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Concerto per la Sindone, l'orchestra va via dalla chiesa a metà spettacolo

I musicisti: «Cadono calcinacci». Gli organizzatori: «Falso»

Finisce con uno scambio di accuse reciproche il concerto organizzato a San Domenico in onore della Sindone. Poco oltre la metà dello spettacolo, alcuni musicisti dell'orchestra sinfonica della provincia di Bari (chiamata per il secondo anno di fila a suonare per l'evento) hanno deciso di interrompere il concerto adducendo come motivo la caduta di calcinacci dalla volta della chiesa di San Domenico dove avvengono, per altro, regolari funzioni religiose. La decisione di sospendere l'esibizione è avvenuta senza alcun preventivo confronto con gli organizzatori: un orchestrale si è diretto verso il microfono ed ha annunciato al pubblico presente (circa 300 persone) che l'orchestra non avrebbe eseguito la parte finale dello spettacolo.

Giuseppe Di Monaco, responsabile del gruppo sindonico di Trani, non ci sta: «La motivazione addotta è apparsa a tutti infondata e pretestuosa. Dalla volta cadeva della polvere bianca, non certo calcinacci. Sono profondamente deluso ed addolorato per l'interruzione imprevedibile ed ingiustificabile del concerto da parte dell'orchestra sinfonica della provincia. Con rincrescimento devo sottolineare che, con questo atto, si è compromesso ogni futuro rapporto di collaborazione con l'orchestra».

Di Monaco è passato alle vie di fatto ed ha esternato il suo disappunto in una lettera inviata al presidente della provincia di Bari, Francesco Schittulli, all'assessore provinciale alla cultura, Nuccio Altieri, al servizio d'istruzione concertistica della provincia di Bari ed all'Arcivescovo, che era presente a San Domenico per il concerto in onore della Sindone. Nella lettera di protesta, Di Monaco annota altri inconvenienti capitati nel corso della serata: «Alcuni componenti dell'orchestra ci avevano mosso contestazioni per l'illuminazione, per il freddo, comunque modesto e tollerabile, per il ritardo di inizio del concerto, non superiore a cinque minuti. In più abbiamo potuto verificare un arbitrario cambiamento del programma del concerto, con brani diversi da quelli concordati e stampati sui manifesti». Insomma, una serata da dimenticare con grande amarezza da parte degli organizzatori che, per l'edizione di quest'anno, avevano deciso di invitare anche gli studenti delle scuole superiori di Trani.

Per la cronaca, al direttore d'orchestra, Ivan Ciampa, è stato comunque consegnato un omaggio dell'amministrazione comunale, mentre non è stato possibile il programmato brindisi in sagrestia con la distribuzione di sei chili di confetti perché i musicisti hanno abbandonato rapidamente la chiesa.

Da maggio scorso, San Domenico ospita in esposizione permanente due copie autentiche della Sacra Sindone. Si tratta di copie fotografiche su tela a grandezza naturale, poste nella prima cappella della chiesa. Una ha il fondo chiaro ed è la fotografia reale del lenzuolo di Cristo, la seconda (col fondo scuro) è la stampa del negativo della fotografia dove l'impronta della figura umana risulta più chiara ed evidente.
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