Politica

Dopo elezioni, l'analisi "razionale" di Scagliarini

«I giovani hanno puntato molto ad una politica di radicamento»

«Sono trascorse circa tre settimane dal voto e oggi credo sia il momento più opportuno per fare un'analisi fredda e razionale dei risultati del 13 e 14 aprile, evitando che essa ne risulti inficiata dall'onda emozionale del momento. Ovviamente c'è grande soddisfazione per la vittoria chiara e netta di Silvio Berlusconi e per l'affermazione del PDL, anche se si è ben consapevoli che la situazione italiana è alquanto complicata e la responsabilità di governo, sempre gravosa, oggi lo è ancor di più.
Nella BAT poi abbiamo anche altri motivi di soddisfazione: in tale provincia infatti, oltre all'elezione di Benedetto Fucci e Francesco Amoruso, il PDL ha espresso una delle più alte percentuali d'Italia, come era già accaduto nel 2006 per Forza Italia.

Occorre allora comprendere le ragioni di questa netta affermazione (il PDL ha espresso la maggioranza assoluta delle preferenze nella BAT). La mia onestà intellettuale mi porta a dire che il risultato, vuoi per il tipo di elezione vuoi per la legge elettorale, è stato in gran parte condizionato dall'opinione che i cittadini hanno maturato attraverso i media e gli interventi dei leaders; però sono ben consapevole che ci sono una serie di altri fattori che nel nostro territorio hanno rappresentato il valore aggiunto: fra questi c'è una visione negativa del governo regionale così come di quelli locali (vedi Andria e Barletta) ma credo si sia anche riusciti ad intercettare meglio degli avversari l'opinione dei cittadini, attraverso una buona politica territoriale.

Permettetemi poi, con un pizzico di orgoglio, di complimentarmi con la politica giovanile del PDL e di Forza Italia Giovani in particolare che nella BAT, specie nell'ultimo anno e mezzo, ha puntato molto ad una politica di radicamento. E ciò che dico non è frutto solo di una mia opinione ma anche di un'attenta analisi dei dati, se è vero come è vero che a Minervino ad esempio, tradizionalmente e storicamente "città rossa", al Senato il PDL perde di 12 voti mentre alla Camera, dov'è determinante il voto giovanile, vince; e guarda caso a Minervino c'è un gruppo giovanile molto valido e attivo.

Ma oggi, a bocce ferme, occorre riflettere sui motivi per cui a livello amministrativo non riusciamo ancora ad ottenere lo stesso successo delle politiche: qualcuno potrà obiettare che dal 2006 ad oggi abbiamo vinto a San Ferdinando e Bisceglie, abbiamo stravinto a Canosa e Trani e che quindi c'è un'inversione di tendenza; tutto vero ma vero è anche, ad esempio, che i due comuni più grandi della provincia (Andria e Barletta) sono amministrati da governi di centro-sinistra e a Margherita di Savoia, nonostante la cattiva amministrazione di questi anni, siamo stati nuovamente sconfitti.
Allora, alla luce dei risultati delle politiche, credo sia necessario avviare un'attenta analisi in quei comuni dove non si governa, allo scopo di intercettare un maggiore consenso anche nel voto amministrativo, e puntare a migliorare la nostra attività amministrativa laddove siamo maggioranza, tutto ciò anche in vista delle prossime consultazioni provinciali.

E noi giovani impegnati in prima fila nella vita politica abbiamo il dovere di assumerci le nostre responsabilità: in primis quella di continuare a farci portatori delle esigenze dei nostri coetanei ma poi anche quella di mantenere con essi un dialogo continuo e costante, cercando di porre al centro della vita politico-amministrativa temi quali la scuola, la formazione, il lavoro e le giovani famiglie.»

dott. Michele Scagliarini
Coordinatore Provinciale Forza Italia Giovani
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