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Comando legione carabinieri di Puglia, cambio al vertice

Al generale di brigata Giovanni Cataldo succede il parigrado Alfonso Manzo

Nella caserma "Chiaffredo Bergia" si è tenuta ieri mattina, alla presenza del comandante interregionale Carabinieri "Ogaden", generale di corpo d'armata Vittorio Tomasone, la cerimonia di avvicendamento nella carica di comandante della Legione Carabinieri "Puglia" tra il generale di brigata Giovanni Cataldo e il generale di brigata Alfonso Manzo. Erano presenti rappresentanze degli ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri dei Reparti dislocati in questa regione, nonché quelle dell'Associazione Nazionale Carabinieri. Nel corso della cerimonia è stato deposto un cuscino di fiori al Monumento dei Caduti dell'Arma, all'interno della Caserma Bergia.

Il generale Cataldo lascerà il Comando pugliese per ricoprire l'incarico di comandante dellaLegione Carabinieri "Sicilia" con sede a Palermo. Il generale Cataldo, di origini baresi, ha iniziato la sua carriera all'Accademia Militare di Modena ove ha conseguito il grado di tenente nel 1983 presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri di Roma. Fino al 1986 ha prestato servizio alla Scuola Sottufficiali Carabinieri di Firenze in qualità di comandante di Plotone e poi di comandante di Compagnia, con l'incarico di insegnante.

Dal 1987 al 1991 è stato assegnato al Comando della Compagnia Carabinieri di Messina Centro, quindi trasferito all'Ufficio Pianificazione Programmazione e Controllo del Comando Generale dell'Arma. Nel 1992 transitava alla Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Bari. Nel 1995 veniva trasferito a Lecce, di nuovo nei ranghi dell'Arma, al comando della Sezione Anticrimine del R.O.S..

Nel 1999, dopo aver superato la relativa selezione, ha frequentato il 2° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI, già Scuola di Guerra), al termine del quale, nell'anno 2000 è stato assegnato al Comando Generale dell'Arma, quale Capo Sezione Eversione e Terrorismo dell'Ufficio Criminalità Organizzata, dal 2005 al 2009, ha ricoperto l'incarico di Capo del medesimo Ufficio Criminalità Organizzata.

Dal 2009 al 2012 ha retto il Comando Provinciale Carabinieri di Venezia, quindi dal 2012 al 2015 ha ricoperto l'incarico di Comandante del Reparto Autonomo del Comando Generale. Laureato in Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza, frequentatore di Master in Studi Internazionali Strategico-Militari ed in Scienze Strategiche, nel corso della sua ultratrentennale carriera ha prestato servizio nelle diverse organizzazioni funzionali dell'Istituzione dopo aver ricoperto delicati e prestigiosi incarichi di Comando territoriale in Sicilia, Puglia e Veneto.

È Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Cavaliere dell'Ordine al Merito Melitense ed è insignito della Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare, della Medaglia d'Argento al Merito di Lungo Comando. Nei tre anni di attività, quale Comandante della Legione Puglia, il generale Cataldo ha dato corpo alle direttive del Comando Generale tendenti a realizzare una sempre più attenta vicinanza alla popolazione intensificando i servizi di prossimità, in grado di rafforzare il legame esistente tra forze di polizia e cittadini, aderendo alle istanze di sicurezza di questi ultimi.

Ne è derivata un'intensa e mirata azione preventiva su tutta la Regione, concretizzatasi in un significativo incremento dei servizi esterni e degli interventi straordinari di controllo del territorio. L'impegno costante di tutto il personale dell'Arma ha così permesso di conseguire, anche sotto il profilo investigativo, risultati significativi che danno il senso di quanto il Comando Legione "Puglia" continui a proporsi come un essenziale punto di riferimento per la tutela della sicurezza pubblica, in un contesto territoriale particolarmente complesso e in costante evoluzione.

Al generale di brigata Cataldo subentra il generale di brigata Alfonso Manzo, proveniente dal Comando della Legione Allievi Carabinieri di Roma, dove dal 2016 ha ricoperto l'incarico di comandante. Il Generale Manzo è di origini campane. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza interna ed esterna, ha frequentato il 4° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI, già Scuola di Guerra), ha frequentato un Master in Peacekeeping end Security Studies ed un Master in Scienze Strategiche.

Ha iniziato la sua carriera frequentando la Scuola Militare Nunziatella di Napoli e nel biennio 1981-1983 l'Accademia Militare di Modena dove ha conseguito il grado di sottotenente. Nel corso della sua lunga carriera, dal 1985 al 1986, ha ricoperto incarichi nell'Organizzazione Addestrativa, in qualità di comandante di Plotone del III BTG Scuola Allievi Carabinieri con sede ad Iglesias (CA). Dal 1986 al 1988 è stato assegnato al comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, quindi, con il grado di capitano, ha comandato dal 1988 al 1991 la Compagnia di Villafranca di Verona e dal 1991 al 1995 la Compagnia di San Lorenzo a Palermo. Dal 1995 al 1998 è stato assegnato al comando del Nucleo Operativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Firenze.

Dal 1998 ha svolto diversi incarichi in qualità di insegnante alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma fino al 2003, data dalla quale ha assunto il comando del Reparto Territoriale di Monza che ha retto fino al 2006; quindi è stato assegnato al Comando Generale dell'Arma quale Capo Ufficio Cooperazione Internazionale fino al 2010. Dal 2010 al 2013 ha retto il Comando Provinciale di Bologna, dopodiché ha assunto l'incarico di direttore d'Istituto Studi Professionali e Giuridico Militari presso la Scuola Ufficiali di Roma fino al 2016, data nella quale ha assunto il comando della Legione Allievi Carabinieri di Roma.

È Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana ed è insignito della Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare e della Medaglia d'Argento al Merito di Lungo Comando.
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