Politica
Il patto di stabilità del 2010 soffoca le province pugliesi. E addio agli Ato
Il comitato direttivo dell’Upi Puglia ha chiesto un incontro in Regione
Trani - martedì 20 aprile 2010
Un incontro urgente al presidente della giunta regionale, al governo e al presidente nazionale dell'Unione delle province italiane affinchè si intervenga sul patto di stabilità del 2010 «troppo penalizzante per le Province pugliesi». E'quanto emerso dalla riunione odierna del comitato direttivo dell'Upi Puglia, alla presenza del presidente dell'Unione regionale delle province pugliesi, Francesco Schittulli, dei presidenti delle province Bat e di Lecce, rispettivamente, Francesco Ventola e Antonio Gabellone e del vice presidente della provincia di Foggia, Maria Elvira Consiglio.
«Il patto di stabilità – ha affermato il presidente della provincia di Bari, Schittulli - blocca l'attività delle province e impedisce di potere pianificare interventi anche agli Enti che hanno risorse in cassa». Nel corso della riunione è stato affrontato anche il problema attinente alla funzionalità degli ambiti territoriali ottimali (Ato), alla luce della legge approvata di recente dal Senato che sancisce la soppressione di questi Enti entro un anno. La suddetta legge stabilisce, inoltre, che le Regioni dovranno individuare i soggetti, che dovrebbero essere le province, cui attribuire le funzioni già esercitate dagli Ato. Alla luce di tali novità l'Upi Puglia ha chiesto un incontro con Regione Puglia.
«Il patto di stabilità – ha affermato il presidente della provincia di Bari, Schittulli - blocca l'attività delle province e impedisce di potere pianificare interventi anche agli Enti che hanno risorse in cassa». Nel corso della riunione è stato affrontato anche il problema attinente alla funzionalità degli ambiti territoriali ottimali (Ato), alla luce della legge approvata di recente dal Senato che sancisce la soppressione di questi Enti entro un anno. La suddetta legge stabilisce, inoltre, che le Regioni dovranno individuare i soggetti, che dovrebbero essere le province, cui attribuire le funzioni già esercitate dagli Ato. Alla luce di tali novità l'Upi Puglia ha chiesto un incontro con Regione Puglia.
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