Politica

E torna a riunirsi anche il consiglio provinciale della Bat

Corrado e Di Modugno sulla sede legale: «Discussione inutile e dannosa»

Oltre al consiglio comunale di Trani, torna a riunirsi anche il consiglio provinciale di Barletta, Andria e Trani. Su convocazione del presidente Luigi Riserbato, il consiglio si terrà nelle giornate di mercoledì 28 e giovedì 29 aprile (a partire dalle ore 10), presso la sede provvisoria della provincia all'interno dell'Istituto tecnico agrario di Andria (in piazza San Pio X). Il consiglio avrà come oggetto la discussione e l'approvazione dello statuto della provincia che prevede anche l'indicazione della sede legale su cui si prevede un'aspra battaglia.

Le cinque associazioni di Andria a sostegno della causa andriese come sede legale della Bat(Io ci sono, Pro Andria sesta provincia, Libertà è partecipazione, Libera associazione civica e Cittadini di Andria) hanno presentato richiesta di autorizzazione a poter effettuare le riprese audio e video delle due giornate di consiglio provinciale.

In vista del consiglio provinciale, è giunta in redazione una nota a firma dei consiglieri provinciali di Trani, Beppe Corrado e Stefano Di Modugno (vice capogruppo del Pdl). Ecco il testo.

«A pochi giorni da un consiglio provinciale storico, in cui si approverà lo statuto della giovanissima sesta provincia pugliese, si susseguono interventi contenenti proposte di dislocazione degli uffici istituzionali del nuovo ente. Durante la campagna elettorale provinciale e in questo anno che è trascorso dalla nostra elezione, abbiamo dichiarato più volte che il fine principale di questa neonata provincia è quello di valorizzare le peculiarità del territorio che siamo chiamati a rappresentare. È per questo che riteniamo che il soffermarsi su dove saranno dislocati gli uffici istituzionali della provincia, sia solo un esercizio sterile e che non porti alcun vantaggio al territorio ed alla discussione.

Riteniamo inoltre che questa diatriba porterà al solo risultato di accrescere la sfiducia dei cittadini nei confronti dell'istituzione provincia e dei suoi rappresentanti. Ci farebbe piacere che la discussione avesse come tema principale le aspettative che ogni singola comunità cittadina, facente parte della nostra provincia, desidera vedere valorizzata attraverso il lavoro dei rappresentanti del nuovo ente, quali risultati si potranno ottenere in termini economici, di crescita culturale, di visibilità dello stesso territorio in rapporto alla globalità degli scenari regionali, nazionali e internazionali.

Un anno fa abbiamo accettato una sfida importante e difficile , quella di difendere, in un epoca di forte competizione territoriale nazionale ed internazionale, le caratteristiche inimitabili di un piccolo territorio di 390 mila abitanti desiderosi di vedere tutelate le loro tradizioni e la loro storia. Per tutti questi motivi smettiamo di trattare l'argomento statuto e sede legale della provincia come mera competizione di campanile e comportiamoci come amministratori seri che hanno compreso realmente la sfida che ci aspetta: rappresentare al meglio il territorio ed i suoi cittadini».




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