Eventi e cultura

"Non di solo lavoro". A Trani il seminario conclusivo del progetto Penisola Donne

Venerdì 16 maggio all'auditorium San Luigi

Non di solo lavoro vive la persona! Potrebbe essere questo lo slogan di lancio del seminario che Oasi2 ha organizzato per venerdì 16 maggio (ore 16:00 – Auditorium San Luigi in Piazza Mazzini a Trani). Discutere di immigrazione nel nostro paese significa discutere di lavoro: da un certo versante perché l'immigrato è considerato solo come forza-lavoro, da un altro versante perché il lavoro non solo nobilita l'uomo ma ne consente anche l'esistenza stessa. Eppure basta guardarsi intorno per rendersi conto che l'immigrazione è un fenomeno le cui ripercussioni vanno ben oltre la sola sfera lavorativa. Le persone immigrate, le famiglie di immigrati, vivono la loro vita in tutte le sue sfere, materiali e immateriali: dalla scuola alla religione, dall'estetica all'arte in senso stretto, dalla cultura all'affettività. In numerosi contesti l'esistenza di giovani e anziani immigrati manifesta la sua complessità, convive e si ridefinisce con le altre complessità, contribuendo a variazioni sociali e culturali di ampia portata. Una complessità che è anche ricchezza ma della quale le vite degli immigrati rischiano di spogliarsi ai nostri occhi omologanti e stigmatizzanti. Per restituire forma e dignità a questa complessità rimossa, Oasi2 prova – con questo seminario a più voci - ad affrontare le questioni poste dalla relazione tra migranti e lavoro, ma osservandole da più angoli visuali. Augusto Ponzio proporrà una nuova possibile lettura del legame tra occupazione e identità alla luce delle trasformazioni portate dalla immigrazione di massa. Negli ultimi anni sono profondamente mutati gli scenari e le forme degli spazi urbani: le piazze, le strade mettono in scena rappresentazioni di altri luoghi e di altre culture: Oasi2 ha chiesto ad uno dei più insigni urbanisti italiani, Francesco Indovina, un contributo di riflessione su questi temi. Una delle principali espressioni di quella convivenza trasformatrice è il cosiddetto "matrimonio misto", luogo e spazio concreto di quella "convivialità delle differenze" alla quale aspirano tutte le culture più illuminate. Su questo tema abbiamo chiesto il contributo di Gaia Peruzzi. Ciascuno dei relatori, con il suo specifico percorso di studio, contribuirà a fare di questo seminario un'occasione di seria riflessione sulla complessità dei fenomeni della migrazione e della convivenza.

Questi i relatori e il titolo del loro intervento:

Identità e mercato del lavoro. Due dispositivi di una stessa trappola mortale
Augusto Ponzio, professore di Filosofia del linguaggio e Linguistica generale all'Università di Bari.

Organizzazione dello spazio e percorsi di socializzazione nei nuovi territori dell'arcipelago metropolitano.
Francesco Indovina, professore di Analisi territoriale e Pianificazione presso l'Università IUAV di Venezia e presso la Facoltà di Architettura di Alghero.

Amarsi nonostante. I matrimoni misti, luogo di incontri culturali.
Gaia Peruzzi, è docente di Comunicazione Sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Sassari. Amori possibili. La via della mixité sentimentale alla comunicazione tra culture.
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