Politica

«La Stp non si tocca. Trani deve esserne azionista di riferimento»

Il Pd: «No alla creazione di una nuova società nella Bat»

Si torna a parlare della Stp, la società di trasporti provinciale. Il segretario cittadino del Partito democratico, Tommaso Laurora, non ritiene condivisibili le dichiarazioni rese in Consiglio comunale dal consigliere del gruppo misto, Franco Caffarella. Caffarella, in Consiglio comunale aveva posto un problema di natura geografica. «La Stp è una società che ha come socio di maggioranza la provincia di Bari - aveva detto Caffarella - mentre noi siamo nella nuova. È qui che dobbiamo puntare, alla formazione di un nuovo soggetto che faccia veramente riferimento alla nuova provincia, anche perché in tutti questi anni i maggiori investimenti si sono fatti a Bari, non qui». Il Partito democratico la pensa diversamente:

«Ricordiamo al consigliere Caffarella che la Stp è l'unica partecipata del Comune di Trani che anche per quest'anno ha chiuso il bilancio in attivo ed il merito va ascritto in gran parte alla scorsa amministrazione provinciale di centrosinistra. Sono stati effettuati nuovi investimenti che hanno portato l'azienda ad intraprendere con successo nuove attività nel ramo del turismo come il City-tour (il bus a due piani che abbiamo visto circolare nel periodo estivo nei posti più suggestivi della nostra città) ed un entusiasmante riscontro ha registrato l'iniziativa del Discobus voluta e finanziata dagli assessorati ai trasporti della Regione Puglia e della Provincia di Bari e che l'attuale amministrazione ha solo reiterato.

Alcune dichiarazioni del Presidente del consiglio di amministrazione sembrano raccogliere tra l'altro, la sfida che questo partito aveva lanciato tramite un comunicato del 26 febbario 2009 circa la necessità di investire nella creazione nel territorio della Bat (quindi a Trani), di un impianto per la sede legale e un'officina che funga da centro di riferimento per tutto il territorio della nuova Provincia, sulla cui realizzazione vigileremo in maniera costruttiva non esitando però nel denunciare alla pubblica opinione la mancata attuazione del progetto.

In merito all'assetto societario va precisato che la Provincia di Bari deve cedere alla Provincia Bat, una quota di proprietà del pacchetto azionario di circa il 24% cosa che al momento non è avvenuta per la colpevole pigrizia dell'amministrazione Ventola che non sembra voler rivendicare questo diritto. Sarebbe deleterio e tra l'altro al momento impossibile, scindere la società in due ambiti territoriali per vari motivi. Le linee gestite dalla Stp sono vincolate ad un contratto di servizio che scade nel 2013 la cui titolarità appartiene al Cotrap con cui essa è consorziata, al momento la provincia Bat non ha definito le linee di propria competenza da mettere a gara nel 2013 e spacchettare la società servirebbe soltanto a renderla più debole sul piano dei requisiti necessari alla partecipazione alle varie gare di affidamento di servizi di trasporto pubblico locale ed altri servizi che per statuto essa può gestire.

Spacchettare la società servirebbe inoltre ad indebolire la forza contrattuale del personale in occasione dei vari rinnovi della contrattazione per la produttività, oppure a contrastare gli eventuali tentativi di tagli al settore che la Regione sarà costretta a fare a causa della sciagurata manovra economica del governo Berlusconi. Spacchettare la società significherebbe creare un altro consiglio di amministrazione e quindi dare un ulteriore conferma che la politica è interessata alla creazione di poltrone e non a tutelare gli interessi dell'utenza e dei lavoratori. Riteniamo quindi più opportuno sollecitare le istituzioni provinciali affinché finalmente si proceda alla ridistribuzione delle quote azionarie, ciò porterebbe infatti, l'Amet e quindi il Comune di Trani a diventare l'azionista di riferimento per tutto il territorio della BAT con il suo 49% di azioni».

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