
Politica
Concorsi, De Laurentis respinge le accuse di Tarantini
«Un sindaco avrebbe dovuto dire ben altro. Molte cose fatte male». Il consigliere del Pd rispedisce al mittente le accuse levate dal sindaco
Trani - giovedì 3 marzo 2011
Concorsi e polemiche. Si apre un lungo filone di interventi, alcuni molto spigolosi, di risposte e controrisposte. Ecco quella di Mimmo De Laurentis. Il consigliere del Pd rispedisce al mittente le accuse levate dal sindaco Tarantini. «Nella consultazione del sito istituzionale del Comune di Trani - scrive De Laurentis - mi sono imbattuto in una nota del sindaco Tarantini che nulla aveva di istituzionale. La stessa deve ritenersi esclusivamente una polemica politica, indebitamente pubblicata nel sito, e non la risposta che il sindaco avrebbe dovuto dare alle tante domande pervenute, anche, da forze politiche. Come consigliere comunale di centrosinistra devo comunque respingere al mittente le accuse generalizzate e pretestuose in esso contenute, sulle cose fatte, per il quale preferisce le accuse di presunte irregolarità».
De Laurentis spiega: «Per onestà intellettuale, il sindaco avrebbe dovuto ricordare che abbiamo sempre proposto ed offerto suggerimenti per fare meglio e nell'esclusivo interesse collettivo. Ad un piano urbanistico generale per i costruttori, fatto di cemento e torri senza limiti di altezza, avevamo chiesto un piano urbanistico per i cittadini, fatto di parchi, scuole e servizi pubblici. Il Contratto di quartiere, approvato all'unanimità dal Consiglio comunale circa 7 anni fa, ha visto il quasi raddoppio dei prezzi di vendita e non ha ancora visto nessuno dei servizi promessi. Per le piazze, penso poi che qualsiasi cittadino avrebbe preferito che invece di pavimentarne alcune (a debito), fosse stato più opportuno riparare le strade. Penso anche che i lidi fatti (a debito) fossero ad esclusivo uso pubblico e non dati in affitto a privati che da anni non pagano nulla e e che le aziende partecipate (direttamente ed indirettamente) avessero una gestione improntata alla trasparenza ed alla redditività. Credo invece che, negli ultimi anni, si siano poste in evidenza per le gestioni aziendali in perdita e per le note polemiche su parentopoli, piuttosto che per la creazione di posti di lavoro».
De Laurentis spiega: «Per onestà intellettuale, il sindaco avrebbe dovuto ricordare che abbiamo sempre proposto ed offerto suggerimenti per fare meglio e nell'esclusivo interesse collettivo. Ad un piano urbanistico generale per i costruttori, fatto di cemento e torri senza limiti di altezza, avevamo chiesto un piano urbanistico per i cittadini, fatto di parchi, scuole e servizi pubblici. Il Contratto di quartiere, approvato all'unanimità dal Consiglio comunale circa 7 anni fa, ha visto il quasi raddoppio dei prezzi di vendita e non ha ancora visto nessuno dei servizi promessi. Per le piazze, penso poi che qualsiasi cittadino avrebbe preferito che invece di pavimentarne alcune (a debito), fosse stato più opportuno riparare le strade. Penso anche che i lidi fatti (a debito) fossero ad esclusivo uso pubblico e non dati in affitto a privati che da anni non pagano nulla e e che le aziende partecipate (direttamente ed indirettamente) avessero una gestione improntata alla trasparenza ed alla redditività. Credo invece che, negli ultimi anni, si siano poste in evidenza per le gestioni aziendali in perdita e per le note polemiche su parentopoli, piuttosto che per la creazione di posti di lavoro».
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