
Cronaca
Droga e alcol alla guida, posti di blocco in aumento
In città Polizia e medici per un controllo mirato sulla strada
Trani - martedì 21 luglio 2015
8.17
La Polizia di Stato ha avviato, nella Provincia di Barletta-Andria-Trani, i servizi sperimentali di controllo su strada nei confronti dei conducenti alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. A Trani, in particolare, i controlli saranno compiuti in prossimità dei luoghi di ritrovo della movida caratterizzata dalla presenza di locali notturni, discoteche e bar che, in particolar modo nella bella stagione, attirano la popolazione dell'intero Nord barese.
L'obiettivo di questo nuovo modello operativo, messo in atto dalla Polizia di Stato, è quello di incrementare l'attività di verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti correlate all'uso di sostanze stupefacenti e di alcool e di eseguire controlli più veloci ed efficaci per accertare la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti sulle strade. L'attività di controllo sperimentale avrà la durata di tre mesi e proseguirà in 19 province dislocate in tutto il territorio nazionale, Bat compresa.
La novità risiede nel fatto che, al fianco dei poliziotti, sono presenti i medici e il personale del ruolo sanitario della Polizia di Stato per superare le difficoltà, soprattutto organizzative, che si incontravano nell'iter dei controlli, in particolare per l'accompagnamento delle persone presso le strutture ospedaliere. Ciò avviene grazie alla collaborazione tra medici e sanitari delle Questure e personale della Polizia Stradale e all'impiego di questi primi "droga test" che verificano la presenza di sostanze in tempo reale nel corpo di chi è stato fermato sulla strada. Si tratta, per il momento, di 1800 strumenti, donati dalla fondazione Ania per la sicurezza stradale.
Ecco come funziona. Se gli operatori di Polizia hanno sospetti sull'alterazione del soggetto fermato e sul fatto che non sia causata solo dall'alcol, dopo aver eseguito l'alcoltest, lo sottopongono ad un cosiddetto strumento "precursore", un macchinario elettronico che, in pochi minuti, analizza la saliva. Se il risultato di questa analisi risulta positivo, i medici della Polizia di Stato effettuano un ulteriore prelievo di saliva da spedire ai laboratori di analisi del Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Ministero dell'Interno di Roma. Dopo due o tre giorni l'esame darà un responso inconfutabile. Nel frattempo la patente viene ritirata e, se l'auto non è intestata ad un'altra persona, verrà sequestrata anche la vettura.
L'importanza di questa campagna, che consente di controllare in tempo reale e su strada anche gli automobilisti che guidano in stato di alterazione da assunzione di stupefacenti, si coglie guardando i dati del primo quadrimestre del 2015. In quel periodo, in particolare, sono state controllate 496.953 persone, delle quali 552 sanzionate per guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti e 8.295 per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Ogni anno oltre un milione di persone perde la vita sulle strade di tutto il mondo, più di tremila in Italia. La guida sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti è una delle principali cause di incidenti stradali, insieme all'eccessiva velocità ed alla distrazione alla guida.
L'obiettivo di questo nuovo modello operativo, messo in atto dalla Polizia di Stato, è quello di incrementare l'attività di verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti correlate all'uso di sostanze stupefacenti e di alcool e di eseguire controlli più veloci ed efficaci per accertare la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti sulle strade. L'attività di controllo sperimentale avrà la durata di tre mesi e proseguirà in 19 province dislocate in tutto il territorio nazionale, Bat compresa.
La novità risiede nel fatto che, al fianco dei poliziotti, sono presenti i medici e il personale del ruolo sanitario della Polizia di Stato per superare le difficoltà, soprattutto organizzative, che si incontravano nell'iter dei controlli, in particolare per l'accompagnamento delle persone presso le strutture ospedaliere. Ciò avviene grazie alla collaborazione tra medici e sanitari delle Questure e personale della Polizia Stradale e all'impiego di questi primi "droga test" che verificano la presenza di sostanze in tempo reale nel corpo di chi è stato fermato sulla strada. Si tratta, per il momento, di 1800 strumenti, donati dalla fondazione Ania per la sicurezza stradale.
Ecco come funziona. Se gli operatori di Polizia hanno sospetti sull'alterazione del soggetto fermato e sul fatto che non sia causata solo dall'alcol, dopo aver eseguito l'alcoltest, lo sottopongono ad un cosiddetto strumento "precursore", un macchinario elettronico che, in pochi minuti, analizza la saliva. Se il risultato di questa analisi risulta positivo, i medici della Polizia di Stato effettuano un ulteriore prelievo di saliva da spedire ai laboratori di analisi del Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Ministero dell'Interno di Roma. Dopo due o tre giorni l'esame darà un responso inconfutabile. Nel frattempo la patente viene ritirata e, se l'auto non è intestata ad un'altra persona, verrà sequestrata anche la vettura.
L'importanza di questa campagna, che consente di controllare in tempo reale e su strada anche gli automobilisti che guidano in stato di alterazione da assunzione di stupefacenti, si coglie guardando i dati del primo quadrimestre del 2015. In quel periodo, in particolare, sono state controllate 496.953 persone, delle quali 552 sanzionate per guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti e 8.295 per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Ogni anno oltre un milione di persone perde la vita sulle strade di tutto il mondo, più di tremila in Italia. La guida sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti è una delle principali cause di incidenti stradali, insieme all'eccessiva velocità ed alla distrazione alla guida.
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