo ai Tranesi in una prossima nota. Ma quanto sopra basta ed avanza per dire "per carità andate tutti a casa prima che AMET chiuda definitivamente i battenti per la evidente e manifesta incapacità amministrativa"».
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