Cronaca
Gettone di presenza, posizione archiviata per 16 consiglieri
Restano implicati i tre revisori ed il dirigente in carica nel 2003
Trani - martedì 23 novembre 2010
La Corte dei Conti ha archiviato la posizione dei 16 consiglieri comunali chiamati in causa per danno erariale per l'aumento delle indennità di funzione e dei gettoni presenza dei consiglieri comunali di Trani per il quale la Corte aveva chiesto un maxi risarcimento.
Ai 16 consiglieri coinvolti (Francesco Basso, Emanuele Cozzoli, Giuseppe De Simone, Giuseppe di Marzio, Stefano Di Modugno, Giuseppe Claudio Erriquez, Roberto Gargiuolo, Carlo Laurora, Leonardo Marinaro, Claudio Novelli, Domenico Palumbo, Francesco Pizzichillo, Luigi Nicola Riserbato, Domenico Triminì, Mario Troysi e Michele Lops) era stata imputata la responsabilità di aver approvato la delibera del 2003 con cui furono aumentate le indennità di funzione ed i gettoni di presenza per le sedute di Consiglio e le commissioni consiliari.
Non è stata invece archiviata la posizione dei tre componenti del collegio dei Revisori che espressero parere favorevole alla proposta di deliberazione (Carmelo Cozzoli, l'attuale assessore Nicola Pappolla e Vincenzo Santorsola) e del dirigente comunale che fornì il parere di regolarità tecnica (Vittorio Monterisi). A consiglieri, revisori e dirigente era stata chiesta la restituzione di 182.312,02 euro (pari alla differenza tra gli importi dell'indennità corrisposti e quelli spettanti per legge).
La Corte dei Conti ravvisò nelle condotte degli imputati la sussistenza dell'elemento psicologico della colpa grave, mediante una condotta oltremodo negligente sebbene in sede di discussione alcuni consiglieri avevano evidenziato l'inopportunità (Pina Chiarello) e l'illegittimità (Roberto Visibelli) della deliberazione e la necessità di riparametrare la determinazione dell'indennità. Dalla denuncia di Visibelli era poi scaturita la richiesta risarcitoria della Corte dei Conti.
La Corte ha invece recepito le deduzioni fornite dal dirigente della prima ripartizione Antonio Modugno, sottoscrittore delle due determinazioni dirigenziali del 2006 e del 2007 con cui si equiparò l'indennità dei consiglieri di Trani a quella dei Comuni capoluogo di provincia (con aumento del gettone da 102 euro a 128 euro prima e 142 poi). Anche per lui il procedimento è stato archiviato.
Ai 16 consiglieri coinvolti (Francesco Basso, Emanuele Cozzoli, Giuseppe De Simone, Giuseppe di Marzio, Stefano Di Modugno, Giuseppe Claudio Erriquez, Roberto Gargiuolo, Carlo Laurora, Leonardo Marinaro, Claudio Novelli, Domenico Palumbo, Francesco Pizzichillo, Luigi Nicola Riserbato, Domenico Triminì, Mario Troysi e Michele Lops) era stata imputata la responsabilità di aver approvato la delibera del 2003 con cui furono aumentate le indennità di funzione ed i gettoni di presenza per le sedute di Consiglio e le commissioni consiliari.
Non è stata invece archiviata la posizione dei tre componenti del collegio dei Revisori che espressero parere favorevole alla proposta di deliberazione (Carmelo Cozzoli, l'attuale assessore Nicola Pappolla e Vincenzo Santorsola) e del dirigente comunale che fornì il parere di regolarità tecnica (Vittorio Monterisi). A consiglieri, revisori e dirigente era stata chiesta la restituzione di 182.312,02 euro (pari alla differenza tra gli importi dell'indennità corrisposti e quelli spettanti per legge).
La Corte dei Conti ravvisò nelle condotte degli imputati la sussistenza dell'elemento psicologico della colpa grave, mediante una condotta oltremodo negligente sebbene in sede di discussione alcuni consiglieri avevano evidenziato l'inopportunità (Pina Chiarello) e l'illegittimità (Roberto Visibelli) della deliberazione e la necessità di riparametrare la determinazione dell'indennità. Dalla denuncia di Visibelli era poi scaturita la richiesta risarcitoria della Corte dei Conti.
La Corte ha invece recepito le deduzioni fornite dal dirigente della prima ripartizione Antonio Modugno, sottoscrittore delle due determinazioni dirigenziali del 2006 e del 2007 con cui si equiparò l'indennità dei consiglieri di Trani a quella dei Comuni capoluogo di provincia (con aumento del gettone da 102 euro a 128 euro prima e 142 poi). Anche per lui il procedimento è stato archiviato.
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