Politica
Laurora (Udc): «Trani è morta economicamente e politicamente»
«Alleanze difficili senza veri interlocutori. Noi pronti per il rilancio della città»
Trani - sabato 27 novembre 2010
La conferenza stampa di presentazione della confluenza di Democrazia Futura nel progetto politico e culturale dell'Udc verso il partito della Nazione, è l'occasione per ascoltare pensieri e riflessioni di Carlo Laurora che affila le armi in vista delle prossime elezioni amministrative del 2012.
Che farà il polo centrista a Trani? Da che parte andrà? Laurora sposta l'asse su un altro orizzonte: «Noi siamo noi. Abbiamo un'identità precisa che si smarca da logiche bipolari morte e sepolte da tempo. Di più, non è detto che sia il centro a doversi spostare a destra o a sinistra, semmai potrebbe accadere il contrario. Oggi non vedo i presupposti per sancire alleanze, aspetteremo gli eventi ma la nostra storia insegna che non ci spaventa l'idea di correre da soli. Lo abbiamo fatto alle politiche del 2008, alle provinciali del 2009 ed alle regionali del 2010. Siamo abituati e pronti a questa soluzione, soprattutto in un sistema elettorale che prevede il secondo turno».
Laurora annuncia la rivoluzione pensata per la città. «Trani è una città morta economicamente, socialmente e politicamente. Serve una svolta e l'Udc sta elaborando un progetto innovativo, fuori dai canoni tradizionali e con un approccio futuristico che saprà fungere da volano per il rilancio e lo sviluppo. Voglio che si scriva a chiare lettere che è il progetto di governo che ci interessa, non le corse ad una candidatura. Oggi mi guardo intorno e non vedo presupposti per sancire alleanze. A destra abbiamo enorme difficoltà ad individuare degli interlocutori. Con la fine del berlusconismo viene meno l'illusione del Pdl. Quando resteranno per terra solo i cocci di un'utopia, sarà interessante capire chi saranno i nuovi leader e come si comporteranno. A proposito: a Trani ce ne sono? Fatichiamo ad individuarli».
Laurora non risparmia critiche anche al Pd: «Se il partito più rappresentativo del centrosinistra non risolve le sue questioni interne, difficilmente diventerà un partner affidabile e non solo per noi. Ecco perché abbiamo deciso, in questa fase, di far da soli, consapevoli di una forza elettorale che sarà determinante nelle amministrazioni dove si andrà a votare, Trani compresa. Siamo come un fiume carsico: quando emergeremo, sarà ben chiara a tutti la nostra forza, non solo in termini di consensi».
Che farà il polo centrista a Trani? Da che parte andrà? Laurora sposta l'asse su un altro orizzonte: «Noi siamo noi. Abbiamo un'identità precisa che si smarca da logiche bipolari morte e sepolte da tempo. Di più, non è detto che sia il centro a doversi spostare a destra o a sinistra, semmai potrebbe accadere il contrario. Oggi non vedo i presupposti per sancire alleanze, aspetteremo gli eventi ma la nostra storia insegna che non ci spaventa l'idea di correre da soli. Lo abbiamo fatto alle politiche del 2008, alle provinciali del 2009 ed alle regionali del 2010. Siamo abituati e pronti a questa soluzione, soprattutto in un sistema elettorale che prevede il secondo turno».
Laurora annuncia la rivoluzione pensata per la città. «Trani è una città morta economicamente, socialmente e politicamente. Serve una svolta e l'Udc sta elaborando un progetto innovativo, fuori dai canoni tradizionali e con un approccio futuristico che saprà fungere da volano per il rilancio e lo sviluppo. Voglio che si scriva a chiare lettere che è il progetto di governo che ci interessa, non le corse ad una candidatura. Oggi mi guardo intorno e non vedo presupposti per sancire alleanze. A destra abbiamo enorme difficoltà ad individuare degli interlocutori. Con la fine del berlusconismo viene meno l'illusione del Pdl. Quando resteranno per terra solo i cocci di un'utopia, sarà interessante capire chi saranno i nuovi leader e come si comporteranno. A proposito: a Trani ce ne sono? Fatichiamo ad individuarli».
Laurora non risparmia critiche anche al Pd: «Se il partito più rappresentativo del centrosinistra non risolve le sue questioni interne, difficilmente diventerà un partner affidabile e non solo per noi. Ecco perché abbiamo deciso, in questa fase, di far da soli, consapevoli di una forza elettorale che sarà determinante nelle amministrazioni dove si andrà a votare, Trani compresa. Siamo come un fiume carsico: quando emergeremo, sarà ben chiara a tutti la nostra forza, non solo in termini di consensi».
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