Cronaca

La biglietteria della stazione di Trani diventa letto per clochard

Dibattito aperto: cosa fare per i senzatetto?

Aumentano le segnalazioni sulla presenza di senzatetto sparsi in città. Traniweb si era occupata nelle scorse settimane di un clochard (poi deceduto) che aveva trovato accoglienza sui divanetti dell'ospedale San Nicola Pellegrino. Adesso l'attenzione viene spostata sulla stazione, meta di diversi barboni e di persone che non sanno dove andare a dormire. Fra questi frequentatori ce n'è uno che predilige un posto alquanto singolare per schiacciare un pisolino: nelle ore serali, il nostro si colloca sul beccatello della biglietteria della stazione e ci resta fino alle prime ore del mattino, momento in cui la stazione torna ad essere frequentata da personale ed utenti.

La scelta di dormire sullo sportello della biglietteria non è casuale: il senzatetto lo considera il posto più comodo e meno ventilato di tutti quelli finora provati. Fiaccato da malanni di stagione, maleodorante, il clochard non ha nemmeno una coperta con sé. I suoi unici averi sono conservati in un sacchetto di plastica che utilizza a mò di cuscino. La sua presenza non è passata inosservata, così come i suoi bisogni che costringono chi lavora in stazione a vere e proprie disinfestazioni mattutine per rendere quanto più decorosi possibili quei locali così frequentati.



Nell'ultimo consiglio comunale, Riccardo Gagliardi (consigliere comunale del Popolo della Libertà), commentando la notizia del clochard sorpreso a dormire nell'ospedale, aveva proposto di destinare un immobile comunale per la tutela e l'assistenza dei senzatetto. «C'è un progetto – spiega Giorgia Cicolani, vice sindaco con delega ai servizi sociali - e stiamo vagliando fra varie soluzioni. Una di queste potrebbe essere destinare ai clochard dei locali all'interno della nuova casa di riposo che sorgerà nel terreno adiacente quella attualmente gestita dall'Ipab Vittorio Emanuele II». I propositi sono buoni ma il progetto, in questo caso, richiederebbe tempi lunghi.

Riccardo Gagliardi definisce meglio la proposta partita dai banchi del Consiglio comunale, affermando che sarebbe meglio che il Comune trovasse degli immobili e che una associazione di volontariato si occupasse della gestione. Felice Di Lernia (presidente Oasi 2) esprime la sua opinione al proposito: «Le associazioni di volontariato devono collaborare ma non farsi carico dell'intera gestione. Se il Comune attuasse la proposta di Gagliardi con diligenza farebbe solo il suo dovere. La situazione tranese a riguardo è drammatica, non tanto per il numero dei senzatetto, quanto per la cultura cittadina. Qualche settimana fa un uomo cercava rifugio per i suoi ultimi giorni di vita in ospedale e più che occuparsi del suo stato di salute si è dato peso al decoro dell'ospedale».
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