Cronaca

La vecchia sede della biblioteca è diventata cimitero di animali

Trovate carcasse di gatti: bonifica urgente. Libri e struttura a pezzi

A giugno del 2008 il Consiglio comunale aveva deliberato l'assegnazione dei locali della vecchia biblioteca comunale (all'interno di palazzo Vischi) a sede della Fondazione Ida Grecca del Carretto, istituita nel lontano 2005 (con l'approvazione dello statuto da parte del Consiglio Comunale) e della quale non se ne parla più da tempo.

In attesa di eventi, i locali comunali della ex biblioteca (in passato messi all'asta a più riprese senza esito) sono diventati un cimitero di animali e di gatti in particolare. I felini avevano scelto l'immobile come rifugio, approfittando di una finestra lasciata inspiegabilmente aperta. Col passare del tempo, le condizioni igienico sanitarie della struttura sono sempre più peggiorate. Gatti morti, pulci e zecche fra volumi e scaffali rimasti in giacenza in quell'ala del palazzo, ormai pericolante. Circa 3000 libri della sezione storia, oltre ad un discreto numero di quadri (di non particolare valore) sono ancora li, in attesa che si trovino nuovi fondi per l'intervento di sanificazione e di trasporto in una sede più ospitale.

I residenti della zona avevano denunciato al sindaco (a luglio scorso) lo stato di degrado degli appartamenti di proprietà comunale. Un successivo sopralluogo dell'ufficio tecnico ha riconosciuto la veridicità della denuncia. E così l'amministrazione si è rivolta ad una ditta di fiducia (la Re Manfredi) per compiere un intervento straordinario di disinfestazione, bonifica, pulizia e sistemazione degli scaffali. Per l'intervento sono stati spesi circa 4000 euro.

Anche dopo i trattamenti e la rimozione delle carcasse dei felini, le condizioni dei locali restano precarie. La sede della vecchia biblioteca – come detto - costituisce il capitale sociale che il Comune ha versato per acquisire il 51% delle quote della Fondazione. Il restante 49% sarebbe stato conferito da soci privati disponibili a recitare un ruolo attivo all'interno della Fondazione. L'assegnazione dell'immobile alla nobile causa culturale (valore stimato 1,254 milioni di euro) è stata sancita in Consiglio a giugno del 2008. In seguito, l'ultimo sussulto a mezzo stampa è datato dicembre del 2008 quando si annunciò (sotto Natale) l'avvenuto incontro fra il sindaco ed alcuni imprenditori (Cortellino, Cosentino, Fasanella, Lettini, Pomarico, Sanguedolce, Tatò, Vania e Volpe) che si erano detti interessati ad acquisire una parte delle quote societarie destinate a privati. Da allora, però, è calato il silenzio sull'intera vicenda.
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