Politica

Monastero di Colonna: "odissea" per la sinistra giovanile

Convegno al freddo per i ragazzi dei DS

«Sabato 25 Febbraio avevamo prenotato, e regolarmente pagato, la sala del Monastero di Colonna per un convegno politico, programmato da tempo, con relatori di rilievo. Il convegno era programmato per le 18.30, ed ovviamente avevamo prenotato la sala per un orario ben precedente a quello previsto per l'inizio della discussione, per preparare il tutto. Quando però siamo arrivati al Monastero abbiamo trovato una brutta sorpresa: la porta era chiusa, non potevamo entrare.

Dopo aver passato un'Odissea, siam riusciti finalmente ad entrare nel Monastero e ad accedere alla saletta del piano terra (avevamo prenotato quella grande), senza riscaldamento, con scarsa illuminazione e con le sedie da prendere. E per ottenere questo, si è dovuto far alzare dal letto uno dei due custodi, che camminava a fatica a causa dei suoi problemi di salute. Il tutto tra i commenti ironici di coloro che venivano da fuori Trani.

Questa vicenda dimostra la completa disorganizzazione del Comune, che sapeva in precedenza del problema e non si è mosso in nessuna maniera per ovviare, ma ha anzi creato un disservizio, per risolvere parzialmente ha fatto alzare dal letto una persona malata. Come mai il Comune non si era applicato per trovare per tempo soluzioni alternative? Come mai non è stato possibile mandare nessun altro? Come mai non siamo stati nemmeno avvertiti dell'inconveniente, ma ci siam dovuti trovare davanti al fatto compiuto? Non è possibile che le cose possano andare in questa maniera. Questa vicenda dimostra per l'ennesima volta quanto Trani sia disamministrata, a partire dalle piccole cose.

Avevamo pagato per la sala grande, siamo andati nella piccola. Siamo stati costretti a fare il convegno senza riscaldamento, con meno illuminazione, senza amplificazione. Abbiamo dovuto aspettare e far aspettare gli ospiti e le persone convenute per vario tempo fuori e al freddo, e quando sono entrati si son dovuti prendere la sedia da soli. Abbiamo portato a Trani persone di altre città e siamo stati costretti, nostro malgrado, a mostrare quanto la nostra città sia disorganizzata. Abbiamo subito anche un danno d'immagine per questo. Chi ci ripagherà di tutti i danni? E chi ripagherà dei danni che ha subito Trani, a causa delle mancanze della Pubblica Amministrazione? E chi ripagherà il povero dipendente malato, costretto ad uscire ed a camminare con tutti i problemi che aveva, a cui non è stato trovato nessun sostituto?

Questa mancanza di organizzazione è inaudita, ed è inaccettabile per la nostra città. Abbiamo pagato sulla nostra pelle in questa vicenda, ma siam certi che non è la sola. Non si può amministrare Trani in questa maniera.»Sinistra Giovanile DS
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