
Cronaca
Morte della bracciante ad Andria, maxi operazione della Finanza di Trani
Circa 100 abitazioni perquisite e 40 militari impegnati
Trani - venerdì 18 settembre 2015
Circa 40 militari impegnati per un centinaio di abitazioni da perquisire, sono questi i numeri dell'operazione condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Trani su disposizione della Procura della Repubblica nell'ambito delle indagini sulla morte di Paola Clemente, la bracciante agricola 49enne morta lo scorso 13 luglio mentre lavorava all'acinellatura dell'uva nelle campagne di Andria.
Perquisizioni e acquisizioni documentali nelle abitazioni di un centinaio di braccianti agricole sono state disposte dalla procura tranese. I militari, impegnati tra le province di Taranto e Brindisi, hanno posto sotto sequestro agendine, quaderni e calendari sui quali le braccianti annotavano le giornate di lavoro fatte per conto di un'agenzia interinale e dalle quali emergerebbero discrepanze tra le buste paga e le giornate effettivamente lavorative.
In molti casi le braccianti hanno collaborato consegnando, spontaneamente anche se a malincuore, su richiesta quanto dovuto. In altri casi, invece, c'è stata un po' di reticenza pertanto si è proceduto a perquisizione. In ogni caso la documentazione è stata sottopsota a sequestro.
Ai finanzieri, sotto il controllo del Capitano Andrea Gobbi e del Tenente Umberto Pierro, adesso toccherà esaminale le tantissime carte prelevate dalle abitazioni, ovviamente con l'unico obiettivo di rilevare violazioni sotto l'aspetto fiscale e i connessi reati penali.
Perquisizioni e acquisizioni documentali nelle abitazioni di un centinaio di braccianti agricole sono state disposte dalla procura tranese. I militari, impegnati tra le province di Taranto e Brindisi, hanno posto sotto sequestro agendine, quaderni e calendari sui quali le braccianti annotavano le giornate di lavoro fatte per conto di un'agenzia interinale e dalle quali emergerebbero discrepanze tra le buste paga e le giornate effettivamente lavorative.
In molti casi le braccianti hanno collaborato consegnando, spontaneamente anche se a malincuore, su richiesta quanto dovuto. In altri casi, invece, c'è stata un po' di reticenza pertanto si è proceduto a perquisizione. In ogni caso la documentazione è stata sottopsota a sequestro.
Ai finanzieri, sotto il controllo del Capitano Andrea Gobbi e del Tenente Umberto Pierro, adesso toccherà esaminale le tantissime carte prelevate dalle abitazioni, ovviamente con l'unico obiettivo di rilevare violazioni sotto l'aspetto fiscale e i connessi reati penali.

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