Politica
De Noia (PdL): «Basta vincoli. Occorre violare il patto di stabilità»
«Costituiamo una delegazione locale per chiedere al Governo una deroga»
Trani - mercoledì 21 aprile 2010
Il consigliere di maggioranza di Trani, Francesco De Noia (PdL) auspica, in una nota, la costituzione di una delegazione locale che chieda al Governo una deroga al rispetto del patto di stabilità per gli anni 2010 e 2011 per rilanciare l'economia. Ecco il testo:
«In questo periodo di profonda e drammatica crisi economica occorre incoraggiare gli investimenti per far ripartire lo sviluppo e rilanciare l'economia. Purtroppo gli obblighi derivanti dal Patto di Stabilità costituiscono degli ostacoli insormontabili per rilanciare l'economia. Nel triennio 2009-2011 il Patto di Stabilità (lo strumento in mano allo Stato per controllare i conti delle Pubbliche amministrazioni e quindi per limitarne le spese) prevede che gli enti locali non possono superare il tasso di indebitamento netto del 2007. Un Patto di Stabilità anacronistico che impedisce agli enti locali, proprio nella fase acuta della crisi, di realizzare quegli investimenti sul territorio in gradi di preservare il tessuto economico e l'occupazione.
Violando tali vincoli, si incentiverebbero gli investimenti, si creerebbe occupazione e si uscirebbe dalla crisi. L'infrazione del patto, però, prevede il taglio del 5% dei trasferimenti da parte dello Stato, il blocco di assunzioni di ogni tipo, l'impossibilità di accedere a mutui e prestiti e di superare il minimo di spesa previsto per l'anno di infrazione. Per questo, occorre battersi per ottenere la modifica dei parametri, in questo periodo di profonda crisi economica per riavviare il motore dello sviluppo. Quelle in vigore sono condizioni troppo rigide che ingessano le politiche di bilancio. In questa fase di difficile crisi economica gli enti locali possono svolgere, se messi nelle condizioni, un'importante funzione anticiclica.
L'allentamento del Patto di Stabilità può permettere agli enti locali di sbloccare risorse disponibili per opere già programmate. Le imprese e quindi i lavoratori sono parte fondamentale di questo disegno e ad essi la pubblica amministrazione deve rispondere con misure rapide e adeguate. Il mancato rispetto del patto di Stabilità consentirebbe agli enti locali di poter investire, dar mano forte alle imprese e, di conseguenza, ridare slancio ai consumi, unica soluzione possibile per far ripartire l'economia.E' l'ora di uscire dall'angolo, di far contare il Paese reale, di dire basta al teatrino della politica dove tra litigi e interessi privati finisce per sparire la vera condizione di vita delle persone, dei lavoratori, delle imprese».
Francesco De Noia
Consigliere Comunale PdL
«In questo periodo di profonda e drammatica crisi economica occorre incoraggiare gli investimenti per far ripartire lo sviluppo e rilanciare l'economia. Purtroppo gli obblighi derivanti dal Patto di Stabilità costituiscono degli ostacoli insormontabili per rilanciare l'economia. Nel triennio 2009-2011 il Patto di Stabilità (lo strumento in mano allo Stato per controllare i conti delle Pubbliche amministrazioni e quindi per limitarne le spese) prevede che gli enti locali non possono superare il tasso di indebitamento netto del 2007. Un Patto di Stabilità anacronistico che impedisce agli enti locali, proprio nella fase acuta della crisi, di realizzare quegli investimenti sul territorio in gradi di preservare il tessuto economico e l'occupazione.
Violando tali vincoli, si incentiverebbero gli investimenti, si creerebbe occupazione e si uscirebbe dalla crisi. L'infrazione del patto, però, prevede il taglio del 5% dei trasferimenti da parte dello Stato, il blocco di assunzioni di ogni tipo, l'impossibilità di accedere a mutui e prestiti e di superare il minimo di spesa previsto per l'anno di infrazione. Per questo, occorre battersi per ottenere la modifica dei parametri, in questo periodo di profonda crisi economica per riavviare il motore dello sviluppo. Quelle in vigore sono condizioni troppo rigide che ingessano le politiche di bilancio. In questa fase di difficile crisi economica gli enti locali possono svolgere, se messi nelle condizioni, un'importante funzione anticiclica.
L'allentamento del Patto di Stabilità può permettere agli enti locali di sbloccare risorse disponibili per opere già programmate. Le imprese e quindi i lavoratori sono parte fondamentale di questo disegno e ad essi la pubblica amministrazione deve rispondere con misure rapide e adeguate. Il mancato rispetto del patto di Stabilità consentirebbe agli enti locali di poter investire, dar mano forte alle imprese e, di conseguenza, ridare slancio ai consumi, unica soluzione possibile per far ripartire l'economia.E' l'ora di uscire dall'angolo, di far contare il Paese reale, di dire basta al teatrino della politica dove tra litigi e interessi privati finisce per sparire la vera condizione di vita delle persone, dei lavoratori, delle imprese».
Francesco De Noia
Consigliere Comunale PdL
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