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Territorio

Il coordinamento di "Rifiuti zero" critica Amiu e Comune

Per il mancato avvio della raccolta porta a porta. «Manca una visione d’insieme che permetta una progettualità adeguata e a lungo termine»

Anche a Trani si è costituito il coordinamento di Rifiuti zero, nome di una proposta di legge di iniziativa popolare che intende ridisegnare la vita ciclica delle risorse, facendo un passo indietro rispetto alle pratiche di smaltimento rifiuti che prevedono incenerimento o discarica. Ne fanno parte diverse realtà associative (Legambiente, il comitato per il Bene comune, Hastarci, Ciclomurgia, Oasi2, Anima Terrae, la cooperativa Promozione sociale e solidarietà) e singoli cittadini.

I rappresentanti del coordinamento, alcuni giorni fa hanno incontrato l'amministratore unico dell'Amiu, Antonello Ruggiero, per discutere dei problemi che frenano l'avvio della raccolta differenziata porta a porta. Al termine dell'incontro, il giudizio del coordinamento è abbastanza impietoso: «Abbiamo riscontrato – dicono - l'incapacità dell'amministrazione di perseguire una politica virtuosa relativamente alla gestione razionale ed ecosostenibile del ciclo dei rifiuti. Il continuo procrastinare dell'attivazione della raccolta porta a porta, più volta annunciata su impulso di frammentati finanziamenti da parte della Regione, rivela l'assenza di una visione d'insieme che permetta una progettualità adeguata e a lungo termine. Nonostante la disponibilità dell'amministratore unico dell'Amiu di fornirci chiarimenti, riteniamo insufficienti le ragioni da lui addotte a giustificazione del mancato avvio della raccolta porta a porta, situazione, questa, che ci pone in regime di violazione della legge 152/2006 che prescrive il raggiungimento di almeno il 65% di raccolta differenziata per ogni Comune, con conseguente aggravio della ecotassa sui rifiuti a danno delle tasche dei cittadini».

Alla luce di queste considerazioni il coordinamento Rifiuti zero di Trani ha richiesto anche un'audizione con il sindaco e con l'assessore all'ambiente per poter chiedere conto di quale sia la reale volontà politica in merito alle questioni della differenziata e per invitare il sindaco a presentare in Consiglio comunale un ordine del giorno per deliberare l'adesione e il sostegno alla campagna nazionale per la proposta di legge di iniziativa popolare Rifiuti zero che sarà presentata alla cittadinanza nella mattinata di domenica 14 aprile in piazza della Repubblica, quando si darà l'avvio ufficiale alla raccolta firme. La proposta in questione si basa su tre linee guida: eliminare l'incenerimento dei rifiuti riducendo contestualmente la quantità di rifiuti prodotti, attraverso la promozione di sistemi di raccolta (in primis quello porta a porta) che favoriscano l'incremento della quantità dei rifiuti differenziabili e riciclabili; incentivare il riuso del materiale riciclato; sostenere la progettazione e la produzione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili.
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